Attualità
Pari opportunità e lotta al "gender gap", Comune di Bari approva accordo con l'Ispettorato del lavoro
C'è il sì della giunta al protocollo tra i due enti, siglato questa mattina in modalità telematica. Pronto anche un tavolo tecnico
Bari - lunedì 5 giugno 2023
19.49 Comunicato Stampa
Su proposta dell'assessora al Welfare Francesca Bottalico, la giunta ha approvato il protocollo d'intesa tra il Comune di Bari e l'Ispettorato nazionale del Lavoro finalizzato a pianificare e svolgere attività di formazione / informazione in materia dei diritti nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento alla parità, alle pari opportunità e alla discriminazione di genere, attraverso l'attivazione di sportelli di ascolto presso i quali svolgere attività di supporto e orientamento alle vittime di discriminazioni in ambito lavorativo.
Il protocollo, siglato questa mattina in modalità telematica, intende offrire maggiori opportunità informative, di tutela e garanzia a quante patiscono discriminazioni e disparità di trattamento nei luoghi di lavoro e accrescere la cultura della legalità in materia di lavoro e legislazione sociale ampliando la consapevolezza dei propri diritti specie tra le lavoratrici.
Il protocollo prevede, inoltre, l'avvio di un tavolo tecnico (il cui insediamento è fissato per il prossimo 14 giugno) che avrà il compito di pianificare le linee di sviluppo della collaborazione e di definire le modalità operative utili a rendere l'intervento il più possibile accessibile e diffuso sul territorio.
Sarà lo stesso tavolo tecnico, composto da operatori dell'assessorato al Welfare e dell'Ispettorato del Lavoro, ad analizzare in corso d'opera la ricaduta delle attività svolte e a individuare eventuali modifiche da apportare agli interventi programmati.
«Questa collaborazione tra l'assessorato al Welfare e l'Ispettorato del Lavoro intende offrire maggiori opportunità informative, di tutela e garanzia per le donne che, ad oggi, risultano subire ancora forti discriminazioni e disparità di trattamento sul luogo di lavoro - commenta Francesca Bottalico -. I contesti in cui si manifestano con maggior frequenza atteggiamenti discriminatori o violenti sono proprio quelli professionali, e in questa direzione intendiamo dar vita a spazi di ascolto, tutela e supporto per tutte le donne che ogni giorno, per i motivi più disparati, sono ancora vittime di azioni discriminatorie e vedono negati nei fatti diritti sacrosanti quali quello alla maternità, che in alcuni casi può costare loro un contratto di lavoro».
Il protocollo avrà una durata di tre anni.
Il protocollo, siglato questa mattina in modalità telematica, intende offrire maggiori opportunità informative, di tutela e garanzia a quante patiscono discriminazioni e disparità di trattamento nei luoghi di lavoro e accrescere la cultura della legalità in materia di lavoro e legislazione sociale ampliando la consapevolezza dei propri diritti specie tra le lavoratrici.
Il protocollo prevede, inoltre, l'avvio di un tavolo tecnico (il cui insediamento è fissato per il prossimo 14 giugno) che avrà il compito di pianificare le linee di sviluppo della collaborazione e di definire le modalità operative utili a rendere l'intervento il più possibile accessibile e diffuso sul territorio.
Sarà lo stesso tavolo tecnico, composto da operatori dell'assessorato al Welfare e dell'Ispettorato del Lavoro, ad analizzare in corso d'opera la ricaduta delle attività svolte e a individuare eventuali modifiche da apportare agli interventi programmati.
«Questa collaborazione tra l'assessorato al Welfare e l'Ispettorato del Lavoro intende offrire maggiori opportunità informative, di tutela e garanzia per le donne che, ad oggi, risultano subire ancora forti discriminazioni e disparità di trattamento sul luogo di lavoro - commenta Francesca Bottalico -. I contesti in cui si manifestano con maggior frequenza atteggiamenti discriminatori o violenti sono proprio quelli professionali, e in questa direzione intendiamo dar vita a spazi di ascolto, tutela e supporto per tutte le donne che ogni giorno, per i motivi più disparati, sono ancora vittime di azioni discriminatorie e vedono negati nei fatti diritti sacrosanti quali quello alla maternità, che in alcuni casi può costare loro un contratto di lavoro».
Il protocollo avrà una durata di tre anni.