Servizi sociali
Pnrr, il Comune di Bari apre la prima struttura per promuovere percorsi di autonomia e indipendenza
Un'iniziativa realizzata dall'assessorato al Welfare con l'associazione Aipd. Oggi l'inaugurazione a Bitonto
Bari - mercoledì 24 maggio 2023
16.06 Comunicato Stampa
È stata inaugurata questa mattina, in via Larovere 59, a Bitonto, la prima struttura del Dopo di Noi promossa e realizzata dall'assessorato comunale al Welfare con fondi del PNRR - Missione 5 "Inclusione e coesione".
La struttura, realizzata in co-progettazione tra l'assessorato al Welfare e l'AIPD (Associazione italiana persone Down) - Bari Onlus, promuoverà l'indipendenza di persone con disabilità, in particolar modo ragazzi e ragazze con sindrome di Down, attraverso azioni dirette all'autonomia sociale, abitativa, lavorativa che in fase sperimentale coinvolgeranno 16 persone affiancate da un'equipe professionale composta da una psicologa - psicoterapeuta e quattro educatori professionali.
La presa incarico e la definizione del PAI - Piano di assistenza individuale, che stabilisce il programma e gli obiettivi di assistenza per ogni ragazzo o ragazza, vedrà il coinvolgimento degli assistenti sociali del Comune di Bari e di referenti ASL, eventualmente coinvolti per una presa in carico congiunta di tipo socio-sanitario.
Gli ospiti della struttura saranno suddivisi in piccoli gruppi per mettersi alla prova in un contesto lontano dalla propria famiglia in un'ottica di autonomia abitativa, occupandosi in prima persona di tutti gli aspetti che essa comporta. I ragazzi coinvolti sperimenteranno cioè la quotidianità e le responsabilità del "vivere da soli" nell'appartamento inaugurato questa mattina e messo a disposizione da una famiglia socia dell'AIPD, sotto la supervisione degli educatori.
L'esperienza andrà progressivamente aumentando di durata, partendo da intere giornate, passando a weekend corti e weekend lunghi, fino a coprire un'intera settimana. La conclusione del percorso prevede la costituzione di un nucleo abitativo di 4 persone, tra le 16 che a rotazione vivranno l'esperienza, di cui sia stato possibile verificare compatibilità e affinità e che decideranno consapevolmente di vivere stabilmente al di fuori del proprio nucleo familiare.
«Cosa sarà il dopo di noi?: è forse la preoccupazione più frequente che vivono genitori e familiari di minori e adulti con disabilità - ha commentato l'assessora al Welfare Francesca Bottalico -. In questi mesi abbiamo lavorato con questa priorità per costruire e ampliare, insieme, strumenti e occasioni che favoriscano percorsi di autonomia sociale, abitativa e lavorativa. Per questo oggi inauguriamo con orgoglio e soddisfazione il primo appartamento in co-abitazione per ragazzi e ragazze con sindrome di Down grazie al lavoro di progettazione realizzato insieme all'associazione delle famiglie, avviando la sperimentazione in favore di 16 ragazze e ragazzi, un numero che ci auguriamo possa crescere nel tempo. Un investimento importante, per il presente e il futuro, per supportare efficacemente chi è più vulnerabile nel proprio progetto di vita offrendo strumenti e pari opportunità affinché ciascuno contribuisca con la propria unicità alla costruzione di comunità accoglienti e inclusive, per tutti e tutte».
«Questo progetto rappresenta per la nostra associazione una grande opportunità - ha dichiarato la coordinatrice del progetto Grazia Liddi, presidente di AIPD Bari - perché ci consente di offrire a quattro giovani con sindrome di Down la possibilità di vivere stabilmente al di fuori della famiglia con i loro amici, a conclusione di un percorso in cui saranno stati in tanti a sperimentare brevi periodi fuori casa per far emergere affinità e motivazioni. Il lavoro sinergico con il Comune ci permette così di incrementare le nostre capacità gestionali e di affrontare nuove sfide».
Il progetto, finanziato con 399.800 euro nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 5 "Inclusione e coesione", Componente 2 "Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore", Sottocomponente 1 "Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale", Investimento 1.2, avrà durata triennale, per il periodo 2023-2025.
La struttura, realizzata in co-progettazione tra l'assessorato al Welfare e l'AIPD (Associazione italiana persone Down) - Bari Onlus, promuoverà l'indipendenza di persone con disabilità, in particolar modo ragazzi e ragazze con sindrome di Down, attraverso azioni dirette all'autonomia sociale, abitativa, lavorativa che in fase sperimentale coinvolgeranno 16 persone affiancate da un'equipe professionale composta da una psicologa - psicoterapeuta e quattro educatori professionali.
La presa incarico e la definizione del PAI - Piano di assistenza individuale, che stabilisce il programma e gli obiettivi di assistenza per ogni ragazzo o ragazza, vedrà il coinvolgimento degli assistenti sociali del Comune di Bari e di referenti ASL, eventualmente coinvolti per una presa in carico congiunta di tipo socio-sanitario.
Gli ospiti della struttura saranno suddivisi in piccoli gruppi per mettersi alla prova in un contesto lontano dalla propria famiglia in un'ottica di autonomia abitativa, occupandosi in prima persona di tutti gli aspetti che essa comporta. I ragazzi coinvolti sperimenteranno cioè la quotidianità e le responsabilità del "vivere da soli" nell'appartamento inaugurato questa mattina e messo a disposizione da una famiglia socia dell'AIPD, sotto la supervisione degli educatori.
L'esperienza andrà progressivamente aumentando di durata, partendo da intere giornate, passando a weekend corti e weekend lunghi, fino a coprire un'intera settimana. La conclusione del percorso prevede la costituzione di un nucleo abitativo di 4 persone, tra le 16 che a rotazione vivranno l'esperienza, di cui sia stato possibile verificare compatibilità e affinità e che decideranno consapevolmente di vivere stabilmente al di fuori del proprio nucleo familiare.
«Cosa sarà il dopo di noi?: è forse la preoccupazione più frequente che vivono genitori e familiari di minori e adulti con disabilità - ha commentato l'assessora al Welfare Francesca Bottalico -. In questi mesi abbiamo lavorato con questa priorità per costruire e ampliare, insieme, strumenti e occasioni che favoriscano percorsi di autonomia sociale, abitativa e lavorativa. Per questo oggi inauguriamo con orgoglio e soddisfazione il primo appartamento in co-abitazione per ragazzi e ragazze con sindrome di Down grazie al lavoro di progettazione realizzato insieme all'associazione delle famiglie, avviando la sperimentazione in favore di 16 ragazze e ragazzi, un numero che ci auguriamo possa crescere nel tempo. Un investimento importante, per il presente e il futuro, per supportare efficacemente chi è più vulnerabile nel proprio progetto di vita offrendo strumenti e pari opportunità affinché ciascuno contribuisca con la propria unicità alla costruzione di comunità accoglienti e inclusive, per tutti e tutte».
«Questo progetto rappresenta per la nostra associazione una grande opportunità - ha dichiarato la coordinatrice del progetto Grazia Liddi, presidente di AIPD Bari - perché ci consente di offrire a quattro giovani con sindrome di Down la possibilità di vivere stabilmente al di fuori della famiglia con i loro amici, a conclusione di un percorso in cui saranno stati in tanti a sperimentare brevi periodi fuori casa per far emergere affinità e motivazioni. Il lavoro sinergico con il Comune ci permette così di incrementare le nostre capacità gestionali e di affrontare nuove sfide».
Il progetto, finanziato con 399.800 euro nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 5 "Inclusione e coesione", Componente 2 "Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore", Sottocomponente 1 "Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale", Investimento 1.2, avrà durata triennale, per il periodo 2023-2025.