Attualità
Pronto soccorso al collasso, Usppi: "Intervenire immediatamente"
La richiesta del sindacato ad Asl Bari, probabile manifestazione nei prossimi giorni
Bari - mercoledì 6 luglio 2022
14.47 Comunicato Stampa
Le organizzazioni sindacali USPPI/medici, nelle persone Segretario Regionale Usppi Medici, Rocco Indellicato, del segretario nazionale e regionale Puglia della confederazione sindacale USPPI, Nicola Brescia, hanno scritto, al direttore generale Antonio Sanguedolce della Asl di Bari, denunciando la gravissima carenza di personale medico dei pronto soccorso "Di Venere e San Paolo" della Asl Bari, con conseguente difficoltà e rischio, visto l'alto numero di contagi Covid, per la assistenza in emergenza e urgenza sino al rischio di collasso del sistema .
Le carenze sono determinate dalla mancata programmazione ed attuazione tempestiva degli arruolamenti necessari rispetto alle necessità conosciute dei pronto soccorso dei due Ospedali Di Venere e San Paolo della ASL/BA. In sostanza – secondo l'Usppi - dalla incapacità gestionale e dal disinteresse burocratico alla emergenza ed urgenza. Non è possibile trasferire in mobilità d'urgenza, dagli ospedali Di Venere e San Paolo, un dirigente medico per coprire il pronto soccorso di Corato. Il Di Venere e il San Paolo, sono sotto organico, da troppi mesi e non riescono a coprire i turni già massacranti di lavoro di luglio . Sono al Collasso !!! Gli Ospedali baresi !!! Il Presidente Emiliano deve intervenire con immediatezza al fine di evitare l'inasprimento della vertenza che potrebbe avere risvolti DRAMMATICI !!!
Così come non viene attuato, per ragioni incomprensibili ma evidentemente non estranee all'interesse di qualche gestore del sistema, il programma di trasformazione dei pronto soccorso e di attivazione dei Punti di primo intervento, che dovrebbe anche esso contribuire a dare certezza al sistema dell'emergenza.
Criticità estrema anche nel S.E.T. 118 dove oramai emergono quotidianamente, anche sulla stampa, le inefficienze e le contraddizioni di una gestione "doppia" del 118 – gestione Policlinico e gestione Asl/Ba, un 118 con due teste è inaccettabile, mette in pericolo la sicurezza degli operatori e la funzione stessa del sistema, comunque molto oneroso per i contribuenti. La situazione appare gravissima e direttamente portatrice di rischio grave per gli utenti e i pazienti gravi che si rivolgono al 118 e ai pronto soccorso di questa ASL BA, così come per gli operatori dell'emergenza costretti ad operare in situazione di grave carenza e difficoltà.
I sindacati chiedono al direttore generale Sanguedolce, un immediato intervento per correggere le suddette gravi situazioni di rischio per la salute dei cittadini e per garantir almeno la assistenza in emergenza e urgenza ai pazienti che per necessità grave si rivolgono al 118 ed ai pronto soccorso di questa ASL BA.
In caso di ulteriore inerzia o ritardo le rappresentanze sindacali saranno costrette a denunciare direttamente la situazione alle competenti autorità di governo e giudiziarie. Non è esclusa la possibilità che venga effettuata una manifestazione di protesta dei medici dei pronto soccorso Di Venere e San Paolo di Bari, nei prossimi giorni, dinanzi alla direzione generale Asl/Bari, per poi sportarsi presso la presidenza della giunta regionale.
Le carenze sono determinate dalla mancata programmazione ed attuazione tempestiva degli arruolamenti necessari rispetto alle necessità conosciute dei pronto soccorso dei due Ospedali Di Venere e San Paolo della ASL/BA. In sostanza – secondo l'Usppi - dalla incapacità gestionale e dal disinteresse burocratico alla emergenza ed urgenza. Non è possibile trasferire in mobilità d'urgenza, dagli ospedali Di Venere e San Paolo, un dirigente medico per coprire il pronto soccorso di Corato. Il Di Venere e il San Paolo, sono sotto organico, da troppi mesi e non riescono a coprire i turni già massacranti di lavoro di luglio . Sono al Collasso !!! Gli Ospedali baresi !!! Il Presidente Emiliano deve intervenire con immediatezza al fine di evitare l'inasprimento della vertenza che potrebbe avere risvolti DRAMMATICI !!!
Così come non viene attuato, per ragioni incomprensibili ma evidentemente non estranee all'interesse di qualche gestore del sistema, il programma di trasformazione dei pronto soccorso e di attivazione dei Punti di primo intervento, che dovrebbe anche esso contribuire a dare certezza al sistema dell'emergenza.
Criticità estrema anche nel S.E.T. 118 dove oramai emergono quotidianamente, anche sulla stampa, le inefficienze e le contraddizioni di una gestione "doppia" del 118 – gestione Policlinico e gestione Asl/Ba, un 118 con due teste è inaccettabile, mette in pericolo la sicurezza degli operatori e la funzione stessa del sistema, comunque molto oneroso per i contribuenti. La situazione appare gravissima e direttamente portatrice di rischio grave per gli utenti e i pazienti gravi che si rivolgono al 118 e ai pronto soccorso di questa ASL BA, così come per gli operatori dell'emergenza costretti ad operare in situazione di grave carenza e difficoltà.
I sindacati chiedono al direttore generale Sanguedolce, un immediato intervento per correggere le suddette gravi situazioni di rischio per la salute dei cittadini e per garantir almeno la assistenza in emergenza e urgenza ai pazienti che per necessità grave si rivolgono al 118 ed ai pronto soccorso di questa ASL BA.
In caso di ulteriore inerzia o ritardo le rappresentanze sindacali saranno costrette a denunciare direttamente la situazione alle competenti autorità di governo e giudiziarie. Non è esclusa la possibilità che venga effettuata una manifestazione di protesta dei medici dei pronto soccorso Di Venere e San Paolo di Bari, nei prossimi giorni, dinanzi alla direzione generale Asl/Bari, per poi sportarsi presso la presidenza della giunta regionale.