Turismo
Primitivo al secondo posto in Italia per vendite
Coldiretti, produzione di uve pugliesi più 21%. Ottimo il bio
Bari - domenica 15 aprile 2018
16.38
Crescono le esportazioni dei vini pugliesi, che nel 2017 hanno segnato un +21,5% rispetto all'anno precedente, e un valore di 149 milioni di euro. Sono le elaborazioni di Coldiretti Puglia su dati Istat che analizzano anche la produzione biologica di uve, che con 15.990 ettari contro i 10.866 dell'anno precedente, fa registrare un ottimo risultato. Il Primitivo pugliese con un aumento del +21% è al secondo posto in Italia della classifica dei vini che hanno avuto il maggior incremento nelle bottiglie acquistate nel 2017.
"Determinante il ruolo del settore vitivinicolo per l'economia e il lavoro nel Mezzogiorno e in Puglia – commenta il Presidente di Coldiretti Puglia,Gianni Cantele – che vede la provincia di Foggia al secondo posto Italia per ore di lavoro create nel settore del vino e al decimo posto della top ten anche un'altro vitigno pugliese, il Castel Del Monte Doc, con 9,4 milioni di ore lavorate nella provincia di Bari. Innumerevoli le opportunità di lavoro per chi è impegnato direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse".
Buone notizie anche per quanto riguarda il regolamento comunitario per la produzione di 'vino biologico'. Le norme infatti disciplinano l'intero processo enologico e non la sola fase di coltivazione in campo delle uve bio, per cui si può etichettare il vino come "biologico" e non più come "ottenuto da uve biologiche".
"E' grazie ai produttori di così alto livello – dice Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia – che la Puglia è diventata la capofila di questo 'rinascimento del vino'. Si tratta di un patrimonio di innovazione e competitività acquisite che va tutelato dagli attacchi dell'agropirateria che colpisce anche la Puglia ed i nostri vini". Secondo uno studio della Coldiretti, la raccolta di un grappolo alimenta opportunità di lavoro in ben 18 settori: 1) agricoltura, 2) industria trasformazione, 3) commercio/ristorazione, 4) vetro per bicchieri e bottiglie, 5) lavorazione del sughero per tappi, 6) trasporti, 7) assicurazioni/credito/finanza, 8) accessori come cavatappi, sciabole e etilometri, 9) vivaismo, 10) imballaggi come etichette e cartoni, 11) ricerca/formazione/divulgazione, 12) enoturismo, 13) cosmetica, 14) benessere/salute con l'enoterapia, 15) editoria, 16) pubblicità, 17) informatica, 18) bioenergie
"Determinante il ruolo del settore vitivinicolo per l'economia e il lavoro nel Mezzogiorno e in Puglia – commenta il Presidente di Coldiretti Puglia,Gianni Cantele – che vede la provincia di Foggia al secondo posto Italia per ore di lavoro create nel settore del vino e al decimo posto della top ten anche un'altro vitigno pugliese, il Castel Del Monte Doc, con 9,4 milioni di ore lavorate nella provincia di Bari. Innumerevoli le opportunità di lavoro per chi è impegnato direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse".
Buone notizie anche per quanto riguarda il regolamento comunitario per la produzione di 'vino biologico'. Le norme infatti disciplinano l'intero processo enologico e non la sola fase di coltivazione in campo delle uve bio, per cui si può etichettare il vino come "biologico" e non più come "ottenuto da uve biologiche".
"E' grazie ai produttori di così alto livello – dice Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia – che la Puglia è diventata la capofila di questo 'rinascimento del vino'. Si tratta di un patrimonio di innovazione e competitività acquisite che va tutelato dagli attacchi dell'agropirateria che colpisce anche la Puglia ed i nostri vini". Secondo uno studio della Coldiretti, la raccolta di un grappolo alimenta opportunità di lavoro in ben 18 settori: 1) agricoltura, 2) industria trasformazione, 3) commercio/ristorazione, 4) vetro per bicchieri e bottiglie, 5) lavorazione del sughero per tappi, 6) trasporti, 7) assicurazioni/credito/finanza, 8) accessori come cavatappi, sciabole e etilometri, 9) vivaismo, 10) imballaggi come etichette e cartoni, 11) ricerca/formazione/divulgazione, 12) enoturismo, 13) cosmetica, 14) benessere/salute con l'enoterapia, 15) editoria, 16) pubblicità, 17) informatica, 18) bioenergie