Vita di città
Parco 2 Giugno, tra sporcizia e erba secca "muore" il polmone verde di Bari
Denuncia di Forza Italia Giovani Bari: «Intervenire tempestivamente per restituire dignità all'intera area»
Bari - mercoledì 30 maggio 2018
Erba incolta, sporcizia e laghetto pieno di rifiuti. Questo il paesaggio che sempre di più si mostra a coloro che decidono di visitare la più grande area verde cittadina, Parco 2 Giugno. Nonostante le diverse manifestazioni che periodicamente vengono svolte nell'area e nonostante le notizie relative alla prossima apertura del bar chiuso da anni, il parco versa in uno stato di semi-abbandono. Uno stato non adeguato ad un'area così importante della nostra città, per famiglie, bambini, giovani e chiunque voglia poter godere di un po' di verde. Diverse le segnalazioni relative allo stato del parco, vittima anche di atti di vandalismo. L'ultima in ordine di tempo giunge da Forza Italia Giovani Bari.
«Il laghetto che da anni ha come barzelletta l'improvvisa scomparsa di paperelle, pesci e tartarughe - dichiara il coordinatore Danilo Cancellaro - ormai si è trasformato da acquario faunistico in discarica inorganica, con la ploriferazione di insetti. I giardini del parco sono in evidente stato di abbandono, i prati e gli arbusti secchi e gialli mancano di manutenzione. Inoltre, i bagni pubblici del parco risultano essere aperti al pubblico solo in certe ore, quindi inagibili all'occorrenza per i cittadini adulti e bambini che nonostante la situazione al limite del decoro continuano ad affollare l'unica grande area verde della città dimenticata, però, da Decaro».
«Per quanto riguarda la mobilità e la sicurezza - precisa Gianluca Mortato - purtroppo numerosi sono i percorsi che, a causa delle radici degli alberi sporgenti, presentano pericolo di inciampo sia per i ciclisti che per i podisti. In questo modi quella che dovrebbe essere una comune area di aggregazione sportivo-culturale finisce per essere evitata»
«hiediamo all'amministrazione comunale ed a quella municipale - concludono - di intervenire tempestivamente per restituire dignità all'intero parco».
«Il laghetto che da anni ha come barzelletta l'improvvisa scomparsa di paperelle, pesci e tartarughe - dichiara il coordinatore Danilo Cancellaro - ormai si è trasformato da acquario faunistico in discarica inorganica, con la ploriferazione di insetti. I giardini del parco sono in evidente stato di abbandono, i prati e gli arbusti secchi e gialli mancano di manutenzione. Inoltre, i bagni pubblici del parco risultano essere aperti al pubblico solo in certe ore, quindi inagibili all'occorrenza per i cittadini adulti e bambini che nonostante la situazione al limite del decoro continuano ad affollare l'unica grande area verde della città dimenticata, però, da Decaro».
«Per quanto riguarda la mobilità e la sicurezza - precisa Gianluca Mortato - purtroppo numerosi sono i percorsi che, a causa delle radici degli alberi sporgenti, presentano pericolo di inciampo sia per i ciclisti che per i podisti. In questo modi quella che dovrebbe essere una comune area di aggregazione sportivo-culturale finisce per essere evitata»
«hiediamo all'amministrazione comunale ed a quella municipale - concludono - di intervenire tempestivamente per restituire dignità all'intero parco».