Campagna Uaar
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Scuola e Lavoro

"Posso scegliere da grande", la campagna di Uaar passa per Valenzano e Modugno

In periodo di iscrizione a scuola prosegue il progetto dedicato a bambini e genitori sulla scelta dell'insegnamento della religione cattolica

Lo scorso 16 gennaio sono partite le iscrizioni alle scuole per tutti i bambini e in corrispondenza di questo periodo prosegue la campagna di Uaar Bari (Unione Atei e Agnostici Razionalisti) per sensibilizzare la popolazione alla possibilità reale di scegliere se optare per l'insegnamento della religione cattolica ai bambini oppure no. E nei giorni scorsi la campagna nel suo giri per la Puglia è passata da Bari, Modugno, Valenzano e Palo del Colle.

«Per farli scegliere da grandi, scegli l'ora alternativa». È questo lo slogan che in queste settimane campeggerà su volantini, manifesti, autobus e giornali locali, su iniziativa dei circoli dell'Uaar sparsi su tutto il territorio nazionale. «L'idea è quella di attirare l'attenzione dell'opinione pubblica sul diritto dei più piccini a crescere senza imposizioni, senza dogmi di alcun tipo - spiega Roberto Grendene, responsabile campagne dell'associazione - In questo periodo i genitori dei piccoli studenti che frequenteranno una prima classe dovranno dunque scegliere se far subire ai propri figli l'insegnamento della religione cattolica oppure offrire loro una educazione laica. Chi passerà a una classe successiva della stessa scuola può semplicemente comunicare la propria decisione alla segreteria: meglio farlo entro il termine previsto per le iscrizioni, ma è possibile anche nei mesi successivi».

«Il nostro invito — prosegue Grendene — è a scegliere l'ora alternativa, ossia le attività didattiche e formative che i dirigenti scolastici sono obbligati per legge a garantire, anche per un solo bambino. Riteniamo infatti che un'ora in cui tutti si possano a sentire a loro agio senza discriminazioni sia la scelta educativa migliore: non è forse più appropriato che i bambini possano, autonomamente e nel tempo necessario, sviluppare proprie convinzioni invece di essere indottrinati tra le mura scolastiche?».

Quella partita nei giorni scorsi è la seconda fase della campagna "Posso scegliere da grande?" — che prende spunto dall'inglese "Please Don't Label Me" — lanciata dall'Uaar in novembre in concomitanza con la Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia.

«Due mesi fa ci siamo concentrati sui social network e abbiamo messo a disposizione l'immagine di Sara, una bimba di due anni, che ci interrogava sulla libertà dei bambini di essere educati allo spirito critico e non indottrinati. È stato un successo che è andato al di là delle aspettative, raggiungendo oltre 735mila utenti Facebook. A dimostrazione che la questione è sentita. Ora che per Sara è arrivato il momento di iscriversi alla scuola dell'infanzia partiamo con la seconda fase, uscendo dal mondo virtuale per entrare in quello reale. Grazie all'impegno profuso dai vari circoli dell'associazione infatti da oggi le immagini della campagna saranno su bus e manifesti su strada, cui si aggiungeranno volantinaggi e inserzioni su giornali locali. Da Palermo a Udine, da Bari a Genova. Nei piccoli centri come Ispica (RG) alle metropoli come Milano. Siamo certi che la campagna riceverà una buona accoglienza dai nostri concittadini, anche dai credenti, e che i tempi siano un po' cambiati rispetto alla vicenda "ateo-bus" di qualche anno fa contro cui ci fu persino chi fece obiezione di coscienza, rifiutandosi di guidare».
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