Politica
Polemica sulla proroga per il Palagiustizia, Bonafede: «Sindaco di Bari irresponsabile»
Dura reazione del ministro alla decisione di Decaro di posticipare lo sgombero dei locali di via Nazariantz di 120 giorni
Bari - mercoledì 29 agosto 2018
Comunicato Stampa
La vicenda Palagiustizia di Bari sta diventando una specie di braccio di ferro tra il sindaco Antonio Decaro e il ministro Alfonso Bonafede. Ieri, dopo le richieste e i dubbi sollevati sulla difficoltà di poter traslocare e continuare a lavorare rispettando la scadenza del 31 agosto, è giunta la conferma di una proroga di 120 giorni, concessa dall' amministrazione comunale su richiesta di Inail, proprietario dell'immobile. In serata è giunta la risposta del ministro, molto dura e critica sull'opportunità di tale proroga.
«Siamo perfettamente consci delle difficoltà - ha dichiarato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede - ma magistrati e assistenti giudiziari che ancora sono nell'immobile di via Nazariantz a Bari, non devono stare un minuto oltre quanto stabilito dalla conferenza dei servizi dello scorso 30 luglio, alle cui decisioni il Ministero si sta attenendo. Per noi la sicurezza viene prima di tutto e il nostro scopo è tutelare lavoratori e lavoratrici che ancora operano in un immobile che due diverse perizie sostengono essere a rischio crollo senza alcun segnale di preavviso. Il sindaco di Bari è stato un irresponsabile ad adottare una proroga allo sgombero di un edificio a rischio. Una proroga che non ridà agibilità o sicurezza all'edificio e non serve a salvaguardare l'attività giudiziaria. È finito il tempo di chi adotta gli atti disinteressandosi delle persone, salvo poi presentarsi ai funerali o in ospedale quando accadono le tragedie».
«Sono veramente stufo - ha sottolineato il ministro - di chi agisce solo per buttarla in caciara politica. Sono venuto a Bari, ho trovato una situazione intollerabile in cui la giustizia veniva amministrata nelle tende. Col Governo abbiamo adottato un provvedimento per eliminare questa situazione indecente. Abbiamo profuso il massimo sforzo e, in questa settimana, alla fine degli accertamenti, adotteremo la soluzione-ponte, mentre i due edifici di via Brigata Regina e Modugno rappresentano una via assolutamente provvisoria».
«I tecnici del Ministero sono stati a Bari nelle scorse settimane - ha concluso Bonafede - In queste ore in città ci sono anche vertici dell'amministrazione giudiziaria che seguono passo passo la situazione da vicino. La scorsa settimana ho chiamato direttamente il sindaco di Bari per manifestargli la mia preoccupazione sulla sicurezza dei cittadini. Stiamo facendo di tutto, andando anche oltre le nostre competenze. Non si fa politica sulla sicurezza della persone continueremo a seguire la tabella di marcia così come stabilita dalla Conferenza dei servizi, nostro unico interlocutore. Il Ministero continua a lavorare, le chiacchiere le lasciamo ai politicanti».
«Siamo perfettamente consci delle difficoltà - ha dichiarato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede - ma magistrati e assistenti giudiziari che ancora sono nell'immobile di via Nazariantz a Bari, non devono stare un minuto oltre quanto stabilito dalla conferenza dei servizi dello scorso 30 luglio, alle cui decisioni il Ministero si sta attenendo. Per noi la sicurezza viene prima di tutto e il nostro scopo è tutelare lavoratori e lavoratrici che ancora operano in un immobile che due diverse perizie sostengono essere a rischio crollo senza alcun segnale di preavviso. Il sindaco di Bari è stato un irresponsabile ad adottare una proroga allo sgombero di un edificio a rischio. Una proroga che non ridà agibilità o sicurezza all'edificio e non serve a salvaguardare l'attività giudiziaria. È finito il tempo di chi adotta gli atti disinteressandosi delle persone, salvo poi presentarsi ai funerali o in ospedale quando accadono le tragedie».
«Sono veramente stufo - ha sottolineato il ministro - di chi agisce solo per buttarla in caciara politica. Sono venuto a Bari, ho trovato una situazione intollerabile in cui la giustizia veniva amministrata nelle tende. Col Governo abbiamo adottato un provvedimento per eliminare questa situazione indecente. Abbiamo profuso il massimo sforzo e, in questa settimana, alla fine degli accertamenti, adotteremo la soluzione-ponte, mentre i due edifici di via Brigata Regina e Modugno rappresentano una via assolutamente provvisoria».
«I tecnici del Ministero sono stati a Bari nelle scorse settimane - ha concluso Bonafede - In queste ore in città ci sono anche vertici dell'amministrazione giudiziaria che seguono passo passo la situazione da vicino. La scorsa settimana ho chiamato direttamente il sindaco di Bari per manifestargli la mia preoccupazione sulla sicurezza dei cittadini. Stiamo facendo di tutto, andando anche oltre le nostre competenze. Non si fa politica sulla sicurezza della persone continueremo a seguire la tabella di marcia così come stabilita dalla Conferenza dei servizi, nostro unico interlocutore. Il Ministero continua a lavorare, le chiacchiere le lasciamo ai politicanti».