La Polizia di Stato
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Cronaca

Omicidio a Ceglie del Campo, il 38enne ucciso «con un colpo al petto»

Ieri si è svolta l'autopsia presso l'Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari. Effettuato lo stub sulle persone che erano con lui

Ucciso con un colpo di pistola al petto. Si è tenuta ieri pomeriggio all'Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari l'autopsia sulla salma del 38enne indiano freddato venerdì scorso, nell'ex ospedale in disuso di Ceglie del Campo. L'esame autoptico, condotto dal professore Davide Ferorelli, si è concluso solo a sera.

I risultati dell'autopsia, che non ha fatto emergere segni di colluttazione sul corpo, non sono stati ancora resi noti ed il medico legale avrà 60 giorni di tempo per elaborare il referto dopo gli esami istologici svolti sul cadavere. L'agguato, per gli inquirenti una spedizione punitiva, si è consumato nella struttura abbandonata dell'ex istituto pubblico di assistenza e beneficenza, sulla strada provinciale 70. Ad agire tre giovanissimi, dileguatisi dopo l'agguato. Hanno agito senza remore.

«Correte, c'è un uomo in fin di vita», ha chiamato il 118 chi ha visto il 38enne a terra, poco dopo le ore 22.30 di venerdì. Ma il cuore dell'uomo si è fermato poco prima dell'arrivo dei soccorsi. Che l'hanno trovato senza vita in quella struttura fatiscente, divenuta nel corso degli anni, fra giacigli di fortuna e resti di cibo, un ritrovo di clochard e di stranieri: la vittima, allo stato senza fissa dimora, irregolare sul territorio italiano, pare ci bazzicasse spesso con alcuni suoi connazionali.

Di lui si conosce poco: si sa solo che avrebbe dovuto iniziare a lavorare ieri da un fruttivendolo. Sul posto, scattato l'allarme alla Questura di Bari, sono confluite le Volanti supportate dai colleghi della Squadra Mobile, a cui sono affidate le indagini dirette dal pubblico ministero della Procura della Repubblica del capoluogo, Matteo Soave, titolare del fascicolo per omicidio volontario per ora a carico di ignoti, arrivato sulla scena del crimine con il procuratore aggiunto Ciro Angelillis.

Il corpo dell'uomo è stato trafitto da un colpo di pistola, in petto, probabilmente di piccolo calibro. Serratissime le indagini dei detective del primo dirigente Filippo Portoghese che indagano senza soluzione di continuità per risalire ai responsabili di un omicidio che ha tutti i contorni di una spedizione punitiva. Sequestrato lo smartphone della vittima che sarà analizzato, mentre per non escludere alcuna pista è stato svolto l'esame dello stub ai vari presenti, sei stranieri e due italiani.

La vittima, indicata come poco incline al dialogo, potrebbe aver pestato i piedi a qualcuno, fatto chissà quale sgarro alla persona sbagliata. E pagato con la vita. Ma si valuta anche l'ipotesi di una lite che il 38enne, incensurato e sconosciuto alle forze di polizia, potrebbe aver avuto con persone esterne alla sua comunità.
  • Omicidio Bari
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