Politica
Post contro il Papa e il Governo, è bufera sulla neo assessore all'Ambiente che rinuncia
Più voci dall'opposizione da questa mattina avevano chiesto che rinunciasse all'incarico viste le premesse
Bari - sabato 17 agosto 2024
15.05
Vito Leccese, dopo 50 giorni dalle elezioni, ha nominato ieri sera la sua giunta. Ma meno di 24 ore dopo è già terremoto. Alcuni post Facebook di Carlotta Nonnis Marzano, biologa 54enne dell'Uniba, hanno alzato un polverone.
Tra i post più criticati uno in cui si scaglia contro il Papa, in cui il 31 maggio scorso aveva scritto: «Non vi sembra arrivato il momento di congedare questo anziano molesto dalle cronache quotidiane e accompagnarlo ai giardinetti per dare il becchime ai passeri? Ah meglio di no, data la tradizione non vorrei rivolgesse piuttosto le sue attenzioni ai bambini».
Oltre a diversi post critici contro l'attuale Governo, definito di "m....e", oltre che "analfabeti" di cui è il "caso di disfarci". Ma non ha risparmiato critiche a coloro che sono venuti in Puglia per il G7 scrivendo addirittura quella che può essere vista come una "velata minaccia" ovvero "Fanno bene a proteggerli, perchè in caso contrario ne tornerebbero a casa meno di quelli che sono arrivati".
Dall'opposizione è stata una levata di scudi con Fabio Romito che ha dichiarato: «La nostra città non può permettersi un assessore che offende il Santo Padre, che proferisce parole di odio e divisione, che vilipende anche la memoria di una persona che ormai non c'è più, come Silvio Berlusconi, che offende il Governo del Paese. Bari ha bisogno di occuparsi dell'ambiente in maniera seria, competente, moderata, concreta. Chiedo, insieme a tutto il centrodestra, che venga revocata questa nomina. Senza ulteriori indugi».
Mentre da Fratelli d'Italia, Antonella Lella insieme ad Antonio Ciaula, Laura De Marzo, Giuseppe Viggiano e al consigliere Michele Picaro hanno aggiunto: «Bari necessita di un'amministrazione composta da persone che abbiano a cuore il bene comune, il rispetto delle istituzioni e la capacità di rappresentare dignitosamente la città in ogni sede. Nomine come quella di Carlotta Nonnis Marzano rischiano di compromettere l'immagine di Bari già opacizzata dai recenti scandali giudiziari».
E dal Comune arriva la conferma delle rinuncia all'incarico: «In queste ore si è scatenata una polemica politica sulle dichiarazioni rese, in passato, su un social network, dalla dottoressa Nonnis Marzano, da me indicata come assessora nella nuova giunta cittadina - dichiara il sindaco di Bari, Vito Leccese -. Voglio innanzitutto chiarire che non condivido, nei toni e nei contenuti, i post cui le polemiche si riferiscono ma che, d'altra parte, si tratta pur sempre di libere manifestazioni del pensiero. Sono in contatto con la dottoressa Nonnis Marzano, la quale, consapevole della polemica che si sta sollevando e delle possibili ricadute negative a discapito della serenità di cui ha bisogno per lavorare bene, mi ha comunicato in queste ore di voler rinunciare all'incarico da me conferitole, anche per preservare la sua libertà di pensiero e di parola, e per tutelare la sua reputazione professionale, da sempre riconosciutale in ogni consesso. Reputazione e impegno nelle battaglie ecologiste che mi avevano convinto a sceglierla per affrontare le decisive sfide ambientali che la nostra città ha di fronte».
Tra i post più criticati uno in cui si scaglia contro il Papa, in cui il 31 maggio scorso aveva scritto: «Non vi sembra arrivato il momento di congedare questo anziano molesto dalle cronache quotidiane e accompagnarlo ai giardinetti per dare il becchime ai passeri? Ah meglio di no, data la tradizione non vorrei rivolgesse piuttosto le sue attenzioni ai bambini».
Oltre a diversi post critici contro l'attuale Governo, definito di "m....e", oltre che "analfabeti" di cui è il "caso di disfarci". Ma non ha risparmiato critiche a coloro che sono venuti in Puglia per il G7 scrivendo addirittura quella che può essere vista come una "velata minaccia" ovvero "Fanno bene a proteggerli, perchè in caso contrario ne tornerebbero a casa meno di quelli che sono arrivati".
Dall'opposizione è stata una levata di scudi con Fabio Romito che ha dichiarato: «La nostra città non può permettersi un assessore che offende il Santo Padre, che proferisce parole di odio e divisione, che vilipende anche la memoria di una persona che ormai non c'è più, come Silvio Berlusconi, che offende il Governo del Paese. Bari ha bisogno di occuparsi dell'ambiente in maniera seria, competente, moderata, concreta. Chiedo, insieme a tutto il centrodestra, che venga revocata questa nomina. Senza ulteriori indugi».
Mentre da Fratelli d'Italia, Antonella Lella insieme ad Antonio Ciaula, Laura De Marzo, Giuseppe Viggiano e al consigliere Michele Picaro hanno aggiunto: «Bari necessita di un'amministrazione composta da persone che abbiano a cuore il bene comune, il rispetto delle istituzioni e la capacità di rappresentare dignitosamente la città in ogni sede. Nomine come quella di Carlotta Nonnis Marzano rischiano di compromettere l'immagine di Bari già opacizzata dai recenti scandali giudiziari».
E dal Comune arriva la conferma delle rinuncia all'incarico: «In queste ore si è scatenata una polemica politica sulle dichiarazioni rese, in passato, su un social network, dalla dottoressa Nonnis Marzano, da me indicata come assessora nella nuova giunta cittadina - dichiara il sindaco di Bari, Vito Leccese -. Voglio innanzitutto chiarire che non condivido, nei toni e nei contenuti, i post cui le polemiche si riferiscono ma che, d'altra parte, si tratta pur sempre di libere manifestazioni del pensiero. Sono in contatto con la dottoressa Nonnis Marzano, la quale, consapevole della polemica che si sta sollevando e delle possibili ricadute negative a discapito della serenità di cui ha bisogno per lavorare bene, mi ha comunicato in queste ore di voler rinunciare all'incarico da me conferitole, anche per preservare la sua libertà di pensiero e di parola, e per tutelare la sua reputazione professionale, da sempre riconosciutale in ogni consesso. Reputazione e impegno nelle battaglie ecologiste che mi avevano convinto a sceglierla per affrontare le decisive sfide ambientali che la nostra città ha di fronte».