Parco della Rinascita sull’area Ex Fibronit: il progetto definitivo
Parco della Rinascita sull’area Ex Fibronit: il progetto definitivo
Attualità

Parco della Rinascita, presentato a Bari il progetto

Leccese: «Diamo il via all'ultimo miglio che ci porterà alla realizzazione del Parco Verde»

Questa mattina il sindaco Vito Leccese, il responsabile della progettazione Michele Fuzio e il presidente del comitato cittadino Fibronit Nicola Brescia hanno illustrato alla stampa il progetto definitivo del Parco della Rinascita, che sorgerà sull'area ex Fibronit, a Japigia.
All'incontro sono intervenuti anche l'assessora regionale all'Ambiente Serena Triggiani, gli assessori alla Cura del territorio, Domenico Scaramuzzi, alla Rigenerazione urbana e sociale, Giovanna Iacovone, al Clima, Transizione ecologica e Ambiente, Elda Perlino, la presidente del Municipio I Annamaria Ferretti, la presidente della Consulta dell'ambiente del Comune di Bari Lucia Schinzano e i rappresentanti del RTI vincitore dell'appalto integrato De Grecis Cos.E.Ma. Verde S.R.L. - Cobar S.P.A.- Giustiniana S.R.L.

Dopo l'illustrazione dei dettagli del progetto definitivo, il sindaco Vito Leccese ha siglato con Giuseppe De Grecis, rappresentante dell'azienda capofila del raggruppamento di imprese, il verbale di consegna per l'incarico della progettazione esecutiva propedeutica all'avvio del cantiere.
Da questo momento i progettisti avranno a disposizione 45 giorni per consegnare la documentazione esecutiva così da trasmettere il progetto ad ASSET per le ultime verifiche e avviare il cantiere nei primi giorni maggio. Come da contratto l'opera dovrà essere eseguita in 345 giorni e terminare entro il 31 marzo 2026.
L'importo complessivo dei lavori è di circa 16 milioni di euro, di cui 3,5 messi a disposizione dalla Regione Puglia e 11,5 milioni dei fondi PNRR, M5C212.1 - "Inclusione e coesione", componente 2 "Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore", e 1.5 milioni di fondi per opere indifferibili.

"Questo è un momento molto particolare - ha esordito il sindaco Vito Leccese -, in cui diamo il via all'ultimo miglio che ci porterà alla realizzazione del parco verde multifunzionale più importante della nostra regione sia come dimensione territoriale dell'intervento sia come esempio di rigenerazione urbana a seguito di bonifica ambientale. Un ringraziamento particolare all'assessora Serena Triggiani che è qui con noi nonostante il brevissimo preavviso di questa conferenza stampa, che abbiamo organizzato al volo dopo l'approvazione in giunta del progetto definitivo del Parco della Rinascita: le ho chiesto di essere al nostro fianco perché la Regione Puglia ha avuto un ruolo importantissimo non solo nel finanziamento della messa in sicurezza dell'area ma anche in tutte le tappe del lunghissimo percorso burocratico e amministrativo che ci ha portato fin qui. Per me è una grande emozione, perché la vicenda Fibronit è stata la prima nella storia di questa città che ha visto consolidarsi e crescere un movimento civico di ispirazione ambientalista ed ecologista nato dalla consapevolezza che quello fosse un luogo di morte che negli anni, purtroppo, ha mietuto centinaia di vittime civili per mesotelioma pleurico. Sono davvero orgoglioso, quindi, di essere un sindaco in continuità con le amministrazioni comunali che negli ultimi 20 anni hanno governato la città: è stato un percorso lungo e complesso che ha visto non sole le istituzioni, con Michele Emiliano prima e Antonio Decaro poi, scegliere di intervenire per trasformare la ex Fibronit da luogo di morte a luogo di vita e di rinascita, ma anche i cittadini, organizzati in comitati e associazioni, essere di stimolo costante per l'azione amministrativa: ringrazio Nicola Brescia del comitato Fibronit che ha monitorato costantemente le azioni e le scelte dell'amministrazione comunale. Oggi, non posso non ricordare Maria Maugeri, che non è più con noi ma che è stata una delle protagoniste di quella stagione di lotte e di impegno per la salute pubblica e la tutela ambientale. Maria la pasionaria è stata la sentinella delle questioni ambientali sul nostro territorio e in Consiglio comunale. E ringrazio Elda Perlino, che con Maria e con Cesare Veronico ha vissuto in prima linea quelle battaglie, e che oggi è assessora al Clima, alla Transizione ecologica e all'Ambiente della giunta comunale che mi onoro di guidare.

Il Parco della Rinascita è probabilmente l'intervento più importante che stiamo realizzando in città, anche per il suo portato simbolico. Certo, il parco di Costa sud è un intervento più esteso, che cambierà letteralmente il volto della città, ma il parco che a breve sorgerà sui suoli della ex fabbrica della morte sarà lì a ricordarci il riscatto di un'intera città grazie al protagonismo della cittadinanza attiva.
Bari, grazie alle amministrazioni di centrosinistra, ha avuto il coraggio di opporsi al PRUSST, che sui suoli ex Fibronit aveva prefigurato un pesante intervento edilizio, approvando il cambio di destinazione urbanistica che ha destinato definitivamente quelle aree a verde pubblico: parliamo di 14 ettari di parco che ci consentiranno di sottrarre all'atmosfera circa 700 tonnellate di Co2 e particelle climalteranti, contrastando concretamente gli effetti del cambiamento climatico sul territorio. Il progetto definitivo del Parco della Rinascita è dunque il frutto di una storia di cui tutti dobbiamo essere fieri, la prova che anche gli obiettivi che sembrano irraggiungibili sono alla portata di una comunità che sappia guardare con speranza e coraggio al futuro e impegnarsi con tenacia per realizzarli".


Le dichiarazioni

"Sono veramente emozionata - ha dichiarato Serena Triggiani -, questo è un momento molto importante anche per quello che la Regione, prima con Nichi Vendola e poi con Michele Emiliano, ha continuato a fare in tema di bonifiche e messa in sicurezza di luoghi che hanno rappresentato una ferita per Bari e che, come in questo caso, si apprestano a diventare un polmone verde che ospiterà tantissime attività. Per la ex Fibronit la Regione ha contribuito anche al percorso di riqualificazione, un obiettivo raggiunto anche grazie ai tanti amministratori e amministratrici che hanno lavorato al progetto insieme a chi ha portato avanti la battaglia, tra cittadini e comitati.
Il lavoro e l'azione regionale su questo Sito di Interesse Nazionale non sono finiti qui, perché nell'ambito della programmazione del Fondo di Sviluppo e Coesione, al fine di risolvere definitivamente una serie di altre criticità, c'è stata una delibera di giunta che tra gli interventi prioritari da finanziare da parte del Ministero per l'Ambiente e la Sicurezza energetica ha inserito come prioritari la completa caratterizzazione e la bonifica delle aree residuali storicamente denominate "Grimaldi" e "Carrozzeria2. Una volta completata la bonifica, queste due aree saranno messe a disposizione del Comune di Bari e al servizio del Parco della Rinascita. È una notizia molto bella che ci tenevo a darvi, e sono fiduciosa che questa operazione andrà in porto".

"Oggi viviamo un'emozione enorme - ha detto Nicola Brescia -. A nome di comitato cittadino ringrazio i progettisti, con cui ci siamo confrontati spesso, per il lavoro straordinario fatto con passione. Voglio ringraziare anche la stampa, perché in questi anni è stata un sostegno fondamentale per le nostre battaglie, e faccio un nome su tutti: quello del giornalista Giuseppe Armenise, che con i suoi articoli in tutti questi anni ha dato un contributo davvero importante. Voglio ricordare Maria Maugeri, con cui ho avuto un rapporto speciale, i sindaci Michele Emiliano e Antonio Decaro, che hanno portato avanti questo straordinario progetto, Nichi Vendola, che come primo atto amministrativo da presidente della Regione è riusciti a stanziare 10 milioni di euro per la messa in sicurezza del sito, come promesso prima di essere eletto. Da lì è partito tutto, un percorso proseguito con Emiliano e Decaro, che oggi giunge a questa firma con Vito Leccese, il che mi emoziona molto".

"La storia del Parco della Rinascita si intreccia con la presa di coscienza, da parte della cittadinanza, di una visione più sostenibile e attenta all'ambiente, poi sfociata nella dichiarazione di inedificabilità del sito Fibronit, destinato a parco pubblico, e nella nascita della Consulta comunale dell'Ambiente - ha proseguito Elda Perlino -. In questa giornata importantissima per la città vorrei ricordare il ruolo da protagonista svolto da Maria Maugeri che, con la collaborazione di tanti cittadini, ha operato per il cambiamento e l'innovazione della buona politica che crede nella partecipazione attiva della cittadinanza per il governo di una città più moderna, più verde e più giusta, attenta alla cura e alla tutela dell'ambiente in un'ottica europea e sostenibile. Questa fase, però, non rappresenta solo la conclusione di questo lungo processo ma un segnale fortissimo dell'amministrazione verso un'intera città che attende la realizzazione del parco come risarcimento per i troppi decessi, i danni provocati dall'amianto e l'impegno di coloro che hanno lottato per veder nascere su quel sito, un tempo inquinato, il parco più grande della città".

"Oggi presentiamo un progetto fondamentale per la nostra città: la trasformazione dell'area ex Fibronit in un parco pubblico. Questo luogo, un tempo simbolo di morte e degrado, si trasforma oggi in un esempio di rinascita, fondato sui valori di cura, sicurezza e sostenibilità - ha sottolineato la vicesindaca Giovanna Iacovone -. Il Parco della Rinascita rappresenta uno degli interventi più significativi del Comune di Bari per la rigenerazione degli spazi acquisiti dalla città. Sarà un punto di riferimento in cui la comunità potrà trovare un luogo di incontro, natura e bellezza, contribuendo al miglioramento non solo del quartiere ma dell'intera città. Questo parco è la testimonianza di una vittoria collettiva per Bari: la vittoria di una città che non si arrende, capace di trasformare le ferite del passato in opportunità per il futuro e in uno straordinario esempio di resilienza. Continueremo su questa strada, promuovendo iniziative che restituiscano spazi alla collettività e rafforzino il senso di appartenenza e identità della nostra comunità".

"È una giornata molto importante per la città di Bari - ha commentato Domenico Scaramuzzi -, perché finalmente possiamo definire tutto il programma che porterà alla nascita di questo grande parco, forse l'opera più attesa degli ultimi anni. Questo, per tutti noi, è un sogno che si sta realizzando e che, in poco meno di un anno e mezzo, vedrà sorgere sul sito ex Fibronit un'area verde e attrezzata per accogliere cittadini di tutte le fasce d'età. Seguirò passo dopo passo tutte le fasi del cantiere, un progetto particolarmente complesso, in modo da non perdere altro tempo e restituire quanto prima alla città questo spazio pubblico che, oltre a compensare la cronica mancanza di verde urbano, ricongiungerà tre quartieri tra loro in un'ottica di ricucitura urbana, secondo quanto previsto dal nostro programma di mandato".

"Proprio sulla spinta della memoria - ha concluso Annamaria Ferretti - il Municipio, ne abbiamo parlato in Consiglio giusto qualche giorno fa, chiederà al comitato Fibronit e all'amministrazione comunale di custodire il ricordo di ciò che è accaduto, immaginando di organizzare un percorso di educazione ambientale nel Parco della Rinascita, luogo simbolo della volontà, della forza e della tenacia dei cittadini che hanno combattuto per il diritto alla salute e a un ambiente sano".


Il progetto

Il Parco della Rinascita interessa un'area che si sviluppa lungo via Caldarola fino all'incrocio del ponte di Padre Pio con viale Magna Grecia, delimitata dalla linea ferroviaria delle Ferrovie Sud-Est e di RFI. Si estende su un'area di 146.850,70 mq (14 ettari) che congiunge i quartieri Japigia, Madonnella e San Pasquale.
Il progetto di fattibilità tecnico-economica, redatto nel 2022 dall'architetta Laura Rubino e dall'ingegner Nicola Falcone, presentava una chiara impostazione improntata sulla sintesi del percorso di progettazione partecipata, intrapresa con il Comitato di quartiere dell'ex Fibronit, in cui è stato elaborato uno schema planimetrico che riassume i desiderata della cittadinanza e da cui si evince la necessità di una forte rinaturalizzazione, attraverso opere di forestazione, e la presenza di dotazioni in grado di rendere vivo il parco: aree sportive (campi da basket, bocce, ecc.), aree gioco per i bambini, sistemi di piazze e percorsi.
In base a queste indicazioni il raggruppamento di progettisti, incaricati di proseguire con il lavoro di redazione del progetto, hanno delineato gli obiettivi del progetto di riqualificazione:
1. definire una nuova identità del parco in continuità con il PFTE posto a base di gara
2. disegnare un sistema parco in grado di dialogare con il contesto urbano e territoriale di riferimento
3. delineare nuove "spazialità" (valenza simbolica del parco - qualità ambientale - attività ricreative/benessere - sicurezza/fruibilità) in linea con le indicazioni del percorso partecipativo, al fine di identificare delle nuove polarità cittadine e di quartiere
4. implementare la biodiversità e la qualità paesaggistica del sito
5. ottimizzare le risorse economiche a disposizione sia per la fase di costruzione del parco che per la sua futura manutenzione/gestione.
È opportuno ricordare che, a monte di quest'opera, l'amministrazione comunale si è impegnata su importanti operazioni di bonifica del sito che si sono concluse nel 2022, quando è stato emesso il certificato di avvenuta bonifica con dichiarazione di piena accessibilità e fruibilità dell'intero parco a condizione che non fosse modificato e danneggiato il capping (strato di copertura della superficie) effettuato secondo le seguenti misurazioni:
• 1 metro di terra nelle aree maggiormente contaminate
• 20 cm di terra nelle aree con minore contaminazione.
Per aumentare il grado di sicurezza, la conferenza di servizi ha imposto l'aumento di circa 50 cm di terra di coltivo nelle aree alberate in modo da evitare il possibile, anche se remoto, intaccamento del capping dagli apparati radicali.

Concept paesaggistico del Parco della Rinascita

Il progetto intende rappresentare la sintesi di tutte le fasi precedenti: progettazione partecipata e PFTE e proposizione di una visione di parco innovativa e in linea con le attuali e future necessità della città.
Le parole chiave espresse dai cittadini sono state disegnate sul parco e hanno dato il via ad un processo di gestazione così composto:
definizione delle direttrici principali
assorbimento e compressione delle direttrici che si adeguano alla morfologia ed orografia del sito di intervento
permeabilità del parco determinata dai nuovi accessi
masterplan paesaggistico composto da nuclei di rigenerazione in grado di stimolare la rinascita o processi vitali del nuovo parco: nuove aree forestate, connessioni con il quartiere, spazi attrezzati per il gioco e lo sport.
Le cicatrici della terra che hanno segnato quel luogo della città di Bari saranno curate con nuovi percorsi e luoghi per le persone attraverso la realizzazione di nuove tipologie di foreste urbane in grado di implementare la biodiversità, di aree gioco per ogni età che si incastonano nel paesaggio, di luoghi dedicati alla cultura (l'anfiteatro Maugeri sarà il cuore del parco e, insieme alle altre piazze, costituirà delle nuove polarità per i cittadini), di percorsi di diversa sezione con cui esplorare e vivere il parco in piena sicurezza e senza barriere architettoniche e l'ottimizzazione nell'uso dei materiali in modo da ridurre e semplificare le future manutenzioni.
Il nuovo parco multifunzionale valorizzerà il contesto territoriale che diventa una sorta di "cuneo verde" che si innesta nella città e si estende verso tutte le direttrici urbane esistenti.

Nuclei di rigenerazione naturale

Il progetto definitivo prevede una ridistribuzione spaziale delle essenze impiegate; in particolare si delinea una strategia di impianto vegetale in grado di determinare delle gerarchie vegetali: masse arbustive ed arboree forestali, aree d'ombra a pronto effetto, diverse tipologie di prati (ornamentali, rustici e fioriti), collezioni di rampicanti e collezione botanica di essenze mediterranee.
Questa impostazione ottimizza l'impiego di essenze in una superficie così vasta. Sono diversi, infatti, gli spazi disegnati e/o arricchiti dalle essenze vegetali in modo da costituire un sistema ambientale e paesaggistico unico. Uno spazio ricco di biodiversità e di grande impatto scenografico.
Il progetto prevede anche una ridistribuzione spaziale delle specie vegetali arboree ed arbustive impiegate, in grado di determinare delle gerarchie vegetali: forestazione arborea ed arbustiva, aree d'ombra immediata con piante a pronto effetto, diverse tipologie di prati (ornamentali, rustici e fioriti), collezioni di rampicanti, giardino arido e collezione botanica di specie arbustive mediterranee.
Questa impostazione ottimizzerà l'impiego di diverse specie in una superficie così vasta, come si può evincere nell'elenco floristico dei diversi settori e zone di forestazione urbana prevista. In totale saranno piantumate 8.374 erbacee, 71.046 tappezzanti, 1810 rampicanti, 51.861 arbusti, 1300 alberi nell'ambito dell'intervento di forestazione urbana e 451 alberi pronto effetto.
In termini di contributo ambientale si otterrà un risparmio di CO2 di 700 tonnellate all'anno. Le aree verdi così progettate svolgono un ruolo importante anche nella gestione delle acque piovane, assorbendo e rallentando il deflusso delle acque. La creazione di spazi verdi multifunzionali, si realizza nelle aree verdi con zone di infiltrazione, per ridurre il rischio di allagamenti e migliorare la qualità delle acque superficiali.
Le aree verdi sono state progettate affinché siano economicamente sostenibili nel lungo termine, minimizzando i costi di manutenzione e gestione. La scelta di specie vegetali resistenti, l'uso di pratiche di gestione sostenibili e l'adozione di tecnologie innovative possono contribuire a garantire la sostenibilità economica dell'intera opera.
L'impianto irriguo è stato progettato, infatti, per soddisfare tutte le esigenze del parco, differenziando il sistema di distribuzione in funzione delle richieste e tipologie irrigue.
Di seguite le tipologie di impianti di irrigazioni che saranno implementati:
1. impianto a pioggia manuali per irrigazione di soccorso con lancia per il prato rustico
2. impianto a goccia per le alberature e aiuole
3. impianto in subirrigazione per i prati pregiati.

Nuclei di rigenerazione sociale

Il progetto ridisegna una successione di spazi urbani in grado di rendere fruibile e utilizzabile il parco durante tutte le ore del giorno. Il parco urbano è pensato come un sistema flessibile in cui le attività previste (piazza - aree gioco - percorsi - ecc.) sono interconnesse tra loro e in grado di adeguarsi alle diverse necessità dei cittadini. Pertanto, la rigenerazione sociale si articolerà su differenti interventi:
• aree per la socialità e funzioni pubbliche
• spazi multifunzionali e percorsi fluidi
• nuovi servizi ecosistemici al quartiere e alla città
• riapertura al quartiere e alla collettività
• realizzazione di un'oasi di biodiversità
• restituzione di spazi verdi fruibili alla cittadinanza
• rigenerazione ambientale
• valorizzazione dei suoli con logiche di economia circolare.

Di seguito l'elenco degli spazi e delle funzioni da realizzare nel parco:
• area giochi bambini
• giardino delle aromatiche
• piazza d'acqua
• piazza yin e yang
• anfiteatro Maria Maugeri
• area basket
• bocciodromo
• chiosco/servizi igienici
• coperture
• percorso vita.

Nel progetto sono previsti nuovi impianti di illuminazione, di videosorveglianza e wi-fi. Infine, saranno tre gli accessi aperti lungo i confini di via Caldarola per consentire l'ingresso all'area verde.
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