Servizi sociali
"Pronti alla Vira..." parte a Bari un progetto di Velaterapia
Organizzato dalla cooperativa sociale CSISE, e supportato dal Rotary Club, punta a promuovere il benessere psico-fisico
Bari - venerdì 6 aprile 2018
Comunicato Stampa
"Pronti alla Vira... Comando per indicare il cambio di rotta", il progetto di veloterapia supportato dal Rotary Club Bari Mediterraneo, organizzato dalla cooperativa sociale CSISE (Cooperativa studi interventi socio educativi) e dall'associazione sportiva Vai col Vento e patrocinato dal Comune di Bari è stato presentato ieri.
Le finalità e i dettagli della iniziativa, finalizzata a promuovere il benessere psico-fisico e rivolta ai soggetti a rischio o più fragili sul piano del carattere, dell'autostima e della coerenza delle reazioni nell'ambito del coinvolgimento psichico-emotivo, sono state illustrate da Giusi Pauluzzo, presidente del Rotary Bari Mediterraneo A.R. 2017/2018, da Palmira De Santis, educatrice professionale della cooperativa CSISE, e dal presidente dell'associazione sportiva Vai col Vento Francesco Surico. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il consigliere Massimo Maiorano.
«Questo progetto - ha dichiarato il consigliere Massimo Maiorano - conferisce un valore aggiunto all'azione che l'amministrazione già svolge quotidianamente a sostegno dei servizi sociali. È, quindi, opportuno impegnarsi affinché questi eventi si moltiplichino in futuro, per consentire alla comunità barese di esprimere il meglio di sé nei confronti delle persone affette da questi problemi».
«Il Rotary - ha dichiarato Giusi Pauluzzo - è un'associazione internazionale il cui scopo principale è prendersi cura delle necessità altrui, non esclusivamente attraverso donazioni in denaro, ma principalmente attraverso il supporto pratico di iniziative che mirano a un miglioramento delle condizioni dell'individuo. In linea con la nostra mission, il Club Bari Mediterraneo, ha voluto promuovere e sostenere, insieme alla cooperativa CSISE e all'associazione "Vai col Vento" un progetto di veloterapia denominato "Pronti alla Vira" che, utilizzando la pratica della vela sportiva, punta a migliorare la qualità della vita dei soggetti a rischio o più deboli sul piano psico-emotivo. Mi piace sottolineare che il progetto viene realizzato grazie al contributo assolutamente gratuito degli educatori e degli istruttori che hanno messo a disposizione le proprie professionalità e l'imbarcazione».
«Lavoro da oltre vent'anni come educatrice nel settore psichiatrico - ha continuato Palmira De Santis - e alla mia esperienza professionale si affianca la mia passione per la vela. Tempo fa, leggendo un libro del velista francese Bernard Montessier, sono rimasta colpita dalle sue parole. "L'importante non è arrivare alla fine del viaggio. Per me ciò che importa è trovare la pace del mio spirito. In mare ci riesco. In mare, riesco ad essere felice", scriveva. Ed è esattamente lo spirito di questa iniziativa perché l'intento del progetto è quello di permettere ai partecipanti di confrontarsi con la paura dei propri limiti, sviluppare autonomia e autostima attraverso il confronto con se stessi e con gli altri. Questo avverrà in mare, in uno scenario totalmente differente dal classico luogo di cura dove trovare la felicità e la pace dello spirito. Per la realizzazione di questo progetto ringrazio l'associazione Via col Vento, che ha messo gratuitamente a disposizione l'imbarcazione, e gli skipper Francesco Surico e Luigi De Razza (istruttori FIV), gli sponsor che ci hanno sostenuto ma soprattutto il Rotary Club "Bari Mediterraneo", che sin dal primo momento ha voluto sostenere realizzare questa iniziativa meritoria e coraggiosa di aiuto sociale».
«Questo progetto - ha concluso Francesco Surico - avrà una durata di 3 mesi, con il coinvolgimento di 12 corsisti suddivisi in due gruppi, per un incontro a settimana della durata di 3 ore. Si prevedono dodici uscite in barca, con la presenza di un educatore con competenze nautiche, oltre che, naturalmente, di un istruttore nautico coordinatore delle uscite in mare. Il progetto prevede di lezioni teoriche e pratiche. Verranno analizzate tutte le fasi dell'andare per mare in barca a vela, dalla programmazione del percorso alla preparazione della barca, dallo studio del vento alla organizzazione delle mansioni a bordo, fino alla vera e propria attività di regata con il coinvolgimento consapevole e attivo di tutti i componenti lo staff».
Le finalità e i dettagli della iniziativa, finalizzata a promuovere il benessere psico-fisico e rivolta ai soggetti a rischio o più fragili sul piano del carattere, dell'autostima e della coerenza delle reazioni nell'ambito del coinvolgimento psichico-emotivo, sono state illustrate da Giusi Pauluzzo, presidente del Rotary Bari Mediterraneo A.R. 2017/2018, da Palmira De Santis, educatrice professionale della cooperativa CSISE, e dal presidente dell'associazione sportiva Vai col Vento Francesco Surico. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il consigliere Massimo Maiorano.
«Questo progetto - ha dichiarato il consigliere Massimo Maiorano - conferisce un valore aggiunto all'azione che l'amministrazione già svolge quotidianamente a sostegno dei servizi sociali. È, quindi, opportuno impegnarsi affinché questi eventi si moltiplichino in futuro, per consentire alla comunità barese di esprimere il meglio di sé nei confronti delle persone affette da questi problemi».
«Il Rotary - ha dichiarato Giusi Pauluzzo - è un'associazione internazionale il cui scopo principale è prendersi cura delle necessità altrui, non esclusivamente attraverso donazioni in denaro, ma principalmente attraverso il supporto pratico di iniziative che mirano a un miglioramento delle condizioni dell'individuo. In linea con la nostra mission, il Club Bari Mediterraneo, ha voluto promuovere e sostenere, insieme alla cooperativa CSISE e all'associazione "Vai col Vento" un progetto di veloterapia denominato "Pronti alla Vira" che, utilizzando la pratica della vela sportiva, punta a migliorare la qualità della vita dei soggetti a rischio o più deboli sul piano psico-emotivo. Mi piace sottolineare che il progetto viene realizzato grazie al contributo assolutamente gratuito degli educatori e degli istruttori che hanno messo a disposizione le proprie professionalità e l'imbarcazione».
«Lavoro da oltre vent'anni come educatrice nel settore psichiatrico - ha continuato Palmira De Santis - e alla mia esperienza professionale si affianca la mia passione per la vela. Tempo fa, leggendo un libro del velista francese Bernard Montessier, sono rimasta colpita dalle sue parole. "L'importante non è arrivare alla fine del viaggio. Per me ciò che importa è trovare la pace del mio spirito. In mare ci riesco. In mare, riesco ad essere felice", scriveva. Ed è esattamente lo spirito di questa iniziativa perché l'intento del progetto è quello di permettere ai partecipanti di confrontarsi con la paura dei propri limiti, sviluppare autonomia e autostima attraverso il confronto con se stessi e con gli altri. Questo avverrà in mare, in uno scenario totalmente differente dal classico luogo di cura dove trovare la felicità e la pace dello spirito. Per la realizzazione di questo progetto ringrazio l'associazione Via col Vento, che ha messo gratuitamente a disposizione l'imbarcazione, e gli skipper Francesco Surico e Luigi De Razza (istruttori FIV), gli sponsor che ci hanno sostenuto ma soprattutto il Rotary Club "Bari Mediterraneo", che sin dal primo momento ha voluto sostenere realizzare questa iniziativa meritoria e coraggiosa di aiuto sociale».
«Questo progetto - ha concluso Francesco Surico - avrà una durata di 3 mesi, con il coinvolgimento di 12 corsisti suddivisi in due gruppi, per un incontro a settimana della durata di 3 ore. Si prevedono dodici uscite in barca, con la presenza di un educatore con competenze nautiche, oltre che, naturalmente, di un istruttore nautico coordinatore delle uscite in mare. Il progetto prevede di lezioni teoriche e pratiche. Verranno analizzate tutte le fasi dell'andare per mare in barca a vela, dalla programmazione del percorso alla preparazione della barca, dallo studio del vento alla organizzazione delle mansioni a bordo, fino alla vera e propria attività di regata con il coinvolgimento consapevole e attivo di tutti i componenti lo staff».