Cronaca
Presunte truffe sui fondi agricoli della Regione Puglia, indagati due baresi e tre bitontini
L'inchiesta della Procura di Bari era partita da una denuncia del governatore Michele Emiliano: i nomi
Puglia - mercoledì 5 dicembre 2018
11.39
Presunte truffe da oltre 20 milioni sui fondi della Regione Puglia destinati all'agricoltura: la Guardia di Finanza di Bari perquisisce circa una ventina di studi legali in tutta Italia. L'indagine nasce dalla denuncia sporta qualche anno fa dal governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano. Gli uffici regionali, infatti, si erano accorti che alcuni agricoltori, servendosi della collaborazione di uno studio legale barese compiacente, avevano operato dei raggiri per distrarre fondi pubblici originariamente destinati allo sviluppo delle zone svantaggiate.
L'inchiesta, diretta dal procuratore aggiunto di Bari Roberto Rossi e dal sostituto procuratore Francesco Bertone, ha portato all'iscrizione al registro degli indagati di quattro persone: Oronzo Panebianco e Francesca Fiore di Bari, Michele Primavera e il figlio Enrico Domenico di Bitonto, unitamente alla moglie di Michele, Anna Maria Deruvo, anche lei di Bitonto. Insieme a loro compaiono fra gli indagati anche Assunta Iorio (Cercola, Napoli) e Salvatore Lanciano (Cassano allo Ionio, Cosenza).
Agli indagati si contestano, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, truffa aggravata, falso materiale e ideologico, autoriciclaggio. Anna Maria Deruvo è titolare della società Polo Immobiliare D'Eccellenza Srl, con sede a Bari allo stesso indirizzo dello studio legale del marito, Giuriconcilia & ServiceSrl.
Il presunto stratagemma dei legali sarebbe consistito nel dare avvio a diversi contenziosi, tanti quante erano le annualità per le quali gli agricoltori avevano diritto ai contributi, in questo modo moltiplicando i compensi.
L'inchiesta, diretta dal procuratore aggiunto di Bari Roberto Rossi e dal sostituto procuratore Francesco Bertone, ha portato all'iscrizione al registro degli indagati di quattro persone: Oronzo Panebianco e Francesca Fiore di Bari, Michele Primavera e il figlio Enrico Domenico di Bitonto, unitamente alla moglie di Michele, Anna Maria Deruvo, anche lei di Bitonto. Insieme a loro compaiono fra gli indagati anche Assunta Iorio (Cercola, Napoli) e Salvatore Lanciano (Cassano allo Ionio, Cosenza).
Agli indagati si contestano, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, truffa aggravata, falso materiale e ideologico, autoriciclaggio. Anna Maria Deruvo è titolare della società Polo Immobiliare D'Eccellenza Srl, con sede a Bari allo stesso indirizzo dello studio legale del marito, Giuriconcilia & ServiceSrl.
Il presunto stratagemma dei legali sarebbe consistito nel dare avvio a diversi contenziosi, tanti quante erano le annualità per le quali gli agricoltori avevano diritto ai contributi, in questo modo moltiplicando i compensi.