
Cronaca
Rapporti con il clan Capriati: agente della Locale sospesa per 3 mesi
Si tratta del primo provvedimento adottato nell'ambito delle misure previste dalla Prefettura su indicazione del Ministero dell'Interno
Bari - venerdì 21 febbraio 2025
16.19
Una agente della Polizia Locale di Bari è stata sospesa per 3 mesi dal servizio, a partire da mercoledì 19 febbraio, a causa di alcuni contatti avuti in passato con persone legate al clan Capriati. In particolare, nel 2017 avrebbe evitato di sanzionare un minorenne, baby spacciatore, fermato mentre era alla guida di un'auto.
L'agente, infatti, avrebbe dovuto sequestrare il mezzo e deferire il ragazzo, ma evitò. Si tratta del primo provvedimento adottato nell'ambito delle misure previste dalla Prefettura di Bari su indicazione del Ministero dell'Interno che ha individuato le «misure puntuali che il Comune di Bari dovrà adottare, al fine di assicurare il rispetto dei principi di legalità e buon andamento», come è scritto nel documento ufficiale che il prefetto Francesco Russo ha notificato al sindaco Vito Leccese.
Il Ministero, sulla base delle verifiche della commissione inviata dopo i 135 arresti di febbraio 2024 nell'inchiesta "Codice interno" (sul voto di scambio politico-mafioso) ha stabilito che non ci sono «le condizioni» per lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni della criminalità, ma «ha condiviso la presenza di situazioni, anche ripetute, di irregolarità che hanno determinato disfunzioni nell'attività amministrativa». Ed anche per questo saranno previste ulteriori sanzioni.
La prima, mercoledì, ha colpito l'agente del corpo di Bari, a cui sono stati contestati rapporti con la criminalità. Nella relazione del Prefetto sono previste misure che prevedono una organizzazione dei controlli e l'adeguamento degli strumenti che riguardano le assunzioni. Misure saranno previste per due municipalizzate.
L'agente, infatti, avrebbe dovuto sequestrare il mezzo e deferire il ragazzo, ma evitò. Si tratta del primo provvedimento adottato nell'ambito delle misure previste dalla Prefettura di Bari su indicazione del Ministero dell'Interno che ha individuato le «misure puntuali che il Comune di Bari dovrà adottare, al fine di assicurare il rispetto dei principi di legalità e buon andamento», come è scritto nel documento ufficiale che il prefetto Francesco Russo ha notificato al sindaco Vito Leccese.
Il Ministero, sulla base delle verifiche della commissione inviata dopo i 135 arresti di febbraio 2024 nell'inchiesta "Codice interno" (sul voto di scambio politico-mafioso) ha stabilito che non ci sono «le condizioni» per lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni della criminalità, ma «ha condiviso la presenza di situazioni, anche ripetute, di irregolarità che hanno determinato disfunzioni nell'attività amministrativa». Ed anche per questo saranno previste ulteriori sanzioni.
La prima, mercoledì, ha colpito l'agente del corpo di Bari, a cui sono stati contestati rapporti con la criminalità. Nella relazione del Prefetto sono previste misure che prevedono una organizzazione dei controlli e l'adeguamento degli strumenti che riguardano le assunzioni. Misure saranno previste per due municipalizzate.