Cronaca
Pericolo selfie, 259 morti in tutto il mondo negli ultimi 6 anni
Lo studio dell'All India Institute of Medical Sciences mette in guardia sulle fotografie estreme
Mondo - venerdì 5 ottobre 2018
12.06
Morire per un selfie? Si può, e i casi sono anche tanti. Per la precisione 259 in tutto il mondo nel periodo 2011-2017, stando agli studi condotti dall'All India Institute of Medical Sciences.
Una statistica allarmante, che più di un dubbio fa sorgere sull'opportunità di scattare un selfie estremo in posti pericolosi, solo per la smania di dare al web e ai social una prova tangibile della propria temerarietà. Lo studio coordinato dalla dottoressa Agam Bansal, infatti, ha analizzato, tramite una lunga ricerca su Internet, non solo il numero complessivo delle "morti per selfie", ma anche le cause che generano questo pericoloso fenomeno, le categorie antropologiche più esposte e le zone in cui si verificano con più frequenza gli incidenti fatali.
La ricerca, edita sul Journal of Family Medicine and Primary Case, ha preso in considerazione articoli di giornale pubblicati sul web, rintracciati mediante determinate parole chiave come "morte per selfie", "incidente selfie" e così via. Gli approfondimenti hanno così mostrato che nell'arco di tempo ottobre 2011-novembre 2017 si sono verificati ben 137 incidenti a livello mondiale, che hanno causato la morte di 259 persone. La statistica parla di una percentuale di morti maschili pari al 72,5: sebbene le donne siano quelle più disposte a scattare i selfie, gli uomini lo fanno in condizioni più estreme.L'età media delle vittime è di 22,9 anni.
Il record negativo di morti per selfie lo detiene l'India, con 159 casi, seguita a ruota da Russia, Stati Uniti e Pakistan in questa triste classifica. Nello specifico, 70 di questi 259 morti sono sopraggiunte per annegamento. Fra le altre cause frequenti ci sono incidenti alla guida, cadute, incendi, e scosse elettriche e incidenti con gli animali.
Una statistica allarmante, che più di un dubbio fa sorgere sull'opportunità di scattare un selfie estremo in posti pericolosi, solo per la smania di dare al web e ai social una prova tangibile della propria temerarietà. Lo studio coordinato dalla dottoressa Agam Bansal, infatti, ha analizzato, tramite una lunga ricerca su Internet, non solo il numero complessivo delle "morti per selfie", ma anche le cause che generano questo pericoloso fenomeno, le categorie antropologiche più esposte e le zone in cui si verificano con più frequenza gli incidenti fatali.
La ricerca, edita sul Journal of Family Medicine and Primary Case, ha preso in considerazione articoli di giornale pubblicati sul web, rintracciati mediante determinate parole chiave come "morte per selfie", "incidente selfie" e così via. Gli approfondimenti hanno così mostrato che nell'arco di tempo ottobre 2011-novembre 2017 si sono verificati ben 137 incidenti a livello mondiale, che hanno causato la morte di 259 persone. La statistica parla di una percentuale di morti maschili pari al 72,5: sebbene le donne siano quelle più disposte a scattare i selfie, gli uomini lo fanno in condizioni più estreme.L'età media delle vittime è di 22,9 anni.
Il record negativo di morti per selfie lo detiene l'India, con 159 casi, seguita a ruota da Russia, Stati Uniti e Pakistan in questa triste classifica. Nello specifico, 70 di questi 259 morti sono sopraggiunte per annegamento. Fra le altre cause frequenti ci sono incidenti alla guida, cadute, incendi, e scosse elettriche e incidenti con gli animali.