Servizi sociali
Prosegue l'esperienza del Centro Ludico Melo da Bari, Bottalico: «Sostegno alle famiglie»
Pubblicato il bando per la nuova gestione, ogni modulo previsto ogni modulo potrà ospitare 25 bambini/e al massimo, di cui 2 con disabilità
Bari - giovedì 15 luglio 2021
16.04 Comunicato Stampa
È stato pubblicato sul portale istituzionale, a questo link, il bando per la nuova gestione del Centro ludico per la prima infanzia comunale "Melo da Bari" nel quartiere Libertà.
Si tratta di un servizio rivolto alla prima infanzia (0-3 anni), alternativo al nido, che intende promuovere il benessere dei bambini favorendo il loro sviluppo in un contesto a misura dei loro bisogni, capacità, aspirazioni e della loro specifica situazione. Il centro vuole rappresentare per i piccoli un contesto di incontro e sperimentazione di momenti di socializzazione, gioco e apprendimento, e per i genitori o gli adulti di riferimento la possibilità di conciliare al meglio i tempi di vita-lavoro e, soprattutto, un punto di riferimento qualificato sul territorio al quale rivolgersi per il confronto e il sostegno genitoriale.
«Siamo molto soddisfatti di poter potenziare e ampliare ancora le azioni di welfare rivolte alla prima infanzia e alla neo genitorialità - commenta Francesca Bottalico -. Il primo centro ludico comunale, nato nel 2016 nel quartiere Libertà a livello sperimentale, è diventato oggi uno dei servizi maggiormente richiesti dalla famiglie e spesso viene riportato come buona prassi a livello nazionale. Un importante percorso sociale, culturale, pedagogico e interculturale che, a partire dalla centralità dei bambini e delle bambine, si pone come obiettivo un lavoro educativo integrato e multidisciplinare con l'intera rete familiare che oggi, con questo avviso, abbiamo voluto sostenere e rilanciare. Una visione di welfare che in questi anni ha permesso di lavorare sulla dimensione culturale ed educativa più ampia dell'essere famiglia e delle responsabilità genitoriali, anche attraverso la realizzazione di un sistema cittadino che conta servizi diffusi di conciliazione e sostegno alla neogenitorialità. Il nostro lavoro proseguirà in questa direzione affinché, specialmente in questo momento di grande difficoltà, vengano sostenuti i genitori e le giovani coppie».
Gli obiettivi del servizio rispondono alla necessità di promuovere i diritti del bambino definendone i bisogni in funzione del migliore sviluppo di tutte le sue capacità attraverso la realizzazione di un progetto individuale da strutturare assieme ai genitori e agli adulti di riferimento; di costruire un contesto che sostenga il benessere e lo sviluppo di ogni bambino; di affiancare i genitori, ascoltandoli, confrontandosi con loro e rinforzandone le risorse; di promuovere l'inclusione sociale della famiglia, favorendo la conoscenza e l'accesso alle risorse presenti; di garantire un approccio centrato sulla nozione di bisogni evolutivi piuttosto che sulle mancanze/inadeguatezze delle figure parentali. Pertanto nella struttura saranno programmate attività laboratoriali a carattere ludico- educativo e di animazione, ricreative, psicomotorie, espressive, manipolative e di prima alfabetizzazione, servizi di cura e sorveglianza.
Il centro, inoltre, dovrà offrire un'articolazione flessibile degli orari di apertura per permettere la più ampia partecipazione attiva delle famiglie e degli adulti di riferimento, dei bambini e delle bambine, nonché attività di consulenza, sostegno e supporto, tali da garantire alla famiglia un accompagnamento che non solo permetta ai genitori di rispondere più adeguatamente ai bisogni di crescita dei loro figli, ma che sia anche orientato a sostenere le famiglie.
Il servizio dovrà prevedere cinque aperture settimanali, dal lunedì al venerdì, con due moduli giornalieri, uno dalle ore 9 alle 13, l'altro dalle ore 15 alle 19, nel periodo che va dal mese di ottobre a giugno: ogni modulo potrà ospitare 25 bambini/e al massimo, di cui 2 con disabilità.
Si tratta di un servizio rivolto alla prima infanzia (0-3 anni), alternativo al nido, che intende promuovere il benessere dei bambini favorendo il loro sviluppo in un contesto a misura dei loro bisogni, capacità, aspirazioni e della loro specifica situazione. Il centro vuole rappresentare per i piccoli un contesto di incontro e sperimentazione di momenti di socializzazione, gioco e apprendimento, e per i genitori o gli adulti di riferimento la possibilità di conciliare al meglio i tempi di vita-lavoro e, soprattutto, un punto di riferimento qualificato sul territorio al quale rivolgersi per il confronto e il sostegno genitoriale.
«Siamo molto soddisfatti di poter potenziare e ampliare ancora le azioni di welfare rivolte alla prima infanzia e alla neo genitorialità - commenta Francesca Bottalico -. Il primo centro ludico comunale, nato nel 2016 nel quartiere Libertà a livello sperimentale, è diventato oggi uno dei servizi maggiormente richiesti dalla famiglie e spesso viene riportato come buona prassi a livello nazionale. Un importante percorso sociale, culturale, pedagogico e interculturale che, a partire dalla centralità dei bambini e delle bambine, si pone come obiettivo un lavoro educativo integrato e multidisciplinare con l'intera rete familiare che oggi, con questo avviso, abbiamo voluto sostenere e rilanciare. Una visione di welfare che in questi anni ha permesso di lavorare sulla dimensione culturale ed educativa più ampia dell'essere famiglia e delle responsabilità genitoriali, anche attraverso la realizzazione di un sistema cittadino che conta servizi diffusi di conciliazione e sostegno alla neogenitorialità. Il nostro lavoro proseguirà in questa direzione affinché, specialmente in questo momento di grande difficoltà, vengano sostenuti i genitori e le giovani coppie».
Gli obiettivi del servizio rispondono alla necessità di promuovere i diritti del bambino definendone i bisogni in funzione del migliore sviluppo di tutte le sue capacità attraverso la realizzazione di un progetto individuale da strutturare assieme ai genitori e agli adulti di riferimento; di costruire un contesto che sostenga il benessere e lo sviluppo di ogni bambino; di affiancare i genitori, ascoltandoli, confrontandosi con loro e rinforzandone le risorse; di promuovere l'inclusione sociale della famiglia, favorendo la conoscenza e l'accesso alle risorse presenti; di garantire un approccio centrato sulla nozione di bisogni evolutivi piuttosto che sulle mancanze/inadeguatezze delle figure parentali. Pertanto nella struttura saranno programmate attività laboratoriali a carattere ludico- educativo e di animazione, ricreative, psicomotorie, espressive, manipolative e di prima alfabetizzazione, servizi di cura e sorveglianza.
Il centro, inoltre, dovrà offrire un'articolazione flessibile degli orari di apertura per permettere la più ampia partecipazione attiva delle famiglie e degli adulti di riferimento, dei bambini e delle bambine, nonché attività di consulenza, sostegno e supporto, tali da garantire alla famiglia un accompagnamento che non solo permetta ai genitori di rispondere più adeguatamente ai bisogni di crescita dei loro figli, ma che sia anche orientato a sostenere le famiglie.
Il servizio dovrà prevedere cinque aperture settimanali, dal lunedì al venerdì, con due moduli giornalieri, uno dalle ore 9 alle 13, l'altro dalle ore 15 alle 19, nel periodo che va dal mese di ottobre a giugno: ogni modulo potrà ospitare 25 bambini/e al massimo, di cui 2 con disabilità.