Politica
Primarie centrosinistra in Puglia, i dati definitivi per provincia
Vince Emiliano con il 73 percento dei voti. Hanno espresso la loro preferenza 81.478 persone
Puglia - martedì 14 gennaio 2020
11.07
La schiacciante vittoria di Michele Emiliano alle primarie per la scelta del candidato del centrosinistra alle regionali in Puglia della prossima primavera assume contorni definitivi. Il governatore uscente si aggiudica la contesa con il 72,9 percento dei voti, superando i concorrenti Fabiano Amati, Elena Gentile e Leonardo Palmisano.
Voti validi: 80.817
«Buon lavoro a Michele Emiliano e complimenti per la buona partecipazione alle primarie in Puglia - ha commentato Nicola Zingaretti, segretario del Pd. Il riconoscimento della vittoria di Emiliano da parte degli altri candidati alle primarie e il loro sostegno renderanno ancora più forte il lavoro che da subito dobbiamo mettere in campo per una terra stupenda che merita di continuare un percorso di innovazione e di cambiamento. Grazie a tutte e a tutti coloro che hanno aiutato a costruire questo bellissimo appuntamento di democrazia partecipata che ci rende tutti e tutte più forti».
Soddisfatto il commento anche del vincitore: «Le parole di Nicola Zingaretti ci danno la carica ed esprimono bene lo spirito con il quale dobbiamo iniziare a lavorare da questo momento - dice Emiliano. Abbiamo una storia importante da raccontare e, dopo la bella giornata di ieri, stiamo per condividere un nuovo pezzo di strada, partendo dall'ascolto e dalla partecipazione dei pugliesi alla scrittura del programma. C'è una Puglia che ha voglia di dire la sua, che ha entusiasmo, che porta avanti valori alti come la tutela della dignità delle persone, della salute, dell'ambiente, che crede nella legalità, nell'accoglienza, nella cultura e nell'istruzione quali leve della società e dell'economia. Con la forza che le primarie ci hanno dato riprendiamo il cammino, una forza che ha i volti sorridenti e puliti degli 81mila pugliesi che hanno voluto esserci per dire che la Puglia non si ferma e degli oltre mille volontari che hanno consentito di svolgere le operazioni di voto nella massima regolarità e trasparenza».
Si sofferma, invece, sui dati dell'affluenza il secondo classificato Fabiano Amati. Gli 80mila del 2020 sono lontani dal numero del 2014, quando le primarie del centrosinistra richiamarono 100mila elettori. «Il dato dell'affluenza - commenta Amati - suggerisce di fare al più presto qualcosa, altrimenti le elezioni di primavera potrebbero rivelarsi un disastro. Come è evidente non è scattato il voto d'opinione, cioè quello che riempie i gazebo e misura l'entusiasmo, forse perché c'è una cattiva opinione su numerose questioni non trattate in questi anni di governo, su cui abbiamo posto più volte la nostra attenzione. Penso che Emiliano abbia vinto le primarie aiutato dal fatto che non c'era un'unica candidatura alternativa, e purtroppo più di una volta avevamo provato a convincere tutti su questa necessità, e per via della decisione di non partecipare - sia pur comprensibile - espressa da alcuni importanti partiti, movimenti politici e cittadini. Ciò significa che nonostante il presidente Emiliano abbia avuto dalla sua il prestigio e la popolarità derivanti dalla carica, che pure hanno avuto rilievo, sarebbe stato possibile vincere le primarie se solo ci fosse stata un'unica candidatura alternativa e l'impegno convinto di tutti. Così non è andata ed è inutile attardarsi, perché il futuro consiste nel guardare avanti. Cosa c'è avanti? Sul presupposto che in base all'affluenza si possa ribadire che l'aria politica non è a noi favorevole, c'è bisogno di fare negli ultimi mesi di legislatura cose così utili da sembrare pazzesche, e soprattutto allargare la coalizione a chi sinora non c'è stato, perché quella presentatasi alle elezioni primarie è molto ridotta e non garantisce per nulla sulla possibilità di competere».
Le percentuali
- Michele Emiliano: 72,9% (58.887 voti)
- Fabiano Amati: 13,2% (10.636 voti)
- Elena Gentile: 10,7% (8.615 voti)
- Leonardo Palmisano: 3,3% (2.679 voti)
Voti validi: 80.817
Il voto per provincia
- Michele Emiliano: 76,8% Bari (18.620 voti), 39,8% Brindisi (3.753 voti), 73% Foggia (9.088 voti), 84% Lecce (17.913 voti), 80,2% Bat (3.746 voti), 66,4% Taranto (5.767 voti)
- Elena Gentile: 7,8% Bari (1.889 voti), 8,7% Brindisi (818 voti), 19,9% Foggia (2.471 voti), 6,6% Lecce (1.418 voti), 12,2% Bat (569 voti), 16,7% Taranto (1.450 voti)
- Leonardo Palmisano: 5,1% Bari (1.238 voti), 1,5% Brindisi (137 voti), 2,1% Foggia (263 voti), 2,6% Lecce (561 voti), 2% Bat (95 voti), 4,4% Taranto (385 voti)
- Fabiano Amati: 10,3% Bari (2.495 voti), 50,1% Brindisi (4.730 voti), 5% Foggia (626 voti), 6,8% Lecce (1.441 voti), 5,6% Bat (262 voti), 12,5% Taranto (1.082 voti)
Il voto nei capoluoghi
- Michele Emiliano: 76,30% Bari (5.338 voti), 29,3% Brindisi (127 voti), 86,8% Foggia (1.241 voti), 85,5% Lecce (1.358 voti), 86,1% Andria (682 voti), 88,4% Barletta (687 voti), 86,7% Trani (589 voti), 78,41% Taranto (1.184 voti)
- Elena Gentile: 9,63% Bari (674 voti), 6% Brindisi (26 voti), 8,7% Foggia (125 voti), 7,5% Lecce (119 voti), 9,7% Andria (77 voti), 6,8% Barletta (53 voti), 7,7% Trani (52 voti), 11,59% Taranto (175 voti)
- Leonardo Palmisano: 6,03% Bari (422 voti), 3,7% Brindisi (16 voti), 2,7% Foggia (39 voti), 3,2% Lecce (51 voti), 1,9% Andria (15 voti), 0,9% Barletta (7 voti), 3,1% Trani (21 voti), 2,25% Taranto (34 voti)
- Fabiano Amati: 8,03% Bari (562 voti), 61% Brindisi (264 voti), 1,7% Foggia (24 voti), 3,8% Lecce (60 voti), 2,3% Andria (18 voti), 3,9% Barletta (30 voti), 2,5% Trani (17 voti), 7,5% Taranto (117 voti)
Il commento di Zingaretti
«Buon lavoro a Michele Emiliano e complimenti per la buona partecipazione alle primarie in Puglia - ha commentato Nicola Zingaretti, segretario del Pd. Il riconoscimento della vittoria di Emiliano da parte degli altri candidati alle primarie e il loro sostegno renderanno ancora più forte il lavoro che da subito dobbiamo mettere in campo per una terra stupenda che merita di continuare un percorso di innovazione e di cambiamento. Grazie a tutte e a tutti coloro che hanno aiutato a costruire questo bellissimo appuntamento di democrazia partecipata che ci rende tutti e tutte più forti».
Soddisfatto il commento anche del vincitore: «Le parole di Nicola Zingaretti ci danno la carica ed esprimono bene lo spirito con il quale dobbiamo iniziare a lavorare da questo momento - dice Emiliano. Abbiamo una storia importante da raccontare e, dopo la bella giornata di ieri, stiamo per condividere un nuovo pezzo di strada, partendo dall'ascolto e dalla partecipazione dei pugliesi alla scrittura del programma. C'è una Puglia che ha voglia di dire la sua, che ha entusiasmo, che porta avanti valori alti come la tutela della dignità delle persone, della salute, dell'ambiente, che crede nella legalità, nell'accoglienza, nella cultura e nell'istruzione quali leve della società e dell'economia. Con la forza che le primarie ci hanno dato riprendiamo il cammino, una forza che ha i volti sorridenti e puliti degli 81mila pugliesi che hanno voluto esserci per dire che la Puglia non si ferma e degli oltre mille volontari che hanno consentito di svolgere le operazioni di voto nella massima regolarità e trasparenza».
Amati: «Affluenza dato preoccupante»
Si sofferma, invece, sui dati dell'affluenza il secondo classificato Fabiano Amati. Gli 80mila del 2020 sono lontani dal numero del 2014, quando le primarie del centrosinistra richiamarono 100mila elettori. «Il dato dell'affluenza - commenta Amati - suggerisce di fare al più presto qualcosa, altrimenti le elezioni di primavera potrebbero rivelarsi un disastro. Come è evidente non è scattato il voto d'opinione, cioè quello che riempie i gazebo e misura l'entusiasmo, forse perché c'è una cattiva opinione su numerose questioni non trattate in questi anni di governo, su cui abbiamo posto più volte la nostra attenzione. Penso che Emiliano abbia vinto le primarie aiutato dal fatto che non c'era un'unica candidatura alternativa, e purtroppo più di una volta avevamo provato a convincere tutti su questa necessità, e per via della decisione di non partecipare - sia pur comprensibile - espressa da alcuni importanti partiti, movimenti politici e cittadini. Ciò significa che nonostante il presidente Emiliano abbia avuto dalla sua il prestigio e la popolarità derivanti dalla carica, che pure hanno avuto rilievo, sarebbe stato possibile vincere le primarie se solo ci fosse stata un'unica candidatura alternativa e l'impegno convinto di tutti. Così non è andata ed è inutile attardarsi, perché il futuro consiste nel guardare avanti. Cosa c'è avanti? Sul presupposto che in base all'affluenza si possa ribadire che l'aria politica non è a noi favorevole, c'è bisogno di fare negli ultimi mesi di legislatura cose così utili da sembrare pazzesche, e soprattutto allargare la coalizione a chi sinora non c'è stato, perché quella presentatasi alle elezioni primarie è molto ridotta e non garantisce per nulla sulla possibilità di competere».