Cronaca
Putignano, scoperti 111 lavoratori irregolari. Tre percepivano il reddito di cittadinanza
La guardia di finanza ha denunciato 13 datori, individuati su un totale di 14 ispezioni delle fiamme gialle
Bari - giovedì 15 settembre 2022
8.46
La tenenza della guardia di finanza di Putignano, nell'ambito della propria circoscrizione di servizio, ha scoperto 111 lavoratori irregolari. Tra questi 74 "in nero", tre dei quali risultati percettori del reddito di cittadinanza. Complessivamente sono state eseguite 14 ispezioni, di cui 13 con esito irregolare.
Dal raffronto tra la situazione accertata all'atto dell'accesso e le evidenze comunicate agli enti preposti, nonché dalla verifica delle mansioni effettivamente svolte e dagli ulteriori elementi informativi acquisiti intervistando i lavoratori presenti, è stato infatti possibile rilevare il loro impiego "in nero" o irregolare.
Le violazioni riscontrate hanno principalmente riguardato imprese del settore terziario: nello specifico, presso un'impresa operante nel settore delle pulizie sono stati individuati ben 53 lavoratori "in nero" e 37 lavoratori irregolari.
Ai 13 datori di lavoro che non si sono attenuti alle norme, sono state elevate sanzioni amministrative per l'importo complessivo di circa 200.000 euro, anche per l'ipotesi aggravata di impiego di lavoratori "in nero" percettori di Reddito di Cittadinanza. Questi ultimi sono stati deferiti alla locale Procura della Repubblica, ai sensi dell'art. 7, comma 2, del D.L. 28 gennaio 2019, n. 4 (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) e segnalati all'I.N.P.S. per la revoca del beneficio e la restituzione, con effetto retroattivo, delle somme indebitamente percepite.
Dal raffronto tra la situazione accertata all'atto dell'accesso e le evidenze comunicate agli enti preposti, nonché dalla verifica delle mansioni effettivamente svolte e dagli ulteriori elementi informativi acquisiti intervistando i lavoratori presenti, è stato infatti possibile rilevare il loro impiego "in nero" o irregolare.
Le violazioni riscontrate hanno principalmente riguardato imprese del settore terziario: nello specifico, presso un'impresa operante nel settore delle pulizie sono stati individuati ben 53 lavoratori "in nero" e 37 lavoratori irregolari.
Ai 13 datori di lavoro che non si sono attenuti alle norme, sono state elevate sanzioni amministrative per l'importo complessivo di circa 200.000 euro, anche per l'ipotesi aggravata di impiego di lavoratori "in nero" percettori di Reddito di Cittadinanza. Questi ultimi sono stati deferiti alla locale Procura della Repubblica, ai sensi dell'art. 7, comma 2, del D.L. 28 gennaio 2019, n. 4 (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) e segnalati all'I.N.P.S. per la revoca del beneficio e la restituzione, con effetto retroattivo, delle somme indebitamente percepite.