Enti locali
Nuovi reparti al San Paolo di Bari, Emiliano: «Recuperiamo vent'anni di ritardi»
Inaugurati oggi la risonanza magnetica, l'Unità di terapia intensiva respiratoria (UTIR), il Centro epilessia infantile e il Centro di orientamento oncologico (Coro)
Bari - martedì 15 ottobre 2019
16.44 Comunicato Stampa
Inaugurato oggi all'ospedale San Paolo di Bari la nuova risonanza magnetica, la nuova Unità di terapia intensiva respiratoria (UTIR), l'ambulatorio di Elettroencefalografia dell'età evolutiva (Centro epilessia infantile) e il Centro di orientamento oncologico (Coro). I nuovi reparti e macchinari sono già operativi.
«Ogni giorno – ha detto Emiliano - in Puglia inauguriamo nuovi reparti, sigliamo nuovi accordi, facciamo nuove assunzioni. Stiamo rafforzando la nostra sanità e, dopo aver recuperato venti anni di ritardi, i risultati adesso si vedono. Il sacrificio del personale è stato enorme: al San Paolo abbiamo spostato reparti senza chiuderli e sono qui anche per ringraziare il personale e i pazienti per la sopportazione di questi lavori in un ospedale nato con trent'anni di ritardo e già progettualmente non aggiornatissimo. Stiamo lavorando per offrire a chi ci lavora e ai pazienti il massimo della tecnologia possibile. La nuova risonanza magnetica è una macchina molto evoluta che consente di mettere a frutto l'esperienza di una equipe specializzata per la diagnosi e le terapie di diverse malattie. Un passo importante per abbattere i tempi di attesa, anche rispetto alle utenze esterne, e avere diagnosi sempre più precise e raffinate».
La nuova risonanza magnetica, con apparecchiatura "AERA 1.5 TESLA", è entrata a pieno regime dallo scorso febbraio, con l'esecuzione di circa 3500 esami fino a oggi e ha già consentito di abbattere i tempi di attesa, anche rispetto alle utenze esterne. Tutto ciò in linea con gli obiettivi e le priorità della Regione Puglia di incentivare la prevenzione e la appropriatezza delle prestazioni e delle cure e per limitare la mobilità verso altre regioni.
«Questa macchina che abbiamo installato è una risonanza ad alto campo - dichiara il direttore del reparto Paola D'Aprile - dotata di software che ci consente di fare delle diagnosi raffinate. La tecnologia, oltre all'esperienza degli operatori sanitari, è fondamentale per diagnosi precise, che possano sfociare in trattamenti terapeutici efficaci e mirati. Possiamo fare studi a livello del sistema nervoso centrale, dissociando il tessuto cerebrale dai fasci di fibre nervose, importanti per la pianificazione chirurgica di tumori cerebrali in alcune sedi particolari. Possiamo fare la cardio RM, cioè lo studio di alcune patologie cardiache per diagnosi molto accurate per le miocardie o le pericarditi. Inoltre si possono esaminare le malattie del tubo digerente, come la malattia di Crohn, integrando la colonscopia e studiare patologie della colonna vertebrale o alcuni tumori con la spettroscopia. Anche le terapie delle leucemie e dei mielomi possono essere studiate in maniera mirata. Questa tecnologia è fondamentale in questo momento storico per diagnosi accurate, anche grazie alle professionalità dell'equipe che ha molta esperienza in questo campo».
Per il dottor Sciuricchio, dell'unità operativa Epilessia: «L'ambulatorio è dedicato al bambino e alla patologia dell'epilessia oltre che alle patologie rare e alle cefalee per affrontarle in maniera multidisciplinare. Curiamo la "transition", il passaggio dall'età evolutiva all'età adulta, mantenendo le competenze».
Il centro Epilessia è l'unico riferimento ambulatoriale della Asl Bari dedicato alle epilessie e altre patologie neurologiche dell'età evolutiva, integra competenze cliniche neurofisiologiche e strumentazione d'avanguardia e, in sinergia multidisciplinare con altre specialità presenti all'interno del presidio, si occupa della diagnosi, cura e presa in carico di oltre 1500 pazienti in età pediatrica ed adolescenziale. Il centro è inoltre riconosciuto quale nodo della rete regionale per le malattie rare (era presente oggi alla visita la dottoressa Giuseppina Annicchiarico), è in collegamento con i riferimenti di eccellenza nazionali (Niguarda, Bambin Gesù, Gaslini ecc.) per gli iter diagnostico- terapeutici complessi, ed è unico riferimento in Puglia per il trattamento delle cefalee pediatriche, seguendo oltre 500 pazienti.
Emiliano ha incontrato il dottor Vito Picca, responsabile del reparto di Pneumologia - dove c'è la UTIR, unità di terapia intensiva respiratoria per i malati acuti oltre alle degenze semi intensive e ordinarie, ma anche innovativi ambulatori diagnostici di broncoscopia, polisonnografia, endoscopia e ecografia interventistica, ora sistemati in ambienti adatti e confortevoli. Ha poi concluso la visita incontrando il dott. Nicola Marzano, dirigente dell'Oncologia, dove è stato attivato il "Coro" – centro orientamento oncologico - per la valutazione dei pazienti con sospetto oncologico in tutte le fasi diagnostiche, ematoclinico-strumentali, volte alla formulazione della diagnosi.
«Già molte persone – ha detto Marzano – hanno usufruito dei servizi del Coro, che prevede uno staff con infermieri, una psicologa, amministrativi armonicamente coordinati tra di loro insieme al medico responsabile. I pazienti con qualche sospetto oncologico vengono orientati dalla medicina di base con l'obiettivo di fare in modo rapido un percorso che prima era disarticolato ed estremamente lungo. Il paziente afferisce a un centro che è già predisposto, avendo codificato a priori tutte le tappe di controllo dei vari servizi in ospedale o fuori. Il paziente viene rapidamente analizzato sia dal punto di vista anamnestico che ematochimico che iconografico-strumentale. Alla fine di un percorso rapido e completo, si ha una visione che rappresenta lo stato dell'arte di quel paziente in quel momento. Da quel momento il paziente afferisce al centro oncologico più congruo per le sue esigenze e affronta il percorso oncologico».
«Abbiamo inaugurato il nuovo reparto di terapia intensiva respiratoria – ha aggiunto il DG ASL Antonio Sanguedolce – già attivo, che afferisce al reparto di Pneumologia. Sono sei posti letto di terapia intensiva, di cui uno di isolamento per infettivi ed è una unità importantissima per tutta la Asl di Bari perché le patologie respiratorie acute aumentano per frequenza e hanno bisogno di adeguati trattamenti. Avevamo bisogno di questi posti letto che rispondono ai requisiti più moderni sia per spazi che per attrezzature».
«Ogni giorno – ha detto Emiliano - in Puglia inauguriamo nuovi reparti, sigliamo nuovi accordi, facciamo nuove assunzioni. Stiamo rafforzando la nostra sanità e, dopo aver recuperato venti anni di ritardi, i risultati adesso si vedono. Il sacrificio del personale è stato enorme: al San Paolo abbiamo spostato reparti senza chiuderli e sono qui anche per ringraziare il personale e i pazienti per la sopportazione di questi lavori in un ospedale nato con trent'anni di ritardo e già progettualmente non aggiornatissimo. Stiamo lavorando per offrire a chi ci lavora e ai pazienti il massimo della tecnologia possibile. La nuova risonanza magnetica è una macchina molto evoluta che consente di mettere a frutto l'esperienza di una equipe specializzata per la diagnosi e le terapie di diverse malattie. Un passo importante per abbattere i tempi di attesa, anche rispetto alle utenze esterne, e avere diagnosi sempre più precise e raffinate».
La nuova risonanza magnetica, con apparecchiatura "AERA 1.5 TESLA", è entrata a pieno regime dallo scorso febbraio, con l'esecuzione di circa 3500 esami fino a oggi e ha già consentito di abbattere i tempi di attesa, anche rispetto alle utenze esterne. Tutto ciò in linea con gli obiettivi e le priorità della Regione Puglia di incentivare la prevenzione e la appropriatezza delle prestazioni e delle cure e per limitare la mobilità verso altre regioni.
«Questa macchina che abbiamo installato è una risonanza ad alto campo - dichiara il direttore del reparto Paola D'Aprile - dotata di software che ci consente di fare delle diagnosi raffinate. La tecnologia, oltre all'esperienza degli operatori sanitari, è fondamentale per diagnosi precise, che possano sfociare in trattamenti terapeutici efficaci e mirati. Possiamo fare studi a livello del sistema nervoso centrale, dissociando il tessuto cerebrale dai fasci di fibre nervose, importanti per la pianificazione chirurgica di tumori cerebrali in alcune sedi particolari. Possiamo fare la cardio RM, cioè lo studio di alcune patologie cardiache per diagnosi molto accurate per le miocardie o le pericarditi. Inoltre si possono esaminare le malattie del tubo digerente, come la malattia di Crohn, integrando la colonscopia e studiare patologie della colonna vertebrale o alcuni tumori con la spettroscopia. Anche le terapie delle leucemie e dei mielomi possono essere studiate in maniera mirata. Questa tecnologia è fondamentale in questo momento storico per diagnosi accurate, anche grazie alle professionalità dell'equipe che ha molta esperienza in questo campo».
Per il dottor Sciuricchio, dell'unità operativa Epilessia: «L'ambulatorio è dedicato al bambino e alla patologia dell'epilessia oltre che alle patologie rare e alle cefalee per affrontarle in maniera multidisciplinare. Curiamo la "transition", il passaggio dall'età evolutiva all'età adulta, mantenendo le competenze».
Il centro Epilessia è l'unico riferimento ambulatoriale della Asl Bari dedicato alle epilessie e altre patologie neurologiche dell'età evolutiva, integra competenze cliniche neurofisiologiche e strumentazione d'avanguardia e, in sinergia multidisciplinare con altre specialità presenti all'interno del presidio, si occupa della diagnosi, cura e presa in carico di oltre 1500 pazienti in età pediatrica ed adolescenziale. Il centro è inoltre riconosciuto quale nodo della rete regionale per le malattie rare (era presente oggi alla visita la dottoressa Giuseppina Annicchiarico), è in collegamento con i riferimenti di eccellenza nazionali (Niguarda, Bambin Gesù, Gaslini ecc.) per gli iter diagnostico- terapeutici complessi, ed è unico riferimento in Puglia per il trattamento delle cefalee pediatriche, seguendo oltre 500 pazienti.
Emiliano ha incontrato il dottor Vito Picca, responsabile del reparto di Pneumologia - dove c'è la UTIR, unità di terapia intensiva respiratoria per i malati acuti oltre alle degenze semi intensive e ordinarie, ma anche innovativi ambulatori diagnostici di broncoscopia, polisonnografia, endoscopia e ecografia interventistica, ora sistemati in ambienti adatti e confortevoli. Ha poi concluso la visita incontrando il dott. Nicola Marzano, dirigente dell'Oncologia, dove è stato attivato il "Coro" – centro orientamento oncologico - per la valutazione dei pazienti con sospetto oncologico in tutte le fasi diagnostiche, ematoclinico-strumentali, volte alla formulazione della diagnosi.
«Già molte persone – ha detto Marzano – hanno usufruito dei servizi del Coro, che prevede uno staff con infermieri, una psicologa, amministrativi armonicamente coordinati tra di loro insieme al medico responsabile. I pazienti con qualche sospetto oncologico vengono orientati dalla medicina di base con l'obiettivo di fare in modo rapido un percorso che prima era disarticolato ed estremamente lungo. Il paziente afferisce a un centro che è già predisposto, avendo codificato a priori tutte le tappe di controllo dei vari servizi in ospedale o fuori. Il paziente viene rapidamente analizzato sia dal punto di vista anamnestico che ematochimico che iconografico-strumentale. Alla fine di un percorso rapido e completo, si ha una visione che rappresenta lo stato dell'arte di quel paziente in quel momento. Da quel momento il paziente afferisce al centro oncologico più congruo per le sue esigenze e affronta il percorso oncologico».
«Abbiamo inaugurato il nuovo reparto di terapia intensiva respiratoria – ha aggiunto il DG ASL Antonio Sanguedolce – già attivo, che afferisce al reparto di Pneumologia. Sono sei posti letto di terapia intensiva, di cui uno di isolamento per infettivi ed è una unità importantissima per tutta la Asl di Bari perché le patologie respiratorie acute aumentano per frequenza e hanno bisogno di adeguati trattamenti. Avevamo bisogno di questi posti letto che rispondono ai requisiti più moderni sia per spazi che per attrezzature».