Servizi sociali
Pnrr, il Comune di Bari completa impegni e progettazioni per l'area Welfare
Bottalico: «Nonostante le difficoltà e il poco personale, abbiamo ultimato le fasi di co-progettazione con il territorio»
Bari - venerdì 3 febbraio 2023
18.04 Comunicato Stampa
L'assessorato al Welfare del Comune di Bari rende noto che sono stati completati tutti gli impegni economici e progettuali previsti dal PNRR - area Welfare - che riguardano interventi rivolti al contrasto alla povertà estrema, al sostegno finalizzato all'inclusione socio-lavorativa e abitativa delle persone con disabilità e al supporto genitoriale all'interno di nuclei familiari in condizioni di disagio socio-economico.
In particolare, la linea P.N.R.R. M5C2S1 - Intervento 1.1.1, rivolta al sostegno alla capacità genitoriale e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini - ha finanziato il potenziamento e l'ampliamento del programma PIPPI, mirato a ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei minori dal nucleo d'origine, prevenendo e prendendosi cura della famiglia in base a una progettazione fondata sui bisogni dei bambini. L'obiettivo primario è tutelare la serenità dei bambini e migliorare la qualità della loro crescita.
«Siamo particolarmente soddisfatti di aver completato a tempo di record tutti gli impegni e le progettazioni PNRR per l'area Welfare - commenta l'assessora al Welfare Francesca Bottalico -. Nonostante le difficoltà legate alle complessità progettuali e all'esiguo numero di personale a disposizione, abbiamo infatti ultimato le fasi di co-progettazione con il territorio e le associazioni che permetteranno di potenziare tutte le azioni e i servizi territoriali dedicati alla disabilità e alla terza età, al sostegno alla genitorialità e alle famiglie più fragili, in un'ottica di innovazione sociale che tiene conto della sostenibilità futura, in coerenza con i bisogni territoriali rilevati e con quanto realizzato in questi anni. Siamo tra le prime città del Mezzogiorno ad aver completato gli iter procedurali e adesso siamo al lavoro per individuare altre fonti di finanziamento per il potenziamento dell'offerta dei servizi di Welfare».
Nel dettaglio, le attività previste riguarderanno:
· educativa domiciliare e attività educativa in casa e all'interno del nucleo familiare
· gruppi di parola e di confronto tra genitori, adolescenti e bambini con il supporto di psicologi ed educatori
· attività di raccordo, mediazione e alleanza tra scuola, famiglia e servizi territoriali
· creazione di una famiglia d'appoggio (famiglia solidale) in un'ottica di supporto reciproco che offra un sostegno alla famiglia più vulnerabile.
Il programma, supportato da un gruppo scientifico dell'Università di Padova, è in fase di attuazione nella città di Bari e in altri sei ambiti regionali.
Tra le azioni laboratoriali socio-educative proposte, le "Orchestre sociali", con la direzione del maestro Andrea Gargiulo, rivolte a 50 bambini (6-13 anni) individuati dai Servizi sociali. Si tratta di un modello già sperimentato in passato e divenuto parte integrante del sistema dei servizi (come dimostra la recente approvazione del Piano sociale nazionale in cui è prevista l'attivazione di un LEPS - livello essenziale di prestazione).
Il programma coinvolgerà, in fase di avvio, 20 famiglie target individuate dai Servizi socio-educativi dei Municipi, dalla ripartizione Servizi alla persona, dai consultori familiari competenti, dai servizi di Neuropsichiatria dell'infanzia e adolescenza dell'area metropolitana, dall'ASL BA, dai Centri servizi per le Famiglie, dalle Scuole e dai centri diurni socio-educativi. A breve sarà definito un calendario degli incontri di formazione/informazione rivolti alle realtà coinvolte nel progetto.
È prevista, inoltre, la costituzione del Gruppo Territoriale (GT) che svolgerà una funzione politico-strategica al fine di garantire la continuità delle azioni, il coinvolgimento di tutti gli operatori e le possibili ricadute sul territorio: spetterà al GT il compito di organizzare, scegliere e sostenere le specifiche attività di programmazione e monitoraggio dello stato di attuazione complessivo delle attività.
In particolare, la linea P.N.R.R. M5C2S1 - Intervento 1.1.1, rivolta al sostegno alla capacità genitoriale e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini - ha finanziato il potenziamento e l'ampliamento del programma PIPPI, mirato a ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei minori dal nucleo d'origine, prevenendo e prendendosi cura della famiglia in base a una progettazione fondata sui bisogni dei bambini. L'obiettivo primario è tutelare la serenità dei bambini e migliorare la qualità della loro crescita.
«Siamo particolarmente soddisfatti di aver completato a tempo di record tutti gli impegni e le progettazioni PNRR per l'area Welfare - commenta l'assessora al Welfare Francesca Bottalico -. Nonostante le difficoltà legate alle complessità progettuali e all'esiguo numero di personale a disposizione, abbiamo infatti ultimato le fasi di co-progettazione con il territorio e le associazioni che permetteranno di potenziare tutte le azioni e i servizi territoriali dedicati alla disabilità e alla terza età, al sostegno alla genitorialità e alle famiglie più fragili, in un'ottica di innovazione sociale che tiene conto della sostenibilità futura, in coerenza con i bisogni territoriali rilevati e con quanto realizzato in questi anni. Siamo tra le prime città del Mezzogiorno ad aver completato gli iter procedurali e adesso siamo al lavoro per individuare altre fonti di finanziamento per il potenziamento dell'offerta dei servizi di Welfare».
Nel dettaglio, le attività previste riguarderanno:
· educativa domiciliare e attività educativa in casa e all'interno del nucleo familiare
· gruppi di parola e di confronto tra genitori, adolescenti e bambini con il supporto di psicologi ed educatori
· attività di raccordo, mediazione e alleanza tra scuola, famiglia e servizi territoriali
· creazione di una famiglia d'appoggio (famiglia solidale) in un'ottica di supporto reciproco che offra un sostegno alla famiglia più vulnerabile.
Il programma, supportato da un gruppo scientifico dell'Università di Padova, è in fase di attuazione nella città di Bari e in altri sei ambiti regionali.
Tra le azioni laboratoriali socio-educative proposte, le "Orchestre sociali", con la direzione del maestro Andrea Gargiulo, rivolte a 50 bambini (6-13 anni) individuati dai Servizi sociali. Si tratta di un modello già sperimentato in passato e divenuto parte integrante del sistema dei servizi (come dimostra la recente approvazione del Piano sociale nazionale in cui è prevista l'attivazione di un LEPS - livello essenziale di prestazione).
Il programma coinvolgerà, in fase di avvio, 20 famiglie target individuate dai Servizi socio-educativi dei Municipi, dalla ripartizione Servizi alla persona, dai consultori familiari competenti, dai servizi di Neuropsichiatria dell'infanzia e adolescenza dell'area metropolitana, dall'ASL BA, dai Centri servizi per le Famiglie, dalle Scuole e dai centri diurni socio-educativi. A breve sarà definito un calendario degli incontri di formazione/informazione rivolti alle realtà coinvolte nel progetto.
È prevista, inoltre, la costituzione del Gruppo Territoriale (GT) che svolgerà una funzione politico-strategica al fine di garantire la continuità delle azioni, il coinvolgimento di tutti gli operatori e le possibili ricadute sul territorio: spetterà al GT il compito di organizzare, scegliere e sostenere le specifiche attività di programmazione e monitoraggio dello stato di attuazione complessivo delle attività.