Scuola e Lavoro
Produzione industriale, nel 2021 la Città metropolitana di Bari ha esportato merci per 4.280 milioni
Il report statistico è stato presentato questa mattina a Porta futuro. La nostra provincia è quinta nel Sud Italia
Bari - martedì 13 giugno 2023
13.48 Comunicato Stampa
È stata presentata questa mattina, negli spazi di Porta Futuro, l'indagine conoscitiva sull'apparato produttivo e industriale dell'Area metropolitana realizzata dal CESDIM - Centro studi e documentazione sull'industria nel Mezzogiorno dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro in collaborazione con il progetto "One Stop Shop - Invest in Bari", avviato ad ottobre del 2022. L'analisi è promossa dalla Città metropolitana di Bari al fine di valorizzare il network tra le istituzioni coinvolte nei processi di attrazione di investimenti e sviluppo delle attività imprenditoriali.
L'indagine ha messo in luce le caratteristiche dell'apparato industriale dell'intero territorio metropolitano testimoniando il profilo di un sistema produttivo multisettoriale, territorialmente distribuito fra il capoluogo, il Comune di Modugno e altri grandi centri come Molfetta, Corato, Altamura, Rutigliano, Putignano, Monopoli - resiliente ed export-oriented, fortemente attrattivo di nuovi investimenti esterni, con significative presenze non solo di big player italiani ed esteri ma anche di cluster di Pmi locali, spesso collegate in supply chain con industrie trainanti, localizzate non solo nel Barese ma anche nel Nord e all'estero.
Il report, presentato dal professor Federico Pirro, ha subito indicato, secondo i dati Istat 2020, i principali aggregati territoriali di contabilità nazionale divisi per provincia in cui Bari figura al quattordicesimo posto in Italia, al primo in Puglia, al secondo nel Mezzogiorno alle spalle della Città metropolitana di Napoli e al primo posto lungo la dorsale adriatica. Appare evidente che il settore industriale rappresenti un asset strategico per tutta l'area: pertanto l'apparato di produzione industriale metropolitano è solido, dinamico, settorialmente diversificato, territorialmente diffuso, resiliente, attrattivo ed export-oriented grazie all'impegno di imprenditori, manager, tecnici e operai, associazioni di categoria, rappresentanze sindacali, Comuni, Regione, università e istituti di credito.
Un altro dato significativo è costituito dall'export: nel 2021 la Città metropolitana di Bari ha esportato merci per 4.280 milioni collocandosi al primo posto fra le province pugliesi e al quinto posto nell'Italia meridionale, dopo Siracusa, Napoli, Chieti e Cagliari.
«Il report presentato questa mattina mostra tutta la vivacità dell'industria della nostra area metropolitana - ha affermato l'assessore alle Politiche del lavoro Eugenio Di Sciascio - una realtà alle volte ancora poco conosciuta. Dunque ci è sembrato opportuno promuovere una riflessione sia sul contesto attuale sia sulle prospettive e le opportunità di investimento. Il lavoro, tanto per le persone quanto per le imprese, costituisce l'elemento fondamentale su cui poggia la crescita di qualunque territorio ed è questa la ragione per cui siamo costantemente impegnati affinché l'area metropolitana sia sempre più attrattiva».
«C'è tanto da lavorare ancora - ha commentato Michele Moretti CEO di Fincons Group - per portare messaggi che dalla Puglia arrivino altrove. Noi ci stiamo provando da anni, con discreto successo. Ritengo che il nostro sia un percorso positivo che scaturisce dal materiale umano, dalle persone che abbiamo preso dal mondo accademico, facilitando il ritorno di tanti senior manager pugliesi nella loro terra e creando così il giusto team per aggredire il mercato».
Al termine della presentazione del report, l'incontro è proseguito con il dibattito animato dagli imprenditori presenti: Claudio Lusa, partner di Deloitte; Enrico Mangialardo, general Manager dello stabilimento Baker Hughes di Bari; Michele Moretti, fondatore e CEO di Fincons Group; Salvatore Latronico del Distretto produttivo dell'Informatica; Mariarita Costanza di Macnil & Murgia Valley; Marco Della Valle e Marco Facchinetti di The Blossom Avenue Partner.
"Invest in Bari - One Stop Shop" è realizzato con i fondi del Patto per Bari, in accordo istituzionale tra la Città Metropolitana di Bari e l'Ente Nazionale Microcredito con il coinvolgimento attivo di stakeholders locali e nazionali, in particolare il Consorzio ASI, Puglia Sviluppo, il Commissario dell'Area Zes, Cesdim, Sepac ed al livello nazionale Sace, Invitalia, CdP, e si inserisce in una logica di completamento dell'azione della struttura di Porta Futuro Bari per ciò che concerne i servizi rivolti al mondo delle imprese e alle relazioni dirette con gli imprenditori e i potenziali investitori, in una logica di facilitazione e semplificazione e una prospettiva di promozione esterna per innescare dinamiche di attrazione di investimenti nazionali ed internazionali sul territorio.
L'indagine ha messo in luce le caratteristiche dell'apparato industriale dell'intero territorio metropolitano testimoniando il profilo di un sistema produttivo multisettoriale, territorialmente distribuito fra il capoluogo, il Comune di Modugno e altri grandi centri come Molfetta, Corato, Altamura, Rutigliano, Putignano, Monopoli - resiliente ed export-oriented, fortemente attrattivo di nuovi investimenti esterni, con significative presenze non solo di big player italiani ed esteri ma anche di cluster di Pmi locali, spesso collegate in supply chain con industrie trainanti, localizzate non solo nel Barese ma anche nel Nord e all'estero.
Il report, presentato dal professor Federico Pirro, ha subito indicato, secondo i dati Istat 2020, i principali aggregati territoriali di contabilità nazionale divisi per provincia in cui Bari figura al quattordicesimo posto in Italia, al primo in Puglia, al secondo nel Mezzogiorno alle spalle della Città metropolitana di Napoli e al primo posto lungo la dorsale adriatica. Appare evidente che il settore industriale rappresenti un asset strategico per tutta l'area: pertanto l'apparato di produzione industriale metropolitano è solido, dinamico, settorialmente diversificato, territorialmente diffuso, resiliente, attrattivo ed export-oriented grazie all'impegno di imprenditori, manager, tecnici e operai, associazioni di categoria, rappresentanze sindacali, Comuni, Regione, università e istituti di credito.
Un altro dato significativo è costituito dall'export: nel 2021 la Città metropolitana di Bari ha esportato merci per 4.280 milioni collocandosi al primo posto fra le province pugliesi e al quinto posto nell'Italia meridionale, dopo Siracusa, Napoli, Chieti e Cagliari.
«Il report presentato questa mattina mostra tutta la vivacità dell'industria della nostra area metropolitana - ha affermato l'assessore alle Politiche del lavoro Eugenio Di Sciascio - una realtà alle volte ancora poco conosciuta. Dunque ci è sembrato opportuno promuovere una riflessione sia sul contesto attuale sia sulle prospettive e le opportunità di investimento. Il lavoro, tanto per le persone quanto per le imprese, costituisce l'elemento fondamentale su cui poggia la crescita di qualunque territorio ed è questa la ragione per cui siamo costantemente impegnati affinché l'area metropolitana sia sempre più attrattiva».
«C'è tanto da lavorare ancora - ha commentato Michele Moretti CEO di Fincons Group - per portare messaggi che dalla Puglia arrivino altrove. Noi ci stiamo provando da anni, con discreto successo. Ritengo che il nostro sia un percorso positivo che scaturisce dal materiale umano, dalle persone che abbiamo preso dal mondo accademico, facilitando il ritorno di tanti senior manager pugliesi nella loro terra e creando così il giusto team per aggredire il mercato».
Al termine della presentazione del report, l'incontro è proseguito con il dibattito animato dagli imprenditori presenti: Claudio Lusa, partner di Deloitte; Enrico Mangialardo, general Manager dello stabilimento Baker Hughes di Bari; Michele Moretti, fondatore e CEO di Fincons Group; Salvatore Latronico del Distretto produttivo dell'Informatica; Mariarita Costanza di Macnil & Murgia Valley; Marco Della Valle e Marco Facchinetti di The Blossom Avenue Partner.
"Invest in Bari - One Stop Shop" è realizzato con i fondi del Patto per Bari, in accordo istituzionale tra la Città Metropolitana di Bari e l'Ente Nazionale Microcredito con il coinvolgimento attivo di stakeholders locali e nazionali, in particolare il Consorzio ASI, Puglia Sviluppo, il Commissario dell'Area Zes, Cesdim, Sepac ed al livello nazionale Sace, Invitalia, CdP, e si inserisce in una logica di completamento dell'azione della struttura di Porta Futuro Bari per ciò che concerne i servizi rivolti al mondo delle imprese e alle relazioni dirette con gli imprenditori e i potenziali investitori, in una logica di facilitazione e semplificazione e una prospettiva di promozione esterna per innescare dinamiche di attrazione di investimenti nazionali ed internazionali sul territorio.