Enti locali
Obbligo vaccinale per gli operatori sanitari, c'è la delibera della Regione Puglia
Il mancato assenso comporterà la dichiarazione di non idoneità all'esercizio della professione
Puglia - venerdì 12 giugno 2020
1.10 Comunicato Stampa
La giunta regionale della Puglia ha approvato l'adozione del regolamento su "Disposizioni per l'esecuzione degli obblighi di vaccinazione degli operatori sanitari. Legge regionale 19 giugno 2018, n.27".
Il regolamento approvato, che consta di 12 articoli, definisce le modalità operative per l'esecuzione delle vaccinazioni indicate dal PNPV negli Operatori Sanitari e la conseguente idoneità allo svolgimento della mansione e della specifica attività.
Il mancato consenso, infatti, alle vaccinazioni indicate nei vigenti Piani vaccinali nazionali e regionali, in assenza di immunità naturale, determina la non idoneità alle attività.
Le vaccinazioni, indicate nel regolamento per i soggetti a rischio per esposizione professionale, quindi tutti gli operatori sanitari, sono Epatite B, Morbillo, Parotite, Rosolia, Varicella, Difterite, Tetano, Pertosse e Tubercolosi.
Per quanto riguarda Morbillo, Parotite, Rosolia e Varicella, in presenza di documentate controindicazioni alla somministrazione di questi vaccini, il medico competente valuta la necessità di prescrizioni specifiche tese alla minimizzazione del rischio infettivo.
La vaccinazione antinfluenzale va effettuata annualmente da tutti gli operatori sanitari.
I dati delle vaccinazioni e degli eventuali test sierologici effettuati, gli attestati di esonero, il dissenso informato e le motivazioni del rifiuto sono inseriti nella cartella personale della sorveglianza sanitaria del lavoratore.
Il regolamento approvato, che consta di 12 articoli, definisce le modalità operative per l'esecuzione delle vaccinazioni indicate dal PNPV negli Operatori Sanitari e la conseguente idoneità allo svolgimento della mansione e della specifica attività.
Il mancato consenso, infatti, alle vaccinazioni indicate nei vigenti Piani vaccinali nazionali e regionali, in assenza di immunità naturale, determina la non idoneità alle attività.
Le vaccinazioni, indicate nel regolamento per i soggetti a rischio per esposizione professionale, quindi tutti gli operatori sanitari, sono Epatite B, Morbillo, Parotite, Rosolia, Varicella, Difterite, Tetano, Pertosse e Tubercolosi.
Per quanto riguarda Morbillo, Parotite, Rosolia e Varicella, in presenza di documentate controindicazioni alla somministrazione di questi vaccini, il medico competente valuta la necessità di prescrizioni specifiche tese alla minimizzazione del rischio infettivo.
La vaccinazione antinfluenzale va effettuata annualmente da tutti gli operatori sanitari.
I dati delle vaccinazioni e degli eventuali test sierologici effettuati, gli attestati di esonero, il dissenso informato e le motivazioni del rifiuto sono inseriti nella cartella personale della sorveglianza sanitaria del lavoratore.