Enti locali
Rapporto Agenas, il Giovanni Paolo II di Bari tra i migliori ospedali italiani
L'istituto tumori al 25mo posto tra le strutture che offrono la chirurgia oncologica
Bari - giovedì 26 ottobre 2023
16.29 Comunicato Stampa
L'Istituto tumori "Giovanni Paolo II", Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, è tra le eccellenze dell'area della chirurgia oncologica secondo il Rapporto Agenas, l'Ente che svolge una funzione di supporto tecnico e operativo alle politiche di governo dei servizi sanitari di Stato e Regioni.
Unico Irccs pugliese presente nella classifica, l'oncologico barese risulta nella fascia di "livello di qualità alto", al 25esimo posto tra i 116 ospedali presi in considerazione. L'area della chirurgia oncologica è valutata complessivamente attraverso tre indicatori: proporzione di nuovi interventi di resezione entro 120 giorni da un intervento chirurgico conservativo per tumore maligno della mammella (e almeno 135 interventi annui); intervento chirurgico per tumore al polmone: mortalità a 30 giorni (e almeno 85 interventi l'anno); intervento chirurgico per tumore al colon: mortalità a 30 giorni (e almeno 45 interventi l'anno). In particolare, l'Istituto tumori di Bari ha registrato alti volumi di attività, sopra soglia, con riferimento alla chirurgia oncologica della mammella (150 interventi annui) e del polmone (100 annui).
«Siamo soddisfatti – afferma il direttore generale Alessandro Delle Donne – dei progressi registrati dal nostro istituto negli ultimi anni e che ci sono riconosciuti da premi, menzioni e attestazioni. Se fino a poco tempo fa non rientravamo nella classifica dell'Agenas, adesso nel ranking ci posizioniamo nella zona delle eccellenze dell'oncologia e con il piano di rilancio dell'Ente puntiamo a migliorare ulteriormente l'assistenza verso i nostri pazienti per ridurre la mobilità passiva e i viaggi della speranza».
«Questo risultato – conclude Deelle Donne – è il frutto di un costante lavoro di pianificazione e progettazione di tutte le attività svolte nel nostro Istituto che quotidianamente facciamo in squadra e il ringraziamento va a tutti i medici, infermieri, ricercatori e alla direzione strategica tutta. Puntiamo a entrare nella rosa dei primi ospedali italiani nel breve periodo, al pari dei migliori ospedali europei ed è il motivo per il quale insistiamo nel voler accreditare il nostro IRCCS tra le organizzazioni europee che si occupano di oncologia».
Gero Grassi, presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica commenta: «I dati Agenas confermano i risultati raggiunti negli ultimi anni e, in particolare, certificano la crescita di questo Istituto che sta dimostrando non solo aver raggiunto gli standard nazionali ma, per il trattamento di alcune patologie, anche di averli superati».
Unico Irccs pugliese presente nella classifica, l'oncologico barese risulta nella fascia di "livello di qualità alto", al 25esimo posto tra i 116 ospedali presi in considerazione. L'area della chirurgia oncologica è valutata complessivamente attraverso tre indicatori: proporzione di nuovi interventi di resezione entro 120 giorni da un intervento chirurgico conservativo per tumore maligno della mammella (e almeno 135 interventi annui); intervento chirurgico per tumore al polmone: mortalità a 30 giorni (e almeno 85 interventi l'anno); intervento chirurgico per tumore al colon: mortalità a 30 giorni (e almeno 45 interventi l'anno). In particolare, l'Istituto tumori di Bari ha registrato alti volumi di attività, sopra soglia, con riferimento alla chirurgia oncologica della mammella (150 interventi annui) e del polmone (100 annui).
«Siamo soddisfatti – afferma il direttore generale Alessandro Delle Donne – dei progressi registrati dal nostro istituto negli ultimi anni e che ci sono riconosciuti da premi, menzioni e attestazioni. Se fino a poco tempo fa non rientravamo nella classifica dell'Agenas, adesso nel ranking ci posizioniamo nella zona delle eccellenze dell'oncologia e con il piano di rilancio dell'Ente puntiamo a migliorare ulteriormente l'assistenza verso i nostri pazienti per ridurre la mobilità passiva e i viaggi della speranza».
«Questo risultato – conclude Deelle Donne – è il frutto di un costante lavoro di pianificazione e progettazione di tutte le attività svolte nel nostro Istituto che quotidianamente facciamo in squadra e il ringraziamento va a tutti i medici, infermieri, ricercatori e alla direzione strategica tutta. Puntiamo a entrare nella rosa dei primi ospedali italiani nel breve periodo, al pari dei migliori ospedali europei ed è il motivo per il quale insistiamo nel voler accreditare il nostro IRCCS tra le organizzazioni europee che si occupano di oncologia».
Gero Grassi, presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica commenta: «I dati Agenas confermano i risultati raggiunti negli ultimi anni e, in particolare, certificano la crescita di questo Istituto che sta dimostrando non solo aver raggiunto gli standard nazionali ma, per il trattamento di alcune patologie, anche di averli superati».