Attualità
Raid americano in Iran, la città di Bari risponde all'appello per la pace
Il Comune raccoglie l'invito de La Giusta Causa. Decaro: «La guerra va fermata subito»
Bari - venerdì 10 gennaio 2020
14.50 Comunicato Stampa
La città di Bari si fa portavoce di una richiesta di pace. Il sindaco Antonio Decaro risponde all'appello lanciato dall'associazione La Giusta Causa all'indomani del raid americano che ha portato all'uccisione del generale iraniano Qassed Soleimani.
«Condivido pienamente l'appello a far sì che le cancellerie europee e la stessa UE si rendano promotrici di iniziative di pace per fermare qualsiasi azione che provochi ulteriori tensioni nello scacchiere mediorientale - dice Decaro. È del tutto evidente, infatti, che la guerra vada fermata subito. Prima che sia troppo tardi, è importante che le comunità e i territori facciano sentire la propria voce contro ogni forma di aggressione militare e di azione unilaterale come quella compiuta dagli USA».
«Se l'Italia ripudia la guerra, come è scritto nella nostra magnifica Carta costituzionale, questo deve anche significare la ferma condanna dell'uso unilaterale della forza e di quelle azioni che, al di fuori di ogni convenzione internazionale, come nel caso del raid americano dello scorso 2 gennaio, possano alimentare la guerra - continua il primo cittadino. Bari è città operatrice di pace, come scritto nel suo Statuto; è città del dialogo e dell'accoglienza, come testimonia la scelta della Conferenza episcopale italiana di organizzare proprio qui l'incontro di riflessione e spiritualità "Mediterraneo, frontiera di pace", che si concluderà il 23 febbraio con l'intervento del Papa. Per questo la nostra città non farà mancare la sua voce, mobilitandosi in favore della pace per promuovere una nuova cultura del dialogo e del rispetto per il futuro dell'intero bacino mediterraneo».
«Condivido pienamente l'appello a far sì che le cancellerie europee e la stessa UE si rendano promotrici di iniziative di pace per fermare qualsiasi azione che provochi ulteriori tensioni nello scacchiere mediorientale - dice Decaro. È del tutto evidente, infatti, che la guerra vada fermata subito. Prima che sia troppo tardi, è importante che le comunità e i territori facciano sentire la propria voce contro ogni forma di aggressione militare e di azione unilaterale come quella compiuta dagli USA».
«Se l'Italia ripudia la guerra, come è scritto nella nostra magnifica Carta costituzionale, questo deve anche significare la ferma condanna dell'uso unilaterale della forza e di quelle azioni che, al di fuori di ogni convenzione internazionale, come nel caso del raid americano dello scorso 2 gennaio, possano alimentare la guerra - continua il primo cittadino. Bari è città operatrice di pace, come scritto nel suo Statuto; è città del dialogo e dell'accoglienza, come testimonia la scelta della Conferenza episcopale italiana di organizzare proprio qui l'incontro di riflessione e spiritualità "Mediterraneo, frontiera di pace", che si concluderà il 23 febbraio con l'intervento del Papa. Per questo la nostra città non farà mancare la sua voce, mobilitandosi in favore della pace per promuovere una nuova cultura del dialogo e del rispetto per il futuro dell'intero bacino mediterraneo».