Scuola e Lavoro
Politecnico di Bari, nuova tecnologia antincendio per mezzi pesanti
I ricercatori progettano e realizzano il T-fire per la sicurezza in strada
Bari - martedì 4 settembre 2018
13.48
È un prototipo nato dalla collaborazione tra pubblico e privato. Un nuovo sistema di sicurezza dagli incendi a bordo, un fenomeno in crescente aumento. Aumentano anche i mezzi pesanti per il trasporto pubblico o di merci. Quello che manca è un monitoraggio completo del mezzo che in presenza di diagnostica a bordo potrebbe evitare o ridurre gli incendi. Il conducente potrebbe controllare costantemente le condizioni degli elementi del mezzo, più soggetti a surriscaldamento e che potrebbero essere la causa dell'innesco. Nel 60% dei casi esso è attribuito al surriscaldamento di tre elementi che più di tutti possono dare origine all'incendio: il vano motore, l'impianto elettrico ed il sistema frenante.
L'idea del dispositivo con diagnostica a bordo è stata una richiesta dell'azienda ITEM-Oxygen, che dopo aver assistito ad un grave incendio si è rivolta al Politecnico di Bari per trovare una soluzione efficace di prevenzione. È nata così una collaborazione tra impresa e istituzione. Fondamentale è stato il lavoro di progettazione e realizzazione svolto dai ricercatori del Politecnico in particolare del dipartimento di Meccanica, Matematica e Management: il prof. Salvatore Digiesi, il prof. Giovanni Mummolo ed il prof. Antonio Domenico Ludovico. Il dispositivo permette di monitorare dalla cabina di guida le condizioni del mezzo. Dei sensori vengono montati sugli elementi principali da tenere sotto controllo. In caso di emergenza i sensori inviano informazioni che possono essere consultate facilmente dal conducente il quale può intervenire istantaneamente se i valori non sono nella norma.
«Difficilmente su un autoarticolato - spiega Digiesi - l'autista si rende conto di quello che sta accadendo sull'ultimo asse del rimorchio. Quindi un dispositivo con diagnostica bordo potrebbe far sapere all'autista la situazione effettiva del mezzo proprio negli impianti critici di innesco»
Del dispositivo semi automatico al momento è stato realizzato e brevettato un unico prototipo, il T-fire System. In attesa di omologazione l'azienda ITEM-Oxygen ed i ricercatori del Politecnico stanno cercando di far conoscere questo prodotto ad elevato contenuto tecnologico, finalizzato alla sicurezza di tutti.
L'idea del dispositivo con diagnostica a bordo è stata una richiesta dell'azienda ITEM-Oxygen, che dopo aver assistito ad un grave incendio si è rivolta al Politecnico di Bari per trovare una soluzione efficace di prevenzione. È nata così una collaborazione tra impresa e istituzione. Fondamentale è stato il lavoro di progettazione e realizzazione svolto dai ricercatori del Politecnico in particolare del dipartimento di Meccanica, Matematica e Management: il prof. Salvatore Digiesi, il prof. Giovanni Mummolo ed il prof. Antonio Domenico Ludovico. Il dispositivo permette di monitorare dalla cabina di guida le condizioni del mezzo. Dei sensori vengono montati sugli elementi principali da tenere sotto controllo. In caso di emergenza i sensori inviano informazioni che possono essere consultate facilmente dal conducente il quale può intervenire istantaneamente se i valori non sono nella norma.
«Difficilmente su un autoarticolato - spiega Digiesi - l'autista si rende conto di quello che sta accadendo sull'ultimo asse del rimorchio. Quindi un dispositivo con diagnostica bordo potrebbe far sapere all'autista la situazione effettiva del mezzo proprio negli impianti critici di innesco»
Del dispositivo semi automatico al momento è stato realizzato e brevettato un unico prototipo, il T-fire System. In attesa di omologazione l'azienda ITEM-Oxygen ed i ricercatori del Politecnico stanno cercando di far conoscere questo prodotto ad elevato contenuto tecnologico, finalizzato alla sicurezza di tutti.