Scuola e Lavoro
Palagiustizia allagato, protesta USB Puglia: «No alle ferie forzate»
Dura nota di Luca Puglisi: «Tutti fuori e senza decurtazioni dallo stipendio»
Bari - venerdì 15 giugno 2018
12.50
È sempre più insostenibile la situazione del palazzo di giustizia di Bari. Dopo lo spostamento forzato nelle tende e lo sgombero degli uffici ordinato dai tecnici comunali per inagibilità della struttura, a creare ulteriori disagi ci si è messa la forte pioggia di stamattina. Allagamento nella tendopoli e allagamento anche negli uffici della Procura, con la conseguente messa in ferie forzate di trecento dipendenti da parte del responsabile del personale fino a nuovo ordine.
Monta la rabbia dei sindacati per un'emergenza che si sta ripercuotendo sui lavoratori. Dura la nota di Luca Puglisi, rappresentante di USB Puglia, che fa la voce grossa: «Si pensava di aver toccato il fondo e invece no! Era possibile scendere ancora più in basso! A Bari la giustizia penale passa da terremotata ad alluvionata».
«Dopo un forte temporale il palazzo - continua Puglisi - si è trasformato in un colabrodo con acqua dappertutto, sui computer, sui fascicoli che galleggiano (dando l'immagine della deriva della giustizia), sui cavi elettrici, sulle persone».
La richiesta, quindi, è che vengano sospese le ferie forzate, che i lavoratori vengano fatti uscire immediatamente da un palazzo insicuro e che gli venga riconosciuto il 100% della retribuzione: «l tempo è finito! USB chiede che tutti i lavoratori siano fatti uscire da quel palazzo e con il riconoscimento pieno della retribuzione, di ogni sua parte. No alle ferie forzate!», concluse Puglisi.
Monta la rabbia dei sindacati per un'emergenza che si sta ripercuotendo sui lavoratori. Dura la nota di Luca Puglisi, rappresentante di USB Puglia, che fa la voce grossa: «Si pensava di aver toccato il fondo e invece no! Era possibile scendere ancora più in basso! A Bari la giustizia penale passa da terremotata ad alluvionata».
«Dopo un forte temporale il palazzo - continua Puglisi - si è trasformato in un colabrodo con acqua dappertutto, sui computer, sui fascicoli che galleggiano (dando l'immagine della deriva della giustizia), sui cavi elettrici, sulle persone».
La richiesta, quindi, è che vengano sospese le ferie forzate, che i lavoratori vengano fatti uscire immediatamente da un palazzo insicuro e che gli venga riconosciuto il 100% della retribuzione: «l tempo è finito! USB chiede che tutti i lavoratori siano fatti uscire da quel palazzo e con il riconoscimento pieno della retribuzione, di ogni sua parte. No alle ferie forzate!», concluse Puglisi.