Attualità
Policlinico di Bari, entra a regime la macchina dei tamponi: 10mila test al giorno
Al piano terra attrezzato il nuovo laboratorio Covid-19. Il responso di positività al Sars-Cov-2 arriverà in 2 ore
Bari - mercoledì 19 agosto 2020
10.11 Comunicato Stampa
Il responso di positività o negatività al Sars-Cov-2 arriverà in poco più di due ore: circa mezz'ora tra le fasi di accettazione e predisposizione, 25 minuti per l'estrazione del campione e 1 ora e 10 minuti per l'amplificazione. È grazie ai nuovi macchinari appena entrati in funzione al Policlinico di Bari che i tempi per l'analisi dei tamponi saranno notevolmente ridotti consentendo una diagnosi tempestiva. Finora, infatti, per ottenere l'esisto del test molecolare erano necessarie in media da 4 a 6 ore.
Il nuovo laboratorio interamente dedicato al Covid19 è stato attrezzato al piano terra del complesso di Scienze Biomediche presente all'interno del Policlinico. Nello spazio di quasi 250 metri quadri messo a disposizione dall'Università di Bari, completamente riqualificato e dotato di un impianto di aria condizionata a pressione negativa che garantisce l'isolamento degli ambienti, sono stati installati i nuovi macchinari: 8 estrattori in grado di processare contemporaneamente fino a 96 campioni, 2 liquid handling ad alta processività, un terzo in arrivo, e 9 amplificatori per real time PCR, di cui 8 da 96 posizioni e uno da 384. Messi in serie i dispositivi formano una "macchina" che consente di arrivare ad analizzare fino a 10mila tamponi al giorno. Le attrezzature sono state acquistate dalla Regione Puglia tramite la Protezione civile regionale.
Nella prima fase di rodaggio dei macchinari il laboratorio potrà esaminare circa 2mila tamponi al giorno e progressivamente arrivare fino a un massimo di 10mila. A lavorare nel laboratorio Covid19 del Policlinico di Bari, oltre al personale già in servizio nel laboratorio di Epidemiologia Molecolare e Sanità Pubblica, si aggiungono i nuovi assunti per l'emergenza Covid: 12 tecnici, 9 dirigenti biologi e medici, 4 assistenti sanitari.
Cambia anche l'organizzazione del lavoro che, grazie all'ampio spazio attrezzato, consente un flusso unidirezionale dei tamponi evitando spostamenti di stanza in stanza e movimenti del personale.
«Abbiamo voluto rafforzare il laboratorio dedicato al Covid19 sia con macchinari più efficienti in grado di garantire diagnosi molto più rapide sia con l'assunzione di 25 nuove unità di personale – spiega il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore – grazie alla collaborazione con l'Università di Bari abbiamo ristrutturato alcuni spazi e abbiamo attrezzato un nuovo laboratorio che ci consentirà di affrontare l'autunno e un'eventuale seconda ondata contando su una capacità di processare 10mila tamponi al giorno: si tratta, per capacità di analisi, di uno dei più grandi laboratori d'Italia e dell'unico al Sud».
«Un ulteriore esito virtuoso della collaborazione tra Università di Bari e azienda Policlinico, costituisce la risposta unitaria all'emergenza Covid – commenta il rettore dell'Università di Bari, Stefano Bronzini – L'Università nella sua idea unisce la ricerca, la didattica e l'assistenza per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini».
«Il nuovo laboratorio è il risultato di un duro lavoro di questi mesi – commenta la professoressa Maria Chironna, responsabile del Laboratorio di Epidemiologia Molecolare e Sanità Pubblica-UOC Igiene del Policlinico di Bari – per fronteggiare l'emergenza Covid e per assicurare una diagnostica rapida e capillare. Il testing è una delle "3 T " che insieme a tracing e treating, sono le azioni chiave per il controllo di Covid-19. La nuova strumentazione ha la potenzialità di processare fino a 10mila tamponi al giorno potendo dare una risposta efficace al territorio».
Il nuovo laboratorio interamente dedicato al Covid19 è stato attrezzato al piano terra del complesso di Scienze Biomediche presente all'interno del Policlinico. Nello spazio di quasi 250 metri quadri messo a disposizione dall'Università di Bari, completamente riqualificato e dotato di un impianto di aria condizionata a pressione negativa che garantisce l'isolamento degli ambienti, sono stati installati i nuovi macchinari: 8 estrattori in grado di processare contemporaneamente fino a 96 campioni, 2 liquid handling ad alta processività, un terzo in arrivo, e 9 amplificatori per real time PCR, di cui 8 da 96 posizioni e uno da 384. Messi in serie i dispositivi formano una "macchina" che consente di arrivare ad analizzare fino a 10mila tamponi al giorno. Le attrezzature sono state acquistate dalla Regione Puglia tramite la Protezione civile regionale.
Nella prima fase di rodaggio dei macchinari il laboratorio potrà esaminare circa 2mila tamponi al giorno e progressivamente arrivare fino a un massimo di 10mila. A lavorare nel laboratorio Covid19 del Policlinico di Bari, oltre al personale già in servizio nel laboratorio di Epidemiologia Molecolare e Sanità Pubblica, si aggiungono i nuovi assunti per l'emergenza Covid: 12 tecnici, 9 dirigenti biologi e medici, 4 assistenti sanitari.
Cambia anche l'organizzazione del lavoro che, grazie all'ampio spazio attrezzato, consente un flusso unidirezionale dei tamponi evitando spostamenti di stanza in stanza e movimenti del personale.
«Abbiamo voluto rafforzare il laboratorio dedicato al Covid19 sia con macchinari più efficienti in grado di garantire diagnosi molto più rapide sia con l'assunzione di 25 nuove unità di personale – spiega il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore – grazie alla collaborazione con l'Università di Bari abbiamo ristrutturato alcuni spazi e abbiamo attrezzato un nuovo laboratorio che ci consentirà di affrontare l'autunno e un'eventuale seconda ondata contando su una capacità di processare 10mila tamponi al giorno: si tratta, per capacità di analisi, di uno dei più grandi laboratori d'Italia e dell'unico al Sud».
«Un ulteriore esito virtuoso della collaborazione tra Università di Bari e azienda Policlinico, costituisce la risposta unitaria all'emergenza Covid – commenta il rettore dell'Università di Bari, Stefano Bronzini – L'Università nella sua idea unisce la ricerca, la didattica e l'assistenza per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini».
«Il nuovo laboratorio è il risultato di un duro lavoro di questi mesi – commenta la professoressa Maria Chironna, responsabile del Laboratorio di Epidemiologia Molecolare e Sanità Pubblica-UOC Igiene del Policlinico di Bari – per fronteggiare l'emergenza Covid e per assicurare una diagnostica rapida e capillare. Il testing è una delle "3 T " che insieme a tracing e treating, sono le azioni chiave per il controllo di Covid-19. La nuova strumentazione ha la potenzialità di processare fino a 10mila tamponi al giorno potendo dare una risposta efficace al territorio».