Vita di città
Pane, focacce, è il gusto di Bari Vecchia: addio al panificio Santa Teresa - FOTO
A fine anno il forno si spegnerà, nulla di certo per il futuro. «A 75 anni, gli acciacchi si fanno sentire e questo è un lavoro estenuante», parla Nicola Violante
Bari - venerdì 22 novembre 2024
16.29
"Nella città vecchia i forni antichi che preparano pane fresco sono veramente pochi": questo ci dice Nicola Violante mentre ci mostra il suo forno annunciando che il 1° gennaio 2025 chiuderà i battenti.
Come nasce il forno di Santa Teresa?
"Il forno è nato da mio nonno e mio padre nel 1950. Però all'età di 10 anni sono subentrato io perché avevano bisogno di aiuto, da allora fino adesso che ne ho 75 anni di anni, ho continuato a lavorare: fisicamente non me la sento più, il lavoro è comunque massacrante, poi ci sono i problemi fisici e quindi ho deciso di chiudere: di lavorare si lavora ma il corpo viene meno e allora mi sento un pochino stralunato" risponde Nicola con un po' di amaro in bocca. Questo forno chiuderà per sempre senza che nessuno possa sostituirla?
"Mi hanno contattato 3 o 4 persone, adesso abbiamo preso appuntamento e vediamo un po' come va. Io penso che magari qualcuno vuole subentrare perché è un'attività molto storica questa".
Quanto pensa che il forno con il suo valore storico, con la sua funzione possa essere importante per Bari o comunque anche per le nuove generazioni?
"Per Bari specialmente, nella città vecchia i forni antichi che preparano pane fresco sono veramente pochi. Per quanto riguarda la nuova generazione il problema è che nessuno vuole fare questo mestiere, manca l'apprendistato, perché se fosse stato come prima, che prendevano il ragazzo, lo affiancavano da subito nel lavoro e gli insegnavano il mestiere, sarebbe stato tutto diverso, perché poi ti appassioni – risponde con sguardo nostalgico Nicola – questo vale per il fornaio ma anche per tutti i mestieri artigianali. E per Bari è una perdita, perché questo è un forno antico diverso dagli alti forni perché è coibentato, cioè l'alimentazione del forno non sta a contatto con gli alimenti" spiega mostrandoci fiero il suo enorme forno.
Quando chiuderà?
"Il 1° gennaio io chiudo, poi chi subentrerà non lo so" risponde rassegnato il sig. Violante.
Niente più pane fresco, focaccia barese e taralli di San Nicola. Potrebbe sparire anche la tradizionale distribuzione del pane di Santa Teresa il 15 ottobre. Ma - guardando al prossimo futuro con ottimismo - si spera che questo forno, dedicato a Santa Teresa, possa continuare a sfornare pane e focacce, in un nuovo modo, senza perdere la tradizione.
Come nasce il forno di Santa Teresa?
"Il forno è nato da mio nonno e mio padre nel 1950. Però all'età di 10 anni sono subentrato io perché avevano bisogno di aiuto, da allora fino adesso che ne ho 75 anni di anni, ho continuato a lavorare: fisicamente non me la sento più, il lavoro è comunque massacrante, poi ci sono i problemi fisici e quindi ho deciso di chiudere: di lavorare si lavora ma il corpo viene meno e allora mi sento un pochino stralunato" risponde Nicola con un po' di amaro in bocca. Questo forno chiuderà per sempre senza che nessuno possa sostituirla?
"Mi hanno contattato 3 o 4 persone, adesso abbiamo preso appuntamento e vediamo un po' come va. Io penso che magari qualcuno vuole subentrare perché è un'attività molto storica questa".
Quanto pensa che il forno con il suo valore storico, con la sua funzione possa essere importante per Bari o comunque anche per le nuove generazioni?
"Per Bari specialmente, nella città vecchia i forni antichi che preparano pane fresco sono veramente pochi. Per quanto riguarda la nuova generazione il problema è che nessuno vuole fare questo mestiere, manca l'apprendistato, perché se fosse stato come prima, che prendevano il ragazzo, lo affiancavano da subito nel lavoro e gli insegnavano il mestiere, sarebbe stato tutto diverso, perché poi ti appassioni – risponde con sguardo nostalgico Nicola – questo vale per il fornaio ma anche per tutti i mestieri artigianali. E per Bari è una perdita, perché questo è un forno antico diverso dagli alti forni perché è coibentato, cioè l'alimentazione del forno non sta a contatto con gli alimenti" spiega mostrandoci fiero il suo enorme forno.
Quando chiuderà?
"Il 1° gennaio io chiudo, poi chi subentrerà non lo so" risponde rassegnato il sig. Violante.
Niente più pane fresco, focaccia barese e taralli di San Nicola. Potrebbe sparire anche la tradizionale distribuzione del pane di Santa Teresa il 15 ottobre. Ma - guardando al prossimo futuro con ottimismo - si spera che questo forno, dedicato a Santa Teresa, possa continuare a sfornare pane e focacce, in un nuovo modo, senza perdere la tradizione.