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Scuola e Lavoro

Politecnico di Bari e Università del Salento, sottoscritto il patto per l’ingegneria in Puglia

Presentata l'intesa che punta a rafforzare sinergie per la didattica, la ricerca, le risorse in tutta la regione

Per il Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino la strada maestra che porta allo sviluppo di primordine in Puglia è: "attrarre le grandi aziende sul territorio". Sono loro, con la loro potenza di fuoco imprenditoriale, a creare nuovi cicli virtuosi di sviluppo. La città di Bari con l'insediamento di diverse aziende internazionali, la presenza del Politecnico, è un esempio in corso.

Il sistema universitario pugliese, con le sue peculiarità, la sua storia, il bagaglio di conoscenze scientifiche a tutto tondo, può fare molto se si declina alla parola d'ordine: "fare sistema, fare squadra" come dice Cupertino. Ovvero mettere in comune le proprie risorse e capacità per non disperderle in inutili doppioni e, anziché competere, trovare utili complementarietà, aderenze, per rispondere o sostenere i bisogni di cittadini, aree e propensioni territoriali, ma anche – come sostiene ancora il rettore, Cupertino – "per offrire a molti studenti che non hanno strumenti economici adeguati, di restare e formarsi in Puglia". Ciò, favorendo l'uso delle sedi delle due università a Bari, Lecce, Taranto, Brindisi, Foggia".

Si inserisce in questa direzione l'iniziativa congiunta e intrapresa dal Politecnico di Bari e dall'Università del Salento che questa mattina, 20 ottobre, presso la sede del rettorato del Poliba, hanno compiuto un primo passo ufficiale d'alleanza e di più stretta collaborazione.

Il primo tassello riguarda la didattica e la formazione d'alto livello nell'ingegneria. Partendo da esperienze scientifiche comuni pregresse, il Rettore, Cupertino e la proRettrice, dell'Università del Salento, Maria Antonietta Aiello, hanno presentato un piano didattico di sviluppo con quattro corsi di laurea interateneo che consentiranno agli studenti, a partire dall'Anno accademico 2023-24, di attingere alle risorse, alle capacità, all'offerta, al meglio delle due università dedicate ai corsi di laurea d'avanguardia: Ingegneria Energetica, laurea magistrale; Ingegneria dei Sistemi Aerospaziali, laurea triennale (sede amministrativa Bari Politecnico); Ingegneria per la Sostenibilità e la Sicurezza delle Costruzioni Civili e Industriali, laurea magistrale; Aerospace Engineering, laurea magistrale (sede amministrativa, Unisalento).

Come si ricorderà, le lauree interateneo trovano riscontro nell'art. 3, comma 10, del D.M. n. 270/2004 in forza del quale, sulla base di apposite convenzioni, le Università italiane possono rilasciare i titoli di studio anche congiuntamente. Il titolo di studio infatti, riporterà riferimenti e loghi delle due università.

"Siamo impegnati a fare sinergia per servire il territorio attraverso forme di cooperazione del sistema universitario", ancora Cupertino nella presentazione. La proRettrice, Aiello ha ribadito: "E' necessaria una maggiore interazione delle università pugliesi con il sistema industriale in relazione anche alle transizioni epocali in corso: energetica, ambientale, sociale".

Sono poi intervenuti i Direttori dei Dipartimenti dei due atenei coinvolti nell'attuazione dei corsi di laurea. Giuseppe Carbone, Direttore del Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management del Politecnico di Bari ha tracciato alcuni contenuti caratterizzanti i corsi con sede amministrativa presso il Poliba.

Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Energetica ha come obiettivo quello di formare ingegneri esperti delle tecnologie energetiche, con focus su fonti rinnovabili e idrogeno verde. Sono presenti tre curricula formativi di cui due, erogati presso il Politecnico di Bari: "Generazione distribuita ed usi finali dell'energia"; "Produzione sostenibile dell'energia", ed il terzo "Infrastrutture energetiche", erogato presso la sede di Lecce della Università del Salento.

Il Corso di Laurea triennale in Ingegneria dei Sistemi Aerospaziali è erogato presso la sede di Taranto del Politecnico (centro interdipartimentale TTEC) e dalla Università del Salento. Il corso integra una formazione tradizionale nell'Ingegneria Aerospaziale con competenze in Controlli Automatici, Elettronica, Telecomunicazioni e Informatica. Gli studenti del corso acquisiscono competenze in meccanica del volo, materiali avanzati, sistemi avionici, analisi dati sperimentali, automazione dei processi e sicurezza impianti. La Laurea triennale permette l'accesso alla Laurea Magistrale in Aerospace Engineering erogata, anch'essa, in collaborazione con l'Università del Salento.

Il testimone è passato ad Antonio Ficarella, Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell'Innovazione dell'Università del Salento

Il corso di Laurea Magistrale in Aerospace Engineering, si articola in diversi indirizzi specialistici: "sistemi e tecnologie di produzione"; "sistemi e tecnologie di comunicazione in ambito aerospaziale". Il laureato magistrale in Ingegneria Aerospaziale può essere impiegato in vari compiti riguardanti i cicli di progetto, produzione, manutenzione e impiego operativo di mezzi aerei, ivi inclusi gli aspetti commerciali e logistici.

Il corso di laurea magistrale in Ingegneria per la Sicurezza delle Infrastrutture Critiche Industriali e Civili invece, oltre a formare una figura professionale qualificata nell'ambito dell'ingegneria della sicurezza, mira a rafforzare le caratteristiche di flessibilità e mobilità oggi necessarie in contesti lavorativi dinamici e soggetti a continui cambiamenti. Il corso farà leva sulle tecnologie digitali e gli studenti potranno partecipare alle attività didattiche in presenza e a distanza; accedere ai laboratori, in presenza, in remoto e in modalità virtuale.

I corsi potranno essere seguiti in italiano e in inglese.

Alla presentazione infine è intervenuta, in rappresentanza di Sergio Fontana, Presidente Confindustria Puglia, Annabella Cascione, vice Presidente di Confindustria Bari-Bat, organizzazione molto vicina al Poliba, che ha tenuto a sottolineare l'importanza di tale collaborazione universitaria che diventa risorsa per Confindustria, attenta ai bisogni delle circa 700 aziende affiliate. L'intesa costituisce un serbatoio altamente qualificato per i settori dell'ingegneria industriale, civile e della sicurezza utile alle aziende alla ricerca di risorse umane qualificate.
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