Servizi sociali
Policlinico di Bari la "stanza rosa" ad Anna Costanzo
Assuntela Messina Pd:" Un gesto importante per ricordare quanto la violenza di genere sia un tema ancora attuale"
Bari - venerdì 12 luglio 2019
8.33 Comunicato Stampa
Dieci anni fa moriva Anna Costanzo, la truccatrice del Teatro Petruzzelli uccisa dal suo stesso compagno nella notte tra il 10 e l'11 luglio 2009.
Nel novembre del 2013 fu inaugurata al Policlinico di Bari la stanza denominata "Binario Rosa", nata in collaborazione tra l'assessorato al welfare del Comune di Bari con il Policlinico, l'Associazione Nazionale Magistrale, la Cooperativa sociale C.R.I.S.I. e l'Ass.I.Me.Fa.C. Puglia, per dare un porto sicuro a tutte quelle donne vittime di violenza fisica, sessuale e psicologica.
Il "Binario Rosa" dà supporto e assistenza a queste donne tramite l'apertura di un canale preferenziale nella repertazione e nella visita e garantisce cura e attenzioni grazie al coinvolgimento e alla concertazione di tante figure professionali. Magistrati, assistenti sociali, medici, psicologi e psichiatri, specifici reparti delle forze dell'ordine preparati ad affrontare e gestire casi di violenza, in maniera organizzata e coordinata, in virtù di un protocollo operativo comune che permette loro di intervenire tempestivamente.
Il "Binario Rosa" prende spunto da una precedente esperienza avviata alcuni anni fa a Grosseto, realtà nella quale per la prima volta è stata sperimentata la nascita di percorsi di cura e sostegno psicologico e assistenziale.
"A settembre la "Stanza Rosa" - spiega la senatrice Pd Assuntela Messina Commissione Tutela e promozione Diritti umani - quale spazio centrale di questo percorso, sarà intitolata proprio ad Anna Costanzo, alla memoria di una donna che "vedeva la vita a colori perché viveva a colori". La bellissima iniziativa, mossa dai suoi cari e sostenuta dall'associazione Giraffa ONLUS, sarà utile a mantenere vivo il ricordo di Anna e a ricordarci quanto ancora oggi il dilemma della violenza di genere sia attuale e urgente.
Nella Commissione Straordinaria per i Diritti Umani, di cui faccio parte, il tema è molto sentito e il mio impegno muove nella direzione di una maggiore responsabilizzazione e sensibilizzazione della comunità, affinché le donne possano sentirsi effettivamente libere e sicure nelle singole circostanze e nella completezza della propria affermazione personale".
Nel novembre del 2013 fu inaugurata al Policlinico di Bari la stanza denominata "Binario Rosa", nata in collaborazione tra l'assessorato al welfare del Comune di Bari con il Policlinico, l'Associazione Nazionale Magistrale, la Cooperativa sociale C.R.I.S.I. e l'Ass.I.Me.Fa.C. Puglia, per dare un porto sicuro a tutte quelle donne vittime di violenza fisica, sessuale e psicologica.
Il "Binario Rosa" dà supporto e assistenza a queste donne tramite l'apertura di un canale preferenziale nella repertazione e nella visita e garantisce cura e attenzioni grazie al coinvolgimento e alla concertazione di tante figure professionali. Magistrati, assistenti sociali, medici, psicologi e psichiatri, specifici reparti delle forze dell'ordine preparati ad affrontare e gestire casi di violenza, in maniera organizzata e coordinata, in virtù di un protocollo operativo comune che permette loro di intervenire tempestivamente.
Il "Binario Rosa" prende spunto da una precedente esperienza avviata alcuni anni fa a Grosseto, realtà nella quale per la prima volta è stata sperimentata la nascita di percorsi di cura e sostegno psicologico e assistenziale.
"A settembre la "Stanza Rosa" - spiega la senatrice Pd Assuntela Messina Commissione Tutela e promozione Diritti umani - quale spazio centrale di questo percorso, sarà intitolata proprio ad Anna Costanzo, alla memoria di una donna che "vedeva la vita a colori perché viveva a colori". La bellissima iniziativa, mossa dai suoi cari e sostenuta dall'associazione Giraffa ONLUS, sarà utile a mantenere vivo il ricordo di Anna e a ricordarci quanto ancora oggi il dilemma della violenza di genere sia attuale e urgente.
Nella Commissione Straordinaria per i Diritti Umani, di cui faccio parte, il tema è molto sentito e il mio impegno muove nella direzione di una maggiore responsabilizzazione e sensibilizzazione della comunità, affinché le donne possano sentirsi effettivamente libere e sicure nelle singole circostanze e nella completezza della propria affermazione personale".