
Scuola e Lavoro
Porto di Bari, sit-in di protesta dei lavoratori dei servizi fiduciari
L'agitazione è stata proclamata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Sul tavolo l'accordo relativo alla società che gestisce la sicurezza
Bari - martedì 10 dicembre 2019
11.16
Sit-in di protesta davanti all'ingresso del porto di Bari per i lavoratori dei servizi fiduciari dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale. L'agitazione è iniziata alle 10 e proseguirà fino alle 13. La protesta è stata indetta, fuori dall'orario di lavoro, dalle sigle sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.
Sul banco degli imputati l'accordo sulla gestione dei servizi di security all'interno dell'area portuale e il reintegro del personale dopo il passaggio da una società all'altra: «In seguito alla gara europea relativa alla cessione delle quote della società partecipata Porti Levante Security e l'affidamento delle attività di security nei porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta, e Monopoli conclusosi in data 21 ottobre con verbale di accordo sindacale siglato da Filcams, Fisascat e Uuiltucs regionali e territoriali e le società subentranti Sicuritalia Spa e Securpol Puglia Srl, riscontrano con preoccupazione che, quanto garantito dal succitato verbale di accordo con le organizzazioni sindacali, nonché le numerose rassicurazioni fornite dalla presidenza dell'autorità portuale durante i numerosi incontri precedenti alla citata gara, il merito alla salvaguardia occupazionale e retributiva di tutto il personale impiegato non risponde al vero», scrivono i tre sindacati in una nota congiunta.
«A decorrere dal 29 ottobre - proseguono - le due società si obbligavano ad assumere tutto il personale in forza alla porti Levante ovvero 92 unita a tempo indeterminato in ottemperanza a quanto previsto è normato dall'articolo 2112 del contratto collettivo. Si rileva che a far data dal 29 ottobre le ore messe a disposizione per taluni servizi relativi al personale impiegato come servizi fiduciari risultano insufficienti a coprire il monte ore, contrattuale dei singoli dipendenti. Inoltre si riscontra che determinati servizi gestiti precedentemente dal ridetto personale sono stati improvvisamente affidati ad altra società che opera all'interno del plesso portuale di Bari».
Sul banco degli imputati l'accordo sulla gestione dei servizi di security all'interno dell'area portuale e il reintegro del personale dopo il passaggio da una società all'altra: «In seguito alla gara europea relativa alla cessione delle quote della società partecipata Porti Levante Security e l'affidamento delle attività di security nei porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta, e Monopoli conclusosi in data 21 ottobre con verbale di accordo sindacale siglato da Filcams, Fisascat e Uuiltucs regionali e territoriali e le società subentranti Sicuritalia Spa e Securpol Puglia Srl, riscontrano con preoccupazione che, quanto garantito dal succitato verbale di accordo con le organizzazioni sindacali, nonché le numerose rassicurazioni fornite dalla presidenza dell'autorità portuale durante i numerosi incontri precedenti alla citata gara, il merito alla salvaguardia occupazionale e retributiva di tutto il personale impiegato non risponde al vero», scrivono i tre sindacati in una nota congiunta.
«A decorrere dal 29 ottobre - proseguono - le due società si obbligavano ad assumere tutto il personale in forza alla porti Levante ovvero 92 unita a tempo indeterminato in ottemperanza a quanto previsto è normato dall'articolo 2112 del contratto collettivo. Si rileva che a far data dal 29 ottobre le ore messe a disposizione per taluni servizi relativi al personale impiegato come servizi fiduciari risultano insufficienti a coprire il monte ore, contrattuale dei singoli dipendenti. Inoltre si riscontra che determinati servizi gestiti precedentemente dal ridetto personale sono stati improvvisamente affidati ad altra società che opera all'interno del plesso portuale di Bari».