Attualità
Nuova vita per il cinema del Redentore, nel 2025 riaprirà dopo 40 anni
Avviato il cantiere grazie a fondi regionali, don Pasquale: Cultura fondamentale per il quartiere
Bari - mercoledì 4 dicembre 2024
10.00
Quarant'anni fa c'era un luogo magico al Redentore, nel cuore del quartiere Libertà, un luogo in cui i ragazzini si perdevano dopo la messa in storie in seconda visione, senza pagare. Era il cinema della parrocchia. Da oltre quarant'anni però non si sentono più le voci delle pellicole in quella struttura, ma riecheggia solo il silenzio di un luogo abbandonato. Da tempo si parla di una ristrutturazione, il progetto per tanti anni è rimasto nel cassetto. Ma ora grazie a dei fondi regionali si fa sul serio, pochi giorni fa ha aperto il cantiere, e entro la fine del 2025 quel cineteatro tornerà a vivere.
Stando al progetto diventerà una struttura multifunzionale, da 500 posti all'inizio (che dovrebbero poi diventare 700). Finiti i lavori si troverà chi potrà gestirlo, sia esso un ente pubblico o un privato, l'importante è che sia vivo e diffonda cultura in una zona della città che ne ha tanto bisogno, come sottolineato dagli stessi cittadini in un incontro con l'amministrazione comunale solo poche settimane fa.
«Avremmo potuto lì dentro farci altro, pure abitazioni, però per il criterio che per far crescere una comunità, la cultura e il bello sono importanti, ci tenevamo a restituire questo contenitore alla gente» ha sottolineato don Pasquale Martino direttore dei Salesiani. «Non sarà più la sala dove i ragazzini vanno al cinema dopo il catechismo, ma bisognerà farla lavorare - ha aggiunto - l'importante sarà offrire alla gente, anche del quartiere, delle possibilità culturali di incontro».
Stando al progetto diventerà una struttura multifunzionale, da 500 posti all'inizio (che dovrebbero poi diventare 700). Finiti i lavori si troverà chi potrà gestirlo, sia esso un ente pubblico o un privato, l'importante è che sia vivo e diffonda cultura in una zona della città che ne ha tanto bisogno, come sottolineato dagli stessi cittadini in un incontro con l'amministrazione comunale solo poche settimane fa.
«Avremmo potuto lì dentro farci altro, pure abitazioni, però per il criterio che per far crescere una comunità, la cultura e il bello sono importanti, ci tenevamo a restituire questo contenitore alla gente» ha sottolineato don Pasquale Martino direttore dei Salesiani. «Non sarà più la sala dove i ragazzini vanno al cinema dopo il catechismo, ma bisognerà farla lavorare - ha aggiunto - l'importante sarà offrire alla gente, anche del quartiere, delle possibilità culturali di incontro».