Cronaca
Palazzina dei tumori a Bari, l'ex sindaco De Lucia rinviato a giudizio
L'ex primo cittadino unico imputato per "morte come conseguenza di altro reato". I familiari delle vittime si costituiscono parte civile
Bari - martedì 17 novembre 2020
21.13 Comunicato Stampa
L'ex sindaco di Bari, Francesco De Lucia, oggi 85enne, è stato rinviato a giudizio per "morte come causa di altri delitto" in merito alle vicende legate alla ormai nota come palazzina dei tumori di viale Archimede a Japigia.
Ricordiamo che nello stabile, tra il 1998 e il 2019, 29 inquilini si sono ammalati di neoplasie rare, e 14 di loro sono deceduti per cause riconducibili ai roghi della vicina ex discarica comunale, dismessa nel 1971 ma bonificata solo negli anni Novanta.
De Lucia, come riporta Ansa, è l'unico imputato e sarà a processo a partire dal prossimo 21 dicembre, dinanzi al Tribunale monocratico di Bari per tre decessi, avvenuti tra il 2016 e il 2019, mentre è stato prosciolto dall'accusa di aver indirettamente contribuito alla morte degli altri 11 inquilini perché quei fatti sono ormai prescritti.
Costituitisi come parte civile cinque familiari delle tre vittime.
All'ex sindaco, come detto, si contesta la morte come conseguenza di altro reato per aver firmato, nel settembre 1982, l'ordinanza con la quale "requisiva e assegnava gli alloggi del condominio, omettendo ogni controllo sulla mancanza di abitabilità dello stabile, dovuta alla abitazione irregolare in un sito ad alto e noto inquinamento ambientale per essere nelle immediate vicinanze della discarica Caldarola oggetto di noti e ripetuti conferimenti anche illegali di rifiuti", determinando così, "quale conseguenza non voluta della sua condotta", decessi "per gravi neoplasie riconducibili alla esposizione a ripetute emissioni di fumi di combustione di diversa natura, derivanti dalla discarica Caldarola".
Ricordiamo che nello stabile, tra il 1998 e il 2019, 29 inquilini si sono ammalati di neoplasie rare, e 14 di loro sono deceduti per cause riconducibili ai roghi della vicina ex discarica comunale, dismessa nel 1971 ma bonificata solo negli anni Novanta.
De Lucia, come riporta Ansa, è l'unico imputato e sarà a processo a partire dal prossimo 21 dicembre, dinanzi al Tribunale monocratico di Bari per tre decessi, avvenuti tra il 2016 e il 2019, mentre è stato prosciolto dall'accusa di aver indirettamente contribuito alla morte degli altri 11 inquilini perché quei fatti sono ormai prescritti.
Costituitisi come parte civile cinque familiari delle tre vittime.
All'ex sindaco, come detto, si contesta la morte come conseguenza di altro reato per aver firmato, nel settembre 1982, l'ordinanza con la quale "requisiva e assegnava gli alloggi del condominio, omettendo ogni controllo sulla mancanza di abitabilità dello stabile, dovuta alla abitazione irregolare in un sito ad alto e noto inquinamento ambientale per essere nelle immediate vicinanze della discarica Caldarola oggetto di noti e ripetuti conferimenti anche illegali di rifiuti", determinando così, "quale conseguenza non voluta della sua condotta", decessi "per gravi neoplasie riconducibili alla esposizione a ripetute emissioni di fumi di combustione di diversa natura, derivanti dalla discarica Caldarola".