Cronaca
Politecnico di Bari nel mirino della Finanza 6 professori col doppio lavoro
Nel fascicolo quei docenti che in barba alla legge Gelmini avrebbero continuato a percepire uno stipendio pieno
Bari - mercoledì 2 maggio 2018
8.37
Sarebbero 10 i professori del Politecnico di Bari ad essere segnalati dalla Corte dei conti per presunte irregolarità nell'esercizio della professione autonoma. Per sei di loro, la Finanza ha già ipotizzato un danno erariale pari a 326mila euro. I dati sono stati anticipati dal «Sole 24 Ore». Il Nucleo speciale spesa pubblica, ha aperto un fascicolo denominato «Progetto Magistri», nel quale ha esaminato le dichiarazioni dei redditi rese dai docenti, evidenziando i casi in cui accanto all'attività accademica regolare ci sarebbe quella privata svolta in violazione della legge.
Naturalmente i professori universitari e i ricercatori possono svolgere attività autonoma, ma secondo la riforma «Gelmini», a partire dal 2010 i professori che vogliono esercitare la professione devono optare per il tempo definito percependo uno stipendio più basso rispetto al tempo pieno. Chi opta per quest'ultimo invece, può svolgere solo attività non incompatibili con quella istituzionale, tutto il resto deve essere autorizzato preventivamente dal rettore, secondo i regolamenti di ciascuna università.
In Puglia i controlli della Finanza hanno riguardato la facoltà di Ingegneria di Lecce e il Politecnico di Bari, ma le indagini potrebbero allargarsi ora anche ad altre Facoltà.
Naturalmente i professori universitari e i ricercatori possono svolgere attività autonoma, ma secondo la riforma «Gelmini», a partire dal 2010 i professori che vogliono esercitare la professione devono optare per il tempo definito percependo uno stipendio più basso rispetto al tempo pieno. Chi opta per quest'ultimo invece, può svolgere solo attività non incompatibili con quella istituzionale, tutto il resto deve essere autorizzato preventivamente dal rettore, secondo i regolamenti di ciascuna università.
In Puglia i controlli della Finanza hanno riguardato la facoltà di Ingegneria di Lecce e il Politecnico di Bari, ma le indagini potrebbero allargarsi ora anche ad altre Facoltà.