Attualità
Processo ai militanti di Casapound, anche Regione Puglia si costituisce parte civile
I fatti risalgono al settembre 2018, quando un gruppo dell'organizzazione neofascista aggredì dei manifestanti
Puglia - sabato 10 ottobre 2020
10.46 Comunicato Stampa
Dopo il Comune di Bari, anche la Regione Puglia ha deciso di costituirsi parte civile, con il patrocinio dell'avv. Alessandro Russi, nel processo incardinato dalla Procura di Bari a seguito dei fatti del 21 settembre 2018 in cui soggetti marcatamente fascisti, appartenenti all'organizzazione Casapound, aggredivano militanti antifascisti durante una manifestazione. Sono 33 gli imputati per i reati di cui agli artt. 1 e 5 L.645/1952 (partecipazione a pubbliche riunioni mediante manifestazioni usuali del disciolto partito fascista et attuazione del metodo squadrista come strumento di partecipazione politica) artt.81 n.2 110, 576, comma 1, n.2, 582 e 585 e 337 c.p. (lesioni a più soggetti mediante l'utilizzo di armi e ostacolo allo svolgimento del servizio di ordine pubblico mediante violenza e minaccia nei confronti delle forze dell'ordine intervenute).
La gravità dei reati contestati in esecuzione di un medesimo disegno criminoso "giustificato dalla ideologia fascista", il coinvolgimento tra i soggetti danneggiati, oltre che di privati cittadini, anche di appartenenti alle forze dell'ordine, gli interessi da sempre tutelati e rappresentati dall'ente, così come espressamente previsti dalle norma statutarie in essere, e dei diritti costituzionalmente garantiti, ed il grave d'anno d'immagine che tali fatti hanno rappresentato richiedano e legittimino la costituzione di parte civile della Regione nell'interesse collettivo, in quanto tale certamente meritevole di tutela.
In tale ottica la Regione Puglia, da sempre impegnata a combattere ed a contrastare tale fenomeno, anche al fianco delle varie associazioni, ha da tempo siglato il protocollo d'intesa che istituisce l'Osservatorio regionale sui neofascismi, approvato con delibera della Regione Puglia a seguito di intesa con Act, Anpi, Arci, Cgil, Libera, Rete della Conoscenza e Unione degli studenti
L'Osservatorio regionale oggi è impegnato nel al costante monitoraggio, su tutto il territorio regionale, degli episodi, delle iniziative, delle attività di singoli o di gruppi organizzati che rivelino ispirazione e caratteri fascisti, razzisti, xenofobi, fornendone adeguata documentazione all'Osservatorio che provvederà, con cadenza annuale, a renderne conto in un rapporto cui andrà assicurata la massima pubblicità.
La gravità dei reati contestati in esecuzione di un medesimo disegno criminoso "giustificato dalla ideologia fascista", il coinvolgimento tra i soggetti danneggiati, oltre che di privati cittadini, anche di appartenenti alle forze dell'ordine, gli interessi da sempre tutelati e rappresentati dall'ente, così come espressamente previsti dalle norma statutarie in essere, e dei diritti costituzionalmente garantiti, ed il grave d'anno d'immagine che tali fatti hanno rappresentato richiedano e legittimino la costituzione di parte civile della Regione nell'interesse collettivo, in quanto tale certamente meritevole di tutela.
In tale ottica la Regione Puglia, da sempre impegnata a combattere ed a contrastare tale fenomeno, anche al fianco delle varie associazioni, ha da tempo siglato il protocollo d'intesa che istituisce l'Osservatorio regionale sui neofascismi, approvato con delibera della Regione Puglia a seguito di intesa con Act, Anpi, Arci, Cgil, Libera, Rete della Conoscenza e Unione degli studenti
L'Osservatorio regionale oggi è impegnato nel al costante monitoraggio, su tutto il territorio regionale, degli episodi, delle iniziative, delle attività di singoli o di gruppi organizzati che rivelino ispirazione e caratteri fascisti, razzisti, xenofobi, fornendone adeguata documentazione all'Osservatorio che provvederà, con cadenza annuale, a renderne conto in un rapporto cui andrà assicurata la massima pubblicità.