Cronaca
Panico da Coronavirus a Bari, si svuotano i ristoranti cinesi e giapponesi
L'allarmismo infondato sta mietendo le prime vittime, e via Facebook corrono gli appelli dei ristoratori e dei dipendenti
Bari - domenica 2 febbraio 2020
14.59
Il panico da Coronavirus è arrivato a Bari e sta mietendo le prime vittime. A pagare le conseguenze di un allarmismo infondato sono i cittadini cinesi che abitano in città e coloro che hanno ristoranti cinesi e giapponesi. Una situazione che sta diventando preoccupante, con i ristoranti che si stanno svuotando a causa della paura nei confronti del virus.
Non importa che l'Istituto Superiore di Sanità abbia specificato che il nuovo Coronavirus non si trasmette per via alimentare e che quindi mangiare cinese non è pericoloso, il panico che sta correndo, soprattutto via social, a causa anche di video di dubbia provenienza, sta facendo allontanare i baresi dai ristoranti cinesi e giapponesi.
Da alcuni giorni diversi ristoranti stanno provando tramite Facebook a far comprendere l'assurdità del "boicottarli". Yuzu Sushi ha addirittura postato le fatture da cui è possibile evincere la provenienza 100% italiana delle materie prime con cui cucinano. Un post nato in quanto: «Pur essendo Bari una città non a rischio - raccontano - molta gente ha iniziato a spaventarsi per questo virus e ha iniziato a evitare i locali cino-giappo. Molti vecchi clienti ci hanno suggerito di mettere le fatture e le provenienze dei nostri prodotti e lo abbiamo fatto. Noi vogliamo tranquillizzare i nostri clienti con la verità, e noi di Yuzu offriamo prodotti freschi e di origine italo-europea, nessuno proveniente dalla Cina».
Un dipendente di un altro ristorante di Bari ieri affidava anch'esso ai social la sua amarezza: «Ad oggi, io e i miei cari colleghi siamo senza lavoro, perché qualcuno non si informa bene. Volevo solo dirvi che, almeno per quanto riguarda il ristorante dove lavoro (anzi lavoravo, dato che finché c'è questa paura nessuno si fa vivo e il ristorante è vuoto) la pulizia è all'ordine del giorno, il cibo è tutto rigorosamente italiano, e i nostri colleghi cinesi non si sono mossi da Bari».
Un problema che potrebbe diventare anche più grande di quanto non sia ora, in quanto se si dovesse continuare ad evitare certi ristoranti il problema diventerebbe non solo dei titolari, ma anche di chi ci lavora e di chi fornisce loro le materie prime. Un effetto domino che potrebbe avere ricadute preoccupanti sull'economia italiana, e non cinese.
Non importa che l'Istituto Superiore di Sanità abbia specificato che il nuovo Coronavirus non si trasmette per via alimentare e che quindi mangiare cinese non è pericoloso, il panico che sta correndo, soprattutto via social, a causa anche di video di dubbia provenienza, sta facendo allontanare i baresi dai ristoranti cinesi e giapponesi.
Da alcuni giorni diversi ristoranti stanno provando tramite Facebook a far comprendere l'assurdità del "boicottarli". Yuzu Sushi ha addirittura postato le fatture da cui è possibile evincere la provenienza 100% italiana delle materie prime con cui cucinano. Un post nato in quanto: «Pur essendo Bari una città non a rischio - raccontano - molta gente ha iniziato a spaventarsi per questo virus e ha iniziato a evitare i locali cino-giappo. Molti vecchi clienti ci hanno suggerito di mettere le fatture e le provenienze dei nostri prodotti e lo abbiamo fatto. Noi vogliamo tranquillizzare i nostri clienti con la verità, e noi di Yuzu offriamo prodotti freschi e di origine italo-europea, nessuno proveniente dalla Cina».
Un dipendente di un altro ristorante di Bari ieri affidava anch'esso ai social la sua amarezza: «Ad oggi, io e i miei cari colleghi siamo senza lavoro, perché qualcuno non si informa bene. Volevo solo dirvi che, almeno per quanto riguarda il ristorante dove lavoro (anzi lavoravo, dato che finché c'è questa paura nessuno si fa vivo e il ristorante è vuoto) la pulizia è all'ordine del giorno, il cibo è tutto rigorosamente italiano, e i nostri colleghi cinesi non si sono mossi da Bari».
Un problema che potrebbe diventare anche più grande di quanto non sia ora, in quanto se si dovesse continuare ad evitare certi ristoranti il problema diventerebbe non solo dei titolari, ma anche di chi ci lavora e di chi fornisce loro le materie prime. Un effetto domino che potrebbe avere ricadute preoccupanti sull'economia italiana, e non cinese.