Cronaca
Promise voti della mala a ex consigliera di Bari, capoclan condannato a 20 anni
I fatti fanno riferimento alle elezioni amministrative a Valenzano avvenute nel 2019
Bari - venerdì 11 ottobre 2024
20.42 Comunicato Stampa
È stato condannato a 20 anni di carcere 43enne Salvatore Buscemi, considerato capo dell'omonimo clan di Valenzano (Bari) e riconosciuto colpevole (unico dei 16 condannati) anche dello scambio elettorale politico-mafioso per le amministrative di Valenzano del 10 novembre 2019. Per l'accusa, avrebbe promesso i «voti della malavita» all'ex consigliera comunale di Bari Francesca Ferri e al compagno Filippo Dentamaro in modo da favorire l'elezione di candidati a loro vicini nella lista 'Valenzano-Trasparenza-Legalità, in cambio «della promessa (fatta dal Dentamaro con la piena adesione di Ferri) di erogazione di varie utilità".
Insieme a lui altre 15 persone hanno avuto condanne a partire da un anno e quattro mesi. Sono tutti accusati dei reati, a vario titolo, di scambio elettorale politico-mafioso, associazione mafiosa, usura, estorsioni, minacce, riciclaggio e reati in materia di armi e droga. Buscemi è quello che ha avuto la pena più alta oltre ad essere l'unico riconosciuto colpevole anche dello scambio elettorale politico-mafioso
Buscemi è stato invece assolto "perché il fatto non sussiste" per lo scambio elettorale politico-mafioso relativamente alle amministrative di Bari del maggio 2019 (reato per il quale furono prosciolti anche Ferri e Dentamaro) e per associazione finalizzata alla corruzione elettorale per le elezioni di Valenzano dello stesso anno.
In un altro processo, stando a quanto riporta Ansa , Ferri e Dentamaro sono imputati anche per l'associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale per le amministrative di Bari del 2019 insieme a Nicola Canonico, presidente del Foggia calcio. Gli inquirenti ritengono che l'elezione di Ferri al consiglio comunale del 2019 nella lista 'Sport Bari' a sostegno del candidato di centrodestra Pasquale Di Rella sia stata favorita pagando le preferenze da 25 a 50 euro per elettore. Oggi, alla pena di 20 anni è stato condannato - per associazione mafiosa e altri reati - anche Ottavio Di Cillo, capoclan del comune di Cassano delle Murge affiliato ai Parisi di Bari.
Insieme a lui altre 15 persone hanno avuto condanne a partire da un anno e quattro mesi. Sono tutti accusati dei reati, a vario titolo, di scambio elettorale politico-mafioso, associazione mafiosa, usura, estorsioni, minacce, riciclaggio e reati in materia di armi e droga. Buscemi è quello che ha avuto la pena più alta oltre ad essere l'unico riconosciuto colpevole anche dello scambio elettorale politico-mafioso
Buscemi è stato invece assolto "perché il fatto non sussiste" per lo scambio elettorale politico-mafioso relativamente alle amministrative di Bari del maggio 2019 (reato per il quale furono prosciolti anche Ferri e Dentamaro) e per associazione finalizzata alla corruzione elettorale per le elezioni di Valenzano dello stesso anno.
In un altro processo, stando a quanto riporta Ansa , Ferri e Dentamaro sono imputati anche per l'associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale per le amministrative di Bari del 2019 insieme a Nicola Canonico, presidente del Foggia calcio. Gli inquirenti ritengono che l'elezione di Ferri al consiglio comunale del 2019 nella lista 'Sport Bari' a sostegno del candidato di centrodestra Pasquale Di Rella sia stata favorita pagando le preferenze da 25 a 50 euro per elettore. Oggi, alla pena di 20 anni è stato condannato - per associazione mafiosa e altri reati - anche Ottavio Di Cillo, capoclan del comune di Cassano delle Murge affiliato ai Parisi di Bari.