Cronaca
Rapina shock a Torre a Mare: 18enne tenta di soffocare la vicina, arrestato
Il giovane, incensurato, è stato arrestato dalle Volanti dopo un colpo da 130 euro: accusato di rapina e lesioni, è finito in carcere
Bari - lunedì 5 agosto 2024
22.03
A volto coperto, sarebbe riuscito ad entrare nella villa della sua vicina di casa per derubarla di 130 euro e avrebbe tentato di soffocarla con un copriletto. La sua fuga a piedi, però, non è durata a lungo: i poliziotti della Questura di Bari lo hanno fermato mentre stava rincasando: ha 18 anni e la fedina penale immacolata.
Addosso aveva i guanti, un passamontagna e il denaro derubato. Una violenta rapina in stile «arancia meccanica» quella andata in scena nella notte tra venerdì e sabato scorsi nel quartiere più a sud di Bari, Torre a Mare. Per lunghissimi minuti, infatti, una donna è stata tenuta in ostaggio da un bandito solitario, riuscito ad entrare, di notte, mentre lei dormiva. Aveva da poco chiuso i trolley di viaggio in vista della partenza, l'indomani mattina, quando è stata svegliata di soprassalto.
L'orologio segnava le ore 02.30. Il malvivente ha infranto il vetro della finestra della cucina, ma ha fatto rumore, svegliando la donna. Poi, una volta nell'abitazione, avrebbe iniziato a rovistare. Tuttavia, la proprietaria, che dormiva, ha avvertito alcuni rumori e ha cercato di capire cosa stesse succedendo. È stata così che si è imbattuta nell'intruso, il quale, per evitare che urlasse, con una mano avrebbe provato a soffocarla con un copriletto, mentre con l'altra le avrebbe stretto il collo.
Attimi di sgomento che lei, quando s'è ritrovata quel brutto ceffo davanti, nel buio, pronto a violare la sua intimità, non dimenticherà facilmente. E solo quando ha visto che la donna stava perdendo conoscenza, avrebbe allentato la morsa e si sarebbe fatto consegnare 130 euro - probabilmente un bottino meno corposo di quanto inizialmente sperato -, prima di darsi alla fuga, mentre la malcapitata, dopo essersi ripresa dallo shock di quegli attimi terribili, ha subito composto il 112.
Sul posto sono intervenute le Volanti che, solo sulla base delle descrizioni fornite dal custode del residence, hanno avviato le ricerche in zona, con esito positivo. I poliziotti, infatti, nel corso di una serrata ricognizione dei luoghi, hanno intravisto un giovane sospetto, subito identificato nel 18enne, vicino di casa della vittima, incensurato e senza alcun guaio con la giustizia: aveva trovato "rifugio" nella zona e stava rincasando, sperando di sfuggire alla cattura e, dunque, alle manette.
Fermato dagli uomini diretti dal commissario Nicola Catacchio è stato trovato in possesso di un passamontagna ed un paio di guanti: agli agenti ha consegnato spontaneamente la somma di 130 euro. Per questo, su input della Procura della Repubblica, è stato portato nel carcere di Bari. È accusato di rapina e di lesioni.
Addosso aveva i guanti, un passamontagna e il denaro derubato. Una violenta rapina in stile «arancia meccanica» quella andata in scena nella notte tra venerdì e sabato scorsi nel quartiere più a sud di Bari, Torre a Mare. Per lunghissimi minuti, infatti, una donna è stata tenuta in ostaggio da un bandito solitario, riuscito ad entrare, di notte, mentre lei dormiva. Aveva da poco chiuso i trolley di viaggio in vista della partenza, l'indomani mattina, quando è stata svegliata di soprassalto.
L'orologio segnava le ore 02.30. Il malvivente ha infranto il vetro della finestra della cucina, ma ha fatto rumore, svegliando la donna. Poi, una volta nell'abitazione, avrebbe iniziato a rovistare. Tuttavia, la proprietaria, che dormiva, ha avvertito alcuni rumori e ha cercato di capire cosa stesse succedendo. È stata così che si è imbattuta nell'intruso, il quale, per evitare che urlasse, con una mano avrebbe provato a soffocarla con un copriletto, mentre con l'altra le avrebbe stretto il collo.
Attimi di sgomento che lei, quando s'è ritrovata quel brutto ceffo davanti, nel buio, pronto a violare la sua intimità, non dimenticherà facilmente. E solo quando ha visto che la donna stava perdendo conoscenza, avrebbe allentato la morsa e si sarebbe fatto consegnare 130 euro - probabilmente un bottino meno corposo di quanto inizialmente sperato -, prima di darsi alla fuga, mentre la malcapitata, dopo essersi ripresa dallo shock di quegli attimi terribili, ha subito composto il 112.
Sul posto sono intervenute le Volanti che, solo sulla base delle descrizioni fornite dal custode del residence, hanno avviato le ricerche in zona, con esito positivo. I poliziotti, infatti, nel corso di una serrata ricognizione dei luoghi, hanno intravisto un giovane sospetto, subito identificato nel 18enne, vicino di casa della vittima, incensurato e senza alcun guaio con la giustizia: aveva trovato "rifugio" nella zona e stava rincasando, sperando di sfuggire alla cattura e, dunque, alle manette.
Fermato dagli uomini diretti dal commissario Nicola Catacchio è stato trovato in possesso di un passamontagna ed un paio di guanti: agli agenti ha consegnato spontaneamente la somma di 130 euro. Per questo, su input della Procura della Repubblica, è stato portato nel carcere di Bari. È accusato di rapina e di lesioni.