Politica
Pnrr, botta e risposta tra Decaro e Fratelli d'Italia
Nella giornata di ieri incontro tra i sindaci delle città metropolitane e il ministro Piantedosi
Bari - martedì 15 agosto 2023
18.59 Comunicato Stampa
Botta e risposta a distanza sulla questione Pnrr tra Antonio Decaro, in qualità di presidente Anci, e Fratelli D'Italia, precisamente i senatori Filippo Melchiorre e Ignazio Zullo.
Il primo cittadino barese, nella giornata di ieri, dopo un incontro con il ministro Piantedosi, al quale erano presenti anche gli altri sindaci delle Città Metropolitane, ha sottolineato che dallo stesso sono arrivate rassicurazioni sulla realizzazione dei progetti, ma con diversi dubbi. «Non abbiamo ricevuto alcuna risposta sul perché sono state spostate le opere del PUI dai finanziamenti PNRR. Sono progetti e opere per 2,6 miliardi di euro, che sono dei Comuni e che sono per oltre il 94% già aggiudicate»
«Della proposta di definanziamento da parte del governo non si capisce la ragione – ha aggiunto Decaro – e anche oggi non c'è stata alcuna spiegazione da parte del ministro. Parliamo di opere cruciali per le nostre città, interventi per le periferie che potranno risanare situazioni sociali ed economiche difficili: perché dobbiamo metterle a rischio con un cambio immotivato della fonte di finanziamento? Al ministro abbiamo anche segnalato il rischio grave di suscitare un clima di sfiducia dei cittadini verso lo Stato, visto che si crea incertezza laddove noi sindaci avevamo assunto impegni rigorosi con le nostre comunità».
«Il ministro Piantedosi ha solo ribadito che le opere si faranno – ha concluso il presidente dell'ANCI – e che il governo le considera un obiettivo importante. Apprezziamo l'affermazione da parte un ministro che stimiamo e ne prendiamo atto, ma purtroppo rimane un impegno generico che non ci rassicura, anche perché non è stata accolta la nostra proposta di esaminare caso per caso quali opere siano eventualmente a rischio di bocciatura da parte della Commissione Europea».
«Decaro continua a non difendere gli interessi dei Comuni e di Bari in particolare chiedendo che molti interventi restino nel PNRR mentre proprio il suo comune accumula ritardi che senza l'intervento del governo metterebbero a rischio la misura».
Così esordiscono in una nota i senatori Filippo Melchiorre e Ignazio Zullo di Fratelli d'Italia, che proseguono: «Per i Piani urbani integrati, infatti, la Città metropolitana a fronte di 183,473 milioni di euro di interventi previsti, secondo quanto emerge dalle Banche dati Anac e dal sito internet della città metropolitana di Bari, ha pubblicato procedure di affidamento lavori per 71,216 milioni di euro (39%) e aggiudicato solo 6 milioni di euro di lavori (3%). Il decreto interministeriale del 22 aprile 2022 che ha finanziato i PUI prevedeva che i comuni aggiudicassero i lavori entro il 30 luglio 2023. Senza lo spostamento di fondi proposto dal Governo quindi i due PUI di Bari sarebbero a rischio definaziamento e non per volontà del Governo ma per inerzia del Comune. Sarebbe utile più che polemizzare inutilmente con il governo , ringraziarlo e collaborare per correggere errori pregressi e realizzare realmente tutti gli interventi previsti»
Il primo cittadino barese, nella giornata di ieri, dopo un incontro con il ministro Piantedosi, al quale erano presenti anche gli altri sindaci delle Città Metropolitane, ha sottolineato che dallo stesso sono arrivate rassicurazioni sulla realizzazione dei progetti, ma con diversi dubbi. «Non abbiamo ricevuto alcuna risposta sul perché sono state spostate le opere del PUI dai finanziamenti PNRR. Sono progetti e opere per 2,6 miliardi di euro, che sono dei Comuni e che sono per oltre il 94% già aggiudicate»
«Della proposta di definanziamento da parte del governo non si capisce la ragione – ha aggiunto Decaro – e anche oggi non c'è stata alcuna spiegazione da parte del ministro. Parliamo di opere cruciali per le nostre città, interventi per le periferie che potranno risanare situazioni sociali ed economiche difficili: perché dobbiamo metterle a rischio con un cambio immotivato della fonte di finanziamento? Al ministro abbiamo anche segnalato il rischio grave di suscitare un clima di sfiducia dei cittadini verso lo Stato, visto che si crea incertezza laddove noi sindaci avevamo assunto impegni rigorosi con le nostre comunità».
«Il ministro Piantedosi ha solo ribadito che le opere si faranno – ha concluso il presidente dell'ANCI – e che il governo le considera un obiettivo importante. Apprezziamo l'affermazione da parte un ministro che stimiamo e ne prendiamo atto, ma purtroppo rimane un impegno generico che non ci rassicura, anche perché non è stata accolta la nostra proposta di esaminare caso per caso quali opere siano eventualmente a rischio di bocciatura da parte della Commissione Europea».
La risposta di Fratelli d'Italia
«Decaro continua a non difendere gli interessi dei Comuni e di Bari in particolare chiedendo che molti interventi restino nel PNRR mentre proprio il suo comune accumula ritardi che senza l'intervento del governo metterebbero a rischio la misura».
Così esordiscono in una nota i senatori Filippo Melchiorre e Ignazio Zullo di Fratelli d'Italia, che proseguono: «Per i Piani urbani integrati, infatti, la Città metropolitana a fronte di 183,473 milioni di euro di interventi previsti, secondo quanto emerge dalle Banche dati Anac e dal sito internet della città metropolitana di Bari, ha pubblicato procedure di affidamento lavori per 71,216 milioni di euro (39%) e aggiudicato solo 6 milioni di euro di lavori (3%). Il decreto interministeriale del 22 aprile 2022 che ha finanziato i PUI prevedeva che i comuni aggiudicassero i lavori entro il 30 luglio 2023. Senza lo spostamento di fondi proposto dal Governo quindi i due PUI di Bari sarebbero a rischio definaziamento e non per volontà del Governo ma per inerzia del Comune. Sarebbe utile più che polemizzare inutilmente con il governo , ringraziarlo e collaborare per correggere errori pregressi e realizzare realmente tutti gli interventi previsti»