Cronaca
Rapina in una tabaccheria di Ceglie del Campo, condanna per un 19enne
Il colpo risale al 13 giugno scorso. Francesco Pio D'Urso dovrà scontare 3 anni e 6 mesi di reclusione
Bari - mercoledì 23 ottobre 2024
22.26
Si conclude con la condanna, seppur in primo grado, il processo a carico di un 19enne di Bari, Francesco Pio D'Urso, accusato della rapina in una tabaccheria di Ceglie del Campo, con un coltello di grosse dimensioni fra le mani, per l'incasso di 1.200 euro in contanti, vari blocchetti di gratta e vinci e stecche di sigarette.
Al termine del processo celebrato col giudizio abbreviato, nella giornata di ieri, il Tribunale di Bari ha inflitto la pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione, per i reati di rapina aggravata e resistenza a pubblico ufficiale. I fatti risalgono allo scorso 13 giugno, quando due giovani, con i volti coperti, sono entrati nella tabaccheria di piazza Santa Maria del Campo e hanno minacciato i proprietari, costringendoli a consegnare l'incasso oltre ai blocchetti di gratta e vinci e stecche di sigarette.
Le immediate ricerche dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno permesso di rintracciare i due malviventi in un casolare abbandonato, a poche centinaia di metri dalla tabaccheria. Alla vista della pattuglia, i due giovani hanno reagito con calci e pugni, ferendo alcuni dei militari intervenuti. Durante la perquisizione, poi, è stata trovata una busta in cellophane contenente tutta la refurtiva, eccetto la somma in contanti, che è stata recuperata e poi restituita ai legittimi proprietari.
I Carabinieri hanno arrestato il 19enne, poi trasferito nel carcere di Bari, con l'accusa di rapina aggravata e resistenza a pubblico ufficiale, reati per i quali è stato condannato. L'imputato, difeso dall'avvocato Gaspare Sanseverino, potrà ora presentare ricorso in Appello, una volta depositate le motivazioni della sentenza.
Al termine del processo celebrato col giudizio abbreviato, nella giornata di ieri, il Tribunale di Bari ha inflitto la pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione, per i reati di rapina aggravata e resistenza a pubblico ufficiale. I fatti risalgono allo scorso 13 giugno, quando due giovani, con i volti coperti, sono entrati nella tabaccheria di piazza Santa Maria del Campo e hanno minacciato i proprietari, costringendoli a consegnare l'incasso oltre ai blocchetti di gratta e vinci e stecche di sigarette.
Le immediate ricerche dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno permesso di rintracciare i due malviventi in un casolare abbandonato, a poche centinaia di metri dalla tabaccheria. Alla vista della pattuglia, i due giovani hanno reagito con calci e pugni, ferendo alcuni dei militari intervenuti. Durante la perquisizione, poi, è stata trovata una busta in cellophane contenente tutta la refurtiva, eccetto la somma in contanti, che è stata recuperata e poi restituita ai legittimi proprietari.
I Carabinieri hanno arrestato il 19enne, poi trasferito nel carcere di Bari, con l'accusa di rapina aggravata e resistenza a pubblico ufficiale, reati per i quali è stato condannato. L'imputato, difeso dall'avvocato Gaspare Sanseverino, potrà ora presentare ricorso in Appello, una volta depositate le motivazioni della sentenza.