Politica
Ospedale in Fiera a Bari, dopo le indagini arriva anche l'esposto alla Corte dei Conti
Ad annunciarlo in una nota i consiglieri del Gruppo regionale di Forza Italia Stefano Lacatena, Giandiego Gatta e Paride Mazzotta
Bari - venerdì 18 giugno 2021
14.38 Comunicato Stampa
«Presenteremo un esposto alla procura della Corte dei Conti per capire se i soldi dei cittadini pugliesi siano stati spesi con cognizione di causa per la realizzazione dell'ospedale della Fiera del Levante o se ci siano stati eventuali sperperi».
Ad annunciarlo in una nota i consiglieri del Gruppo regionale di Forza Italia Stefano Lacatena, Giandiego Gatta e Paride Mazzotta.
«Un ospedale costato 25 milioni di euro, con una narrazione tutta da valutare, tra ritardi e costi lievitati alle stelle. E che oggi, in assenza di autorizzazioni, potrebbe chiudere i battenti. Accanto alla questione della gestione delle risorse pubbliche, però, c'è sullo sfondo un'altra di pari importanza: Emiliano deve dire ai pugliesi se intende far diventare la Fiera del Levante la "succursale" del Policlinico di Bari oppure no. Il complesso fieristico barese è stato il luogo da cui i premier italiani, negli anni, durante la seduta inaugurale della Fiera del Levante, "dettavano" e illustravano la linea politica nazionale, oltre ad essere da sempre un punto di riferimento per il commercio anche internazionale. Ora, però, qualcuno vuole trasformarla in un nosocomio. È una questione di visione politica: dobbiamo "prepararci" per altre pandemie? Bene, allora perché la Giunta regionale non inizia a valutare grandi progetti per potenziare la rete ospedaliera del territorio, utilizzando anche le risorse del Recovery? Perché non si promuove un tavolo istituzionale per condividere le scelte di incremento dei servizi, dei posti letto e del personale sanitario? Noi condividiamo totalmente la posizione del Comune di Bari, ente che oggi difende la missione (originaria) della Fiera, cercando di riordinare i termini del dibattito. Nel frattempo, ci sono altri che parlano di eventuale "spostamento" o trasloco in altri luoghi, senza uno studio rigoroso, come se si trattasse di un ospedale da campo».
E sull'argomento ospedale in Fiera attacca anche Fratelli d'Italia: «Siamo certi che la risposta non l'avremo mai, così come non l'abbiamo avuta per i tanti quesiti sull'improvvisata opera che Michele Emiliano oggi vuole conservare come Ospedale per le maxi emergenze del Mediterraneo e su tutto ciò che ha realizzato in quest'anno di pandemia, di cui abbiamo chiesto conto senza ricevere riscontro. Sin dall'inizio noi di Fratelli d'Italia abbiamo avuto dubbi sull'opportunità dell'Ospedale in Fiera poiché sarebbe stato più semplice potenziare le strutture ospedaliere già esistenti, semplicemente aumentandone i posti letto di pochissime unità. È uno spreco di soldi pubblici, che tutti i cittadini pugliesi dovranno pagare, a cui si aggiunge il teatrino politico tra il presidente Emiliano ed il sindaco di Bari Antonio Decaro, e ci chiediamo se sarà questo il tema che terrà in ostaggio la macchina amministrativa della Regione Puglia nei prossimi mesi o anni: decidere il destino della Fiera per colmare le falle del sistema fieristico pugliese. E chissà che la Corte dei Conti - per quanto non tenuta a supervisionare gli atti prodotti in situazioni di emergenza - non decida, invece, di voler vederci chiaro una volta per tutte. A tal riguardo, noi siamo disponibili ad essere ascoltati. Smantellato o meno, l'Ospedale in Fiera sarà costato più di quanto previsto inizialmente (l'eventuale smantellamento costerebbe ulteriori 4milioni di euro) e avrà fatto parte di un palcoscenico mediatico del presidente Emiliano che, in piena seconda ondata, ha fatto sfilare in quegli spazi i suoi 'testimonial', da artisti internazionali a politici. Una vergogna alla quale non vogliamo assuefarci».
Ad annunciarlo in una nota i consiglieri del Gruppo regionale di Forza Italia Stefano Lacatena, Giandiego Gatta e Paride Mazzotta.
«Un ospedale costato 25 milioni di euro, con una narrazione tutta da valutare, tra ritardi e costi lievitati alle stelle. E che oggi, in assenza di autorizzazioni, potrebbe chiudere i battenti. Accanto alla questione della gestione delle risorse pubbliche, però, c'è sullo sfondo un'altra di pari importanza: Emiliano deve dire ai pugliesi se intende far diventare la Fiera del Levante la "succursale" del Policlinico di Bari oppure no. Il complesso fieristico barese è stato il luogo da cui i premier italiani, negli anni, durante la seduta inaugurale della Fiera del Levante, "dettavano" e illustravano la linea politica nazionale, oltre ad essere da sempre un punto di riferimento per il commercio anche internazionale. Ora, però, qualcuno vuole trasformarla in un nosocomio. È una questione di visione politica: dobbiamo "prepararci" per altre pandemie? Bene, allora perché la Giunta regionale non inizia a valutare grandi progetti per potenziare la rete ospedaliera del territorio, utilizzando anche le risorse del Recovery? Perché non si promuove un tavolo istituzionale per condividere le scelte di incremento dei servizi, dei posti letto e del personale sanitario? Noi condividiamo totalmente la posizione del Comune di Bari, ente che oggi difende la missione (originaria) della Fiera, cercando di riordinare i termini del dibattito. Nel frattempo, ci sono altri che parlano di eventuale "spostamento" o trasloco in altri luoghi, senza uno studio rigoroso, come se si trattasse di un ospedale da campo».
E sull'argomento ospedale in Fiera attacca anche Fratelli d'Italia: «Siamo certi che la risposta non l'avremo mai, così come non l'abbiamo avuta per i tanti quesiti sull'improvvisata opera che Michele Emiliano oggi vuole conservare come Ospedale per le maxi emergenze del Mediterraneo e su tutto ciò che ha realizzato in quest'anno di pandemia, di cui abbiamo chiesto conto senza ricevere riscontro. Sin dall'inizio noi di Fratelli d'Italia abbiamo avuto dubbi sull'opportunità dell'Ospedale in Fiera poiché sarebbe stato più semplice potenziare le strutture ospedaliere già esistenti, semplicemente aumentandone i posti letto di pochissime unità. È uno spreco di soldi pubblici, che tutti i cittadini pugliesi dovranno pagare, a cui si aggiunge il teatrino politico tra il presidente Emiliano ed il sindaco di Bari Antonio Decaro, e ci chiediamo se sarà questo il tema che terrà in ostaggio la macchina amministrativa della Regione Puglia nei prossimi mesi o anni: decidere il destino della Fiera per colmare le falle del sistema fieristico pugliese. E chissà che la Corte dei Conti - per quanto non tenuta a supervisionare gli atti prodotti in situazioni di emergenza - non decida, invece, di voler vederci chiaro una volta per tutte. A tal riguardo, noi siamo disponibili ad essere ascoltati. Smantellato o meno, l'Ospedale in Fiera sarà costato più di quanto previsto inizialmente (l'eventuale smantellamento costerebbe ulteriori 4milioni di euro) e avrà fatto parte di un palcoscenico mediatico del presidente Emiliano che, in piena seconda ondata, ha fatto sfilare in quegli spazi i suoi 'testimonial', da artisti internazionali a politici. Una vergogna alla quale non vogliamo assuefarci».