Politica
Otto mesi per una PET al Policlinico di Bari, la denuncia di una donna di Valenzano
Le alternative andare a Napoli, aspettare tre mesi per il Dimiccoli oppure l'intramoenia ad un costo di 1600 euro
Bari - sabato 2 febbraio 2019
Comunicato Stampa
Una signora, residente a Valenzano, denuncia di dover attendere otto mesi per un esame diagnostico nel reparto di medicina nucleare del policlinico, l'unico della zona. La donna, che in tre mesi ha già subìto mastectomia, linfoadenectomia ascellare e chemioterapia, necessita una PET per un sospetto addensamento polmonare in carcinoma mammario. L'alternativa sarebbe andare a Napoli in mobilità passiva, attendere tre mesi per il Dimiccoli di Barletta oppure in massimo 10 giorni, pagando circa 1600 euro, farla in intramoenia o in studio privato.
«Emiliano invece di preoccuparsi dei complotti interni alla sinistra che mettono a rischio la sua poltrona, dovrebbe occuparsi della riduzione delle liste d'attesa - sottolinea il consigliere Mario Conca - Nell'ultimo Consiglio aveva promesso una delibera di giunta, che ancora tarda ad arrivare. Aveva anche preso l'impegno di verificare l'eventuale conflitto di interessi al Policlinico, ma ancora una volta niente è stato fatto. È grave che in alcuni casi l'esame in intramoenia sia suggerito dagli stessi medici che nel pubblico l'hanno negato in regime istituzionale ed in tempo utile. Per questi motivi non ho mai avuto dubbi, la libera professione va abolita, è assolutamente immorale. Per certe patologie non può esserci lista d'attesa ma andrebbero gestite ad horas ed evase in pochi giorni. Un tumore in otto mesi può averti ucciso e sepolto».
«Emiliano invece di preoccuparsi dei complotti interni alla sinistra che mettono a rischio la sua poltrona, dovrebbe occuparsi della riduzione delle liste d'attesa - sottolinea il consigliere Mario Conca - Nell'ultimo Consiglio aveva promesso una delibera di giunta, che ancora tarda ad arrivare. Aveva anche preso l'impegno di verificare l'eventuale conflitto di interessi al Policlinico, ma ancora una volta niente è stato fatto. È grave che in alcuni casi l'esame in intramoenia sia suggerito dagli stessi medici che nel pubblico l'hanno negato in regime istituzionale ed in tempo utile. Per questi motivi non ho mai avuto dubbi, la libera professione va abolita, è assolutamente immorale. Per certe patologie non può esserci lista d'attesa ma andrebbero gestite ad horas ed evase in pochi giorni. Un tumore in otto mesi può averti ucciso e sepolto».