Politica
Opposizione contro Bari Blue Growth, Romano: «Professioni importanti in ottica di riavvicinamento al mare»
L'assessore Romano risponde al consigliere Carrieri che chiede le sue dimissioni, e sottolinea la bontà del progetto
Bari - mercoledì 11 aprile 2018
16.29
Un'altra tappa della lotta che ormai quasi giornalmente vede contrapposta maggioranza e opposizione in consiglio comunale. Stavolta sotto il mirino dei consiglieri di opposizione finisce il bando Bari Blue Growth e l'assessore al lavoro e alle politiche giovanili, Paola Romano. In una nota mandataci dal consigliere Giuseppe Carrieri, infatti, viene attaccato l'assessore Romano, reo di non svolgere adeguatamente il suo ruolo e di "spendere" fondi nazionali per cose ritenute non importanti, motivo per il quale il consigliere proporrà al sindaco, Antonio Decaro, le sue dimissioni.
Ricordiamo che il bando in questione, di cui abbiamo parlato ieri a questo link, è destinato a giovani che non studiano e non lavorano, e permetterà di prendere gratuitamente il brevetto di istruttore windsurf e vela e imparare il mestiere di costruttore di barche in vetroresina a 60 giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni.
«Chiederò a tutti i consiglieri di opposizione - dice Carrieri - di firmare la richiesta al Sindaco di dimissioni dell'assessore al lavoro Paola Romano. Inconsapevole del tasso di disoccupazione barese (24%) e del tasso di disoccupazione giovanile (50%), da anni sperpera denaro pubblico e illude disoccupati, proponendo e pubblicizzando i più insensati progetti per il reinserimento lavorativo. Dopo i milioni di euro spesi in questi anni per inutili tirocini formativi, questa volta spende soldi dello stato (Anci) per 60 borse di studio destinate a far conseguire il brevetto (a soli 10 partecipanti) di istruttore di vela e windsurf».
«Un progetto nazionale finalizzato al contrasto al disagio giovanile e all'innovazione sociale - prosegue - viene stravolto e diventa un insulto a tanti giovani baresi disoccupati, che avrebbero bisogno di sgravi fiscali per essere assunti, o di corsi di formazione per acquisire professionalità nei settori della green economy e/o dell'agroalimentare e/o dell'accoglienza turistica».
Da parte sua l'assessore Romano risponde, sottolineando che: «Gli sgravi fiscali esistono già, e comunque trovo molto poco rispettoso nei confronti dei ragazzi che non studiano o non lavorano definire delle attività pratiche, legate alle economie del mare (su cui qualche giorno fa c'è anche stato un grande convegno a cui hanno partecipato la Regione, Confindustria e altri stati europei), come insensate».
«Questo bando si inserisce in una strategia ed un'offerta molto più ampia - prosegue - qui parliamo 'solo' di 60 persone, ma contemporaneamente stiamo finanziando, con 1 milione e 900 mila euro, circa 600 tirocini per i ragazzi con meno di 29 anni, tra poco partiamo con un sostegno alle nuove iniziative sociali, facciamo matching domanda e offerta con PortaFuturo».
«Bari Blue Growth è una piccola iniziativa che si inserisce all'interno di un percorso - sottolinea - fatta grazie ad un finanziamento nazionale, e voluta perché stiamo investendo, come amministrazione comunale, nelle infrastrutture del mare, volevamo ricucire i rapporti con il mare. Dare la colpa ad un comune dei problemi del lavoro è assurdo, perché va oltre le competenze dell'amministrazione, che al massimo può investire nelle politiche giovanili, aiutando appunto i giovani».
«Abbiamo vinto un bando nazionale, insieme ad altre 8 città d'Italia - conclude Paola Romano - cosa avremmo dovuto fare non spendere questi soldi? Questi fondi non possono essere utilizzati come vogliamo, ma vanno spesi in base alle regole stesse dell'avviso».
Ricordiamo che il bando in questione, di cui abbiamo parlato ieri a questo link, è destinato a giovani che non studiano e non lavorano, e permetterà di prendere gratuitamente il brevetto di istruttore windsurf e vela e imparare il mestiere di costruttore di barche in vetroresina a 60 giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni.
«Chiederò a tutti i consiglieri di opposizione - dice Carrieri - di firmare la richiesta al Sindaco di dimissioni dell'assessore al lavoro Paola Romano. Inconsapevole del tasso di disoccupazione barese (24%) e del tasso di disoccupazione giovanile (50%), da anni sperpera denaro pubblico e illude disoccupati, proponendo e pubblicizzando i più insensati progetti per il reinserimento lavorativo. Dopo i milioni di euro spesi in questi anni per inutili tirocini formativi, questa volta spende soldi dello stato (Anci) per 60 borse di studio destinate a far conseguire il brevetto (a soli 10 partecipanti) di istruttore di vela e windsurf».
«Un progetto nazionale finalizzato al contrasto al disagio giovanile e all'innovazione sociale - prosegue - viene stravolto e diventa un insulto a tanti giovani baresi disoccupati, che avrebbero bisogno di sgravi fiscali per essere assunti, o di corsi di formazione per acquisire professionalità nei settori della green economy e/o dell'agroalimentare e/o dell'accoglienza turistica».
Da parte sua l'assessore Romano risponde, sottolineando che: «Gli sgravi fiscali esistono già, e comunque trovo molto poco rispettoso nei confronti dei ragazzi che non studiano o non lavorano definire delle attività pratiche, legate alle economie del mare (su cui qualche giorno fa c'è anche stato un grande convegno a cui hanno partecipato la Regione, Confindustria e altri stati europei), come insensate».
«Questo bando si inserisce in una strategia ed un'offerta molto più ampia - prosegue - qui parliamo 'solo' di 60 persone, ma contemporaneamente stiamo finanziando, con 1 milione e 900 mila euro, circa 600 tirocini per i ragazzi con meno di 29 anni, tra poco partiamo con un sostegno alle nuove iniziative sociali, facciamo matching domanda e offerta con PortaFuturo».
«Bari Blue Growth è una piccola iniziativa che si inserisce all'interno di un percorso - sottolinea - fatta grazie ad un finanziamento nazionale, e voluta perché stiamo investendo, come amministrazione comunale, nelle infrastrutture del mare, volevamo ricucire i rapporti con il mare. Dare la colpa ad un comune dei problemi del lavoro è assurdo, perché va oltre le competenze dell'amministrazione, che al massimo può investire nelle politiche giovanili, aiutando appunto i giovani».
«Abbiamo vinto un bando nazionale, insieme ad altre 8 città d'Italia - conclude Paola Romano - cosa avremmo dovuto fare non spendere questi soldi? Questi fondi non possono essere utilizzati come vogliamo, ma vanno spesi in base alle regole stesse dell'avviso».