Attualità
Ospedale Covid in Fiera, a un mese dall'inaugurazione tutto fermo. Manca il personale?
La problematica emersa durante un incontro tra i sindacati e la Regione, richiesta audizione del Direttore generale del Policlinico
Bari - mercoledì 17 febbraio 2021
9.50
Era lo scorso 16 gennaio quando, in Fiera del Levante, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e i rappresentanti del Policlinico di Bari inauguravano il nuovo Ospedale Covid. In quell'occasione Emiliano parlava di una attivazione della struttura nei primi giorni di febbraio. Ma ad oggi è tutto fermo. E da una riunione svolta tra sindacati, Regione e Policlinico sembra emergere una problematica legata al personale.
«Nella Fiera del Levante - scrive in una nota il capogruppo di Fratelli d'Italia, Ignazio Zullo - per il momento gli unici operatori sanitari che sono entrati sono gli aspiranti infermieri precari o disoccupati per il concorsone che dovrebbe assicurare loro un lavoro a tempo indeterminato nella sanità pubblica pugliese. Nell'Ospedale Covid, invece, non si sa ancora quando e come gli operatori entreranno in servizio. A cose fatte (in fretta e con continuare variazioni in corso d'opera che hanno fatto quasi raddoppiare il costo iniziale) non si conosce ancora la data dell'avvio della struttura sanitaria. Soltanto oggi il commissario del Policlinico di Bari, Dattoli, e il direttore del Dipartimento Salute, Montanaro, scoprono di avere un problema personale e avviano una trattativa sindacale dagli esiti incerti, perché la coperta degli organici è corta e se "tiri" nella Fiera poi "scopri' il Policlinico e viceversa, e quindi si brancola nel buio. Si arriva a parlare di assunzioni di esterni, ma come e dove?»
E i consiglieri regionali della Lega Puglia (Davide Bellomo, Giacomo Conserva, Gianfranco De Blasi, Joseph Splendido) gli fanno eco sottolineando che il fatto che mancherebbe personale: «È scioccante e fa davvero rabbia. Abbiamo più volte chiesto al presidente Emiliano e all'assessore Lopalco trasparenza. Abbiamo più volte fatto appello alla chiarezza e, soprattutto, a qualcosa che evidentemente a oggi manca al nostro Governo regionale: la progettualità. Al danno dei posti letto non ancora attivati, si aggiunge la beffa clamorosa di una cifra mostruosa spesa a danno dei contribuenti. Un simile investimento avrebbe richiesto una programmazione molto più accurata. Quale folle costruirebbe mai un transatlantico senza avere né la patente nautica né la certezza di riuscire ad arruolare un equipaggio altamente specializzato? È esattamente quello che è avvenuto per il Covid Hospital della Fiera del Levante, con l'aggravante che a pagare sono i cittadini».
«Abbiamo richiesto l'audizione del Direttore generale del Policlinico per conoscere la veridicità delle notizie relative alla mancanza di personale da destinare all'Ospedale della Fiera del Levante e il cronoprogramma previsto per l'attivazione - aggiungono Fabiano Amati e Mauro Vizzino, rispettivamente presidenti delle Commissioni regionali bilancio e sanità - Considerata la delicatezza del momento emergenziale e le ingenti somme utilizzate per l'allestimento del reparto ospedaliero presso la Fiera del Levante, riteniamo indispensabile conoscere l'andamento delle attività, anche con riferimento all'organizzazione di personale, e ricevere possibilmente conferme sulla necessità dell'intervento e sulla congruità della decisione».
«Nella Fiera del Levante - scrive in una nota il capogruppo di Fratelli d'Italia, Ignazio Zullo - per il momento gli unici operatori sanitari che sono entrati sono gli aspiranti infermieri precari o disoccupati per il concorsone che dovrebbe assicurare loro un lavoro a tempo indeterminato nella sanità pubblica pugliese. Nell'Ospedale Covid, invece, non si sa ancora quando e come gli operatori entreranno in servizio. A cose fatte (in fretta e con continuare variazioni in corso d'opera che hanno fatto quasi raddoppiare il costo iniziale) non si conosce ancora la data dell'avvio della struttura sanitaria. Soltanto oggi il commissario del Policlinico di Bari, Dattoli, e il direttore del Dipartimento Salute, Montanaro, scoprono di avere un problema personale e avviano una trattativa sindacale dagli esiti incerti, perché la coperta degli organici è corta e se "tiri" nella Fiera poi "scopri' il Policlinico e viceversa, e quindi si brancola nel buio. Si arriva a parlare di assunzioni di esterni, ma come e dove?»
E i consiglieri regionali della Lega Puglia (Davide Bellomo, Giacomo Conserva, Gianfranco De Blasi, Joseph Splendido) gli fanno eco sottolineando che il fatto che mancherebbe personale: «È scioccante e fa davvero rabbia. Abbiamo più volte chiesto al presidente Emiliano e all'assessore Lopalco trasparenza. Abbiamo più volte fatto appello alla chiarezza e, soprattutto, a qualcosa che evidentemente a oggi manca al nostro Governo regionale: la progettualità. Al danno dei posti letto non ancora attivati, si aggiunge la beffa clamorosa di una cifra mostruosa spesa a danno dei contribuenti. Un simile investimento avrebbe richiesto una programmazione molto più accurata. Quale folle costruirebbe mai un transatlantico senza avere né la patente nautica né la certezza di riuscire ad arruolare un equipaggio altamente specializzato? È esattamente quello che è avvenuto per il Covid Hospital della Fiera del Levante, con l'aggravante che a pagare sono i cittadini».
«Abbiamo richiesto l'audizione del Direttore generale del Policlinico per conoscere la veridicità delle notizie relative alla mancanza di personale da destinare all'Ospedale della Fiera del Levante e il cronoprogramma previsto per l'attivazione - aggiungono Fabiano Amati e Mauro Vizzino, rispettivamente presidenti delle Commissioni regionali bilancio e sanità - Considerata la delicatezza del momento emergenziale e le ingenti somme utilizzate per l'allestimento del reparto ospedaliero presso la Fiera del Levante, riteniamo indispensabile conoscere l'andamento delle attività, anche con riferimento all'organizzazione di personale, e ricevere possibilmente conferme sulla necessità dell'intervento e sulla congruità della decisione».