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Cronaca

Pensionati sul piede di guerra a Bari contro i tagli

I sindacati SPI, FNP e UILP hanno indetto un sit-in contro quelli che definiscono "interventi vessatori"

Pensionati sul piede di guerra a Bari e in tutta Italia. Stando a quanto previsto dalla legge di bilancio approvata nei giorni scorsi dal governo si parla di uno stop alla rivalutazione totale delle pensioni oltre i 1522 euro lordi. Ma i pensionati non ci stanno e le rappresentanze sindacali pugliesi hanno, per questo motivo, indetto per domani, venerdì 28 dicembre, un presidio presso la Prefettura di Bari: «per richiedere il rispetto degli accordi che prevedono la piena rivalutazione delle pensioni a partire dal 01/01/2019».
«Il governo non faccia cassa con i pensionati andando a rimettere le mani sul sistema di rivalutazione penalizzando così milioni di persone - denunciano i segretari generali dei sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil Ivan Pedretti, Gigi Bonfanti e Romano Bellissima - un atto di imperio insopportabile e profondamente ingiusto, nonché un clamoroso passo indietro rispetto agli impegni assunti dal precedente governo che aveva stabilito il ritorno dal 1 gennaio 2019 ad un meccanismo di rivalutazione che fosse in grado di tutelare il potere d'acquisto dei pensionati italiani».

«Quello che si profila - sottolineano - non è altro che l'ennesimo furto alle pensioni medio-basse. Già altri governi in questi anni hanno seguito questa strada. Non vediamo pertanto quel tanto sbandierato cambiamento ma il reiterarsi di decisioni sbagliate e punitive verso una fascia di popolazione che avrebbe piuttosto bisogno di essere aiutata e sostenuta».
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