Cronaca
Nuovo ricorso di Ladisa, dubbi sulla partenza della mensa a Bari
Il primo lotto dovrebbe partire il 7 ma se il Tar dovesse accogliere la richiesta di sospensiva ci sarebbero problemi
Bari - giovedì 3 ottobre 2024
15.53
L'anno scolastico di alunni e famiglie che possono usufruire del tempo pieno a Bari rischia di essere a mezzo servizio quest'anno. Un nuovo ricorso al Tar da parte di Ladisa, azienda che fino allo scorso anno garantiva il servizio, potrebbe far saltare la data di inizio della mensa, che avrebbe dovuto essere il 7 ottobre, per quasi 5mila bambini e bambine.
Se fino a qualche giorno fa i dubbi riguardavano solo l'affidamento del secondo lotto, per il quale non c'erano tempi certi, ora il pericolo è che non possa partire nemmeno il primo. Ladisa avrebbe infatti chiesto al Tar, in fase di ricorso, una sospensiva urgente, sulla quale il tribunale dovrebbe decidere entro domani.
Una situazione che ha dell'inverosimile e che mina i tanti bei discorsi fatti in questi anni dall'amministrazione sulla volontà di supportare le famiglie baresi e incrementare i servizi a loro disposizione.
"Prendiamo atto che sul servizio di refezione scolastica, l'amministrazione sta prendendo uno scivolone dietro l'altro con annunci e "ritrattazioni" che stanno facendo ridere una parte della città e lasciando a digiuno un'altra parte. Vigileremo sull'evoluzione del servizio di refezione scolastica che, a quanto pare, riserva ogni giorno nuove sorprese", concludono.
Se fino a qualche giorno fa i dubbi riguardavano solo l'affidamento del secondo lotto, per il quale non c'erano tempi certi, ora il pericolo è che non possa partire nemmeno il primo. Ladisa avrebbe infatti chiesto al Tar, in fase di ricorso, una sospensiva urgente, sulla quale il tribunale dovrebbe decidere entro domani.
Una situazione che ha dell'inverosimile e che mina i tanti bei discorsi fatti in questi anni dall'amministrazione sulla volontà di supportare le famiglie baresi e incrementare i servizi a loro disposizione.
E non poteva di certo mancare una polemica politica. In una nota da Fratelli d'Italia sottolineano: "Tra il dire e il fare, come sempre, c'è di mezzo il mare. Nonostante le arrampicate lessicali, sul servizio di mensa scolastica, l'assessore Lacoppola rischia di essere vittima di sé stesso, perché si sta letteralmente incartando con i continui comunicati che sinora stanno creando solo confusione e disagi a oltre 4mila famiglie baresi".
"Prima aveva parlato di sblocco del servizio il 1 ottobre - aggiungono - su un solo lotto, senza chiarire se i bambini avrebbero mangiato oppure no per quel giorno; poi, incalzato da Fratelli d'Italia in Consiglio comunale in V commissione consiliare permanente, è stato costretto a "ritrattare" e ad ammettere che il 1 ottobre non sarebbe partito nulla, ma che l'avvio della mensa sarebbe stato spostato al 7, sempre su un solo lotto, cioè a macchia di leopardo".
"Ora, l'assessore Lacoppola sembra mettere le mani avanti - proseguono da Fratelli d'Italia - perché, alla luce di recenti notizie, anche la partenza di quel lotto di refezione dato per certo rischia di andare a farsi benedire per presunti problemi organizzativi e logistici che alle famiglie non interessa nulla perché spetta al Comune assumere ogni iniziativa e rispettare gli impegni nei tempi previsti".
"Ora, l'assessore Lacoppola sembra mettere le mani avanti - proseguono da Fratelli d'Italia - perché, alla luce di recenti notizie, anche la partenza di quel lotto di refezione dato per certo rischia di andare a farsi benedire per presunti problemi organizzativi e logistici che alle famiglie non interessa nulla perché spetta al Comune assumere ogni iniziativa e rispettare gli impegni nei tempi previsti".
"Prendiamo atto che sul servizio di refezione scolastica, l'amministrazione sta prendendo uno scivolone dietro l'altro con annunci e "ritrattazioni" che stanno facendo ridere una parte della città e lasciando a digiuno un'altra parte. Vigileremo sull'evoluzione del servizio di refezione scolastica che, a quanto pare, riserva ogni giorno nuove sorprese", concludono.