Attualità
Plasmaterapia, negativo il tampone del primo ricevente in Puglia
Il paziente è guarito dopo il trattamento all'ospedale Perrino di Brindisi. Emiliano: «Carica virale molto ridotta»
Puglia - giovedì 28 maggio 2020
10.25
«È negativo il tampone effettuato sul primo paziente sottoposto all'infusione di plasma iperimmune all'ospedale Perrino di Brindisi». Lo dice Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, esponendo i primi risultati della plasmaterapia contro il Covid-19, la cui sperimentazione è iniziata circa una mese fa nella nostra regione.
«Il paziente Covid ricoverato da fine marzo soffriva di una grave polmonite - prosegue Emiliano. Dopo un ciclo di 3 infusioni di plasma iperimmune, sta meglio. Non ha avuto febbre, riesce a stare per un po' di tempo senza la maschera per l'ossigeno e la frequenza respiratoria si è quasi normalizzata. Il tampone negativo a distanza di 24 ore dall'infusione dell'ultima sacca non vuol dire che sia guarito, ma la carica virale si è notevolmente ridotta e dal punto di vista clinico i benefici ci sono».
«La Regione Puglia è stata tra le prime in Italia a sperimentare l'immunoterapia passiva con plasma raccolto da pazienti guariti da infezione Covid - ricorda Emiliano. Il mio grazie va sempre ai donatori pugliesi che, dopo aver sconfitto il virus, hanno consentito con la loro generosità di farci partire con la sperimentazione».
«Il paziente Covid ricoverato da fine marzo soffriva di una grave polmonite - prosegue Emiliano. Dopo un ciclo di 3 infusioni di plasma iperimmune, sta meglio. Non ha avuto febbre, riesce a stare per un po' di tempo senza la maschera per l'ossigeno e la frequenza respiratoria si è quasi normalizzata. Il tampone negativo a distanza di 24 ore dall'infusione dell'ultima sacca non vuol dire che sia guarito, ma la carica virale si è notevolmente ridotta e dal punto di vista clinico i benefici ci sono».
«La Regione Puglia è stata tra le prime in Italia a sperimentare l'immunoterapia passiva con plasma raccolto da pazienti guariti da infezione Covid - ricorda Emiliano. Il mio grazie va sempre ai donatori pugliesi che, dopo aver sconfitto il virus, hanno consentito con la loro generosità di farci partire con la sperimentazione».