Scuola e Lavoro
Bari, operai Sirti in agitazione, l'azienda vuole licenziarne 833 in tutta Italia
Scioperi nei giorni scorsi anche nello stabilimento di Modugno, non è la prima volta che l'azienda è al centro di polemiche legate ai lavoratori
Bari - domenica 24 febbraio 2019
Stato di agitazione alla Sirti S.p.a. L'azienda, a livello nazionale, ha comunicato che sarebbero 833 gli esuberi di personale, senza specificare come verranno distribuiti. E anche a Bari questo annuncio ha creato allarmismo e nei giorni scorsi gli operai hanno scioperato.
«Respingiamo in maniera netta - dichiarano da Fiom Cgil Bari - un piano di ristrutturazione e riorganizzazione che scarica drammaticamente sui lavoratori le conseguenze di un mercato delle telecomunicazioni senza governo, con scelte aziendali miopi e sbagliate».
«I problemi che riguardano le gare di appalto con il gioco del massimo ribasso ricoprono un ruolo concorrenziale verso la Sirti che per recuperare margini di profitto, scarica sui lavoratori la problematica - scrivono i sindacati in una nota - A quale prezzo e con quale servizio di qualità? A questo taglio secco al personale i lavoratori della Sirti dicono basta. Diciamo no alle ditte appaltatrici e a questo sistema scandaloso del subappalto al quale il Governo e le Istituzioni locali dovrebbero interessarsi alla soluzione del problema per porne fine. Chiediamo un tavolo permanente del settore TLC in cui affrontare il tema degli appalti al massimo ribasso. Chiediamo un tavolo di confronto anche con la Regione Puglia affinché si possano utilizzare gli strumenti più idonei per tutelare e garantire l'occupazione su un territorio già di per sé in crisi. Le lavoratrici e i lavoratoti Sirti continueranno nel proseguo dello stato di agitazione, pronti alle prossime iniziative di mobilitazione che saranno prese in considerazione a livello nazionale e locale».
«Respingiamo in maniera netta - dichiarano da Fiom Cgil Bari - un piano di ristrutturazione e riorganizzazione che scarica drammaticamente sui lavoratori le conseguenze di un mercato delle telecomunicazioni senza governo, con scelte aziendali miopi e sbagliate».
«I problemi che riguardano le gare di appalto con il gioco del massimo ribasso ricoprono un ruolo concorrenziale verso la Sirti che per recuperare margini di profitto, scarica sui lavoratori la problematica - scrivono i sindacati in una nota - A quale prezzo e con quale servizio di qualità? A questo taglio secco al personale i lavoratori della Sirti dicono basta. Diciamo no alle ditte appaltatrici e a questo sistema scandaloso del subappalto al quale il Governo e le Istituzioni locali dovrebbero interessarsi alla soluzione del problema per porne fine. Chiediamo un tavolo permanente del settore TLC in cui affrontare il tema degli appalti al massimo ribasso. Chiediamo un tavolo di confronto anche con la Regione Puglia affinché si possano utilizzare gli strumenti più idonei per tutelare e garantire l'occupazione su un territorio già di per sé in crisi. Le lavoratrici e i lavoratoti Sirti continueranno nel proseguo dello stato di agitazione, pronti alle prossime iniziative di mobilitazione che saranno prese in considerazione a livello nazionale e locale».