giuseppe conte
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Attualità

Conte firma il nuovo DPCM, no alle feste private e al calcetto, ma niente DaD

Il presidente del Consiglio lo ha siglato nella notte, presto sarà in Gazzetta Ufficiale. Ecco cosa prevede

Il nuovo DPCM per contrastare l'emergenza epidemiologica legata al Coronavirus è realtà. Conte, dopo diverse riunioni tenute con le parti in causa nella giornata di ieri, ha firmato il testo stanotte, anche se al momento non è ancora in Gazzetta Ufficiale. Le misure restrittive presenti nel decreto saranno valide per 30 giorni, da domani 14 ottobre fino al 13 novembre.

Due le principali novità introdotte, ovvero il divieto di tenere feste private, eccezion fatta per quelle legate alle cerimonie come matrimoni, battesimi, cresime e comunioni. In questo caso però ci sarà un limite di partecipanti pari a 30 persone. Inoltre, per quanto riguarda le abitazioni private: «È fortemente raccomandato di evitare feste, nonché di ricevere persone non conviventi di numero superiore a 6. Sono consentite le manifestazioni fieristiche ed i congressi».

E stop a tutti gli sport amatoriali di contatto, come il calcetto. Per quanto riguarda invece gli stadi e i palazzetti dovrebbe essere introdotta una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale, e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori per manifestazioni sportive all'aperto e di 200 spettatori per manifestazioni sportive in luoghi chiusi.

In merito alle mascherine, il decreto recepisce le indicazioni già date, sottolineando che è fortemente raccomandato di indossare i DPI anche in casa, nella situazione in cui ci si trovi ad ospitare persone non conviventi.

Sospesi i viaggi d'istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche, ma al momento è stata rigettata l'idea di un ritorno alla didattica a distanza, nonostante le ipotesi in merito ventilate nei giorni scorsi per le scuole secondarie di secondo grado, e nonostante l'aumento dei contagi all'interno degli istituti.

Le attività di ristorazione e i bar dovranno chiudere alle 24, ma alle 21 ci sarà lo stop alla consumazione di bevande o altro all'esterno dei locali per cui chi non ha servizio al tavolo dovrà vietare la consumazione all'esterno e fare solo asporto.
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