Cronaca
Profughi afgani a Bari, la Prefettura stabilisce i modelli di accoglienza
Il sistema dovrebbe basarsi sul modello Cas, sulla disponibilità degli enti terzi settore e poi su quella dei Comuni
Bari - venerdì 3 settembre 2021
8.47 Comunicato Stampa
Si è tenuto ieri, presso la Prefettura di Bari, un importante incontro dedicato al tema dei modelli di accoglienza per la popolazione afghana in arrivo nel nostro Paese in seguito alla nota crisi umanitaria in atto.
Nel corso della riunione, che ha visto la partecipazione dei Prefetti della Regione Puglia, nonché dei dirigenti della Protezione Civile Regionale, del Dipartimento di Prevenzione Asl Bari e dei rappresentanti regionali e provinciali dell'ANCI, sono state illustrate le tre principali direttrici di intervento lungo le quali si svilupperà il sistema di accoglienza.
Il modello, che intende promuovere e favorire il concorso delle istituzioni e della società civile, prevede, accanto alla individuazione di strutture nell'ambito della rete CAS, anche la possibilità, per enti pubblici, O.N.G., enti di culto e associazioni del terzo settore, di fornire accoglienza, secondo adeguati standard, con le proprie risorse professionali ed economiche, stipulando appositi protocolli con la Prefettura territorialmente competente.
Vi è, inoltre, la possibilità, per i Comuni che manifestino disponibilità all'accoglienza, di confluire nella rete del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI).
Gli interventi dei rappresentanti istituzionali presenti hanno dato, altresì, rilievo alla generale spinta solidaristica registrata, fin da subito, sul territorio nei confronti dei cittadini afghani, sia da parte di soggetti istituzionali che di numerose associazioni, che hanno già fatto pervenire manifestazioni di interesse e di disponibilità.
La Prefettura, in raccordo con i diversi attori istituzionali e privati del territorio, assicurerà il cordinamento di tutte le iniziative di accoglienza e integrazione sul territorio.
Nel corso della riunione, che ha visto la partecipazione dei Prefetti della Regione Puglia, nonché dei dirigenti della Protezione Civile Regionale, del Dipartimento di Prevenzione Asl Bari e dei rappresentanti regionali e provinciali dell'ANCI, sono state illustrate le tre principali direttrici di intervento lungo le quali si svilupperà il sistema di accoglienza.
Il modello, che intende promuovere e favorire il concorso delle istituzioni e della società civile, prevede, accanto alla individuazione di strutture nell'ambito della rete CAS, anche la possibilità, per enti pubblici, O.N.G., enti di culto e associazioni del terzo settore, di fornire accoglienza, secondo adeguati standard, con le proprie risorse professionali ed economiche, stipulando appositi protocolli con la Prefettura territorialmente competente.
Vi è, inoltre, la possibilità, per i Comuni che manifestino disponibilità all'accoglienza, di confluire nella rete del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI).
Gli interventi dei rappresentanti istituzionali presenti hanno dato, altresì, rilievo alla generale spinta solidaristica registrata, fin da subito, sul territorio nei confronti dei cittadini afghani, sia da parte di soggetti istituzionali che di numerose associazioni, che hanno già fatto pervenire manifestazioni di interesse e di disponibilità.
La Prefettura, in raccordo con i diversi attori istituzionali e privati del territorio, assicurerà il cordinamento di tutte le iniziative di accoglienza e integrazione sul territorio.