Attualità
Primo maggio, in Puglia i negozi potranno stare aperti
L'assessore Delli Noci: "Nei prossimi giorni incontrerò le sigle sindacali"
Bari - giovedì 29 aprile 2021
18.58
"È trascorsa appena una settimana dal passaggio della Puglia in zona arancione, che ha consentito la riapertura – seppur nel pieno rispetto delle misure anti-Covid – di tutte quelle attività commerciali costrette ciclicamente nell'ultimo anno a tirare giù le proprie saracinesche a causa dell'emergenza sanitaria – dichiara l'assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci –. Questo ci ha spinto, in linea con tutte le altre Regioni italiane eccetto la Regione Toscana, a non obbligarle a chiudere".
"Il diritto al lavoro – continua Delli Noci – resta un principio fondamentale ed ineludibile per preservare e tutelare la dignità di ogni individuo. Il contemperamento degli interessi dei lavoratori e delle aziende comporta reciproci sacrifici nell'ottica di preservare i posti di lavoro ma al contempo di venire incontro alle esigenze di flessibilità in uno dei momenti più critici degli ultimi anni. In questo contesto, il mio pensiero è rivolto a tutti i lavoratori che per il bene comune saranno al lavoro anche il 1 maggio, consapevoli che i sacrifici di oggi sono indispensabili a garantire un futuro migliore per tutti. Ci auguriamo che questa giornata rappresenti per la Puglia l'inizio della ripresa economica e quindi della tutela del diritto al lavoro che festeggiamo".
"Nei prossimi giorni – conclude Delli Noci – incontrerò le sigle sindacali CIGL, CISL e UIL che mi hanno sollecitato su questa questione e tutte le associazioni di categoria del partenariato economico sociale e attiveremo un tavolo operativo al fine di definire date e modelli organizzativi per l'apertura e la chiusura degli esercizi commerciali e delle attività di vendita in occasione delle prossime festività e di tutte le festività del prossimo anno, 1 maggio incluso".
"Il diritto al lavoro – continua Delli Noci – resta un principio fondamentale ed ineludibile per preservare e tutelare la dignità di ogni individuo. Il contemperamento degli interessi dei lavoratori e delle aziende comporta reciproci sacrifici nell'ottica di preservare i posti di lavoro ma al contempo di venire incontro alle esigenze di flessibilità in uno dei momenti più critici degli ultimi anni. In questo contesto, il mio pensiero è rivolto a tutti i lavoratori che per il bene comune saranno al lavoro anche il 1 maggio, consapevoli che i sacrifici di oggi sono indispensabili a garantire un futuro migliore per tutti. Ci auguriamo che questa giornata rappresenti per la Puglia l'inizio della ripresa economica e quindi della tutela del diritto al lavoro che festeggiamo".
"Nei prossimi giorni – conclude Delli Noci – incontrerò le sigle sindacali CIGL, CISL e UIL che mi hanno sollecitato su questa questione e tutte le associazioni di categoria del partenariato economico sociale e attiveremo un tavolo operativo al fine di definire date e modelli organizzativi per l'apertura e la chiusura degli esercizi commerciali e delle attività di vendita in occasione delle prossime festività e di tutte le festività del prossimo anno, 1 maggio incluso".
"La Festa del Lavoro quest'anno potrebbe assumere una chiave di lettura diversa: quella della ripartenza - dichiara il presidente di CON, Lopane - Almeno per chi lo vorrà. In quest'ottica si colloca l'iniziativa dell'assessorato allo Sviluppo economico della Regione Puglia che non porrà alcun obbligo di chiusura alle attività commerciali per il 1° maggio. Una misura, voluta dall'assessore Alessandro Delli Noci, e auspicata dal Gruppo 'CON Emiliano'. L'emergenza sanitaria ha già costretto per un lungo periodo ad uno stop necessario ma penalizzante per la nostra economia. Lavorare il 1° maggio può rappresentare, anche dal punto di vista simbolico, una festa della ripartenza, soprattutto per le piccole realtà e i loro lavoratori. Le attività commerciali pugliesi che lo vorranno, potranno dunque alzare le serrande anche in questo importante giorno di festa, come accadrà in quasi tutte le regioni d'Italia".
"Ho sempre sostenuto con convinzione la necessità di preservare i diritti dei lavoratori, anche attraverso un atto simbolico quale può essere quello di festeggiare tutti insieme il primo maggio - aggiunge il consigliere Vizzino, presidente della III Commissione consiliare (Sanità) - Ma quest'anno è necessario fare uno strappo alla regola perché la crisi è gravissima in Puglia come nel resto del paese. A pagare più di tutti le conseguenze della pandemia sono i titolari di partite iva, tra cui i commercianti, che vedono a rischio i sacrifici di una vita per il perdurare di forti limitazioni dettate dall'emergenza sanitaria. Da qui la decisione della Regione Puglia di non imporre alcun obbligo di chiusura alle attività commerciali durante la giornata di primo maggio. Una scelta saggia in un momento così difficile per tutti"